[NuovoLab] Vicenza "Rieccoci, siamo quelli del G8"

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Szerző: brunoa01
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LA CITTÀ E LA POLITICA
I PULLMAN
Domani da Sampierdarena sei pullman e un treno speciale da Principe per protestare contro l´allargamento della base americana
IL TRENO
"Rieccoci, siamo quelli del G8"
In seicento da Genova: "Sarà un corteo pacifico"

Tanti studenti nel treno col "Buridda": nei giorni di luglio andavano alle medie
Cobas, Arci, pacifisti e il "Comitato Giuliani" in un solo corteo con Rifondazione
RAFFAELE NIRI


Il primo striscione, color rosso fuoco, è quasi pronto. Dice, semplicemente: "Siamo quelli del G8". Il secondo, con i colori dell´arcobaleno, è ancora indietro ma sarà finito questa sera: c´è scritto "Genova per la pace". E poi duecento bandiere della Pace, un centinaio di bandiere di Rifondazione Comunista, alcune decine della Cgil, di quelle con l´asta piccola, leggera, di plastica: per i vecchi militanti - quelli che un tempo andavano alle manifestazioni con le bandiere tenute da bastoni di legno "perché non si sa mai" - è un segnale preciso, lo spezzone di corteo che parte da Genova sarà "allegro, vivace, assolutamente pacifico". A Vicenza - dove domani sono attese centomila persone per protestare contro la nuova base americana - la presenza genovese sarà massiccia: almeno cinquecento persone che potrebbero salire fino a sette-ottocento.
Simone Leoncini, il braccio destro del segretario di Rifondazione Bruno Pastorino, sta completando l´equipaggio dei primi quattro pullman. E la composizione del corteo di autobus che sabato mattina (l´appuntamento è alle 8, dall´ex motorizzazione di via Dino Col, a Sampierdarena) partirà alla volta di Vicenza basta già da sola per fare l´identikit della "Genova che protesta". E, dunque, due sono i pullman organizzati da Rifondazione, uno è quello del movimento pacifista, uno è quello del "Comitato Carlo Giuliani". Un altro pullman è organizzato dai Cobas e un altro ancora dall´Arci di Massimiliano Morettini. "Alcuni di noi - spiega il segretario dell´organizzazione, Walter Massa - saranno già sul posto dal giorno prima: abbiamo convocato appositamente la direzione dell´Arci a Vincenza, in modo da poter organizzare il servizio d´ordine e dare una mano nella preparazione del corteo". Sei pullman fanno trecento persone, alle quali se ne possono aggiungere altrettante con il treno autogestito dal "Buridda" e dai comitati studenteschi: "Le prenotazioni sono già moltissime, ma l´appuntamento è stato spostato di un´ora per esigenze delle Ferrovie dello Stato: il treno partirà da Principe alle 7,30 e, secondo le nostre previsioni, ci saranno dai trecento ai cinquecento ragazzi. Comunque faremo un biglietto collettivo sul momento, proprio per garantire a tutti la possibilità di manifestare a Vicenza».
Saranno tanti i giovani che ai tempi del G8 genovese non c´erano o che proprio in quelle giornate di luglio hanno avuto il loro primo contatto con la politica: moltissimi, oggi, frequentano le ultime classi dei licei genovesi e quindi, sei anni fa, iniziavano le medie.
"All´ultima grande manifestazione di massa, quella del 4 novembre contro la precarietà, da Genova partimmo in duecento - spiega Leoncini - Direi che l´ultima mobilitazione a questo livello fu quella del febbraio 2003, la grande manifestazione dei tre milioni per la pace». E da lì, andando ancora a ritroso nel tempo, c´è un solo paragone possibile: i giorni del G8.






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