[Paesibaschiliberi] solidarietà ai compagni arrestati

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Autore: rosso conte
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To: paesibaschiliberi
Oggetto: [Paesibaschiliberi] solidarietà ai compagni arrestati
Le compagne e i compagni della Panetteria Occupata di Milano esprimono la
loro solidarietà a tutti i compagni oggetto della campagna repressiva in
atto che ha portato all'arresto, lunedì 12 febbraio, di 15 compagni,
detenuti nelle carceri milanesi (San Vittore, Opera e Monza), e ad oltre 70
tra perquisiti ed indagati, e martedì ad altri 4 compagni arrestati solo per
il fatto di aver voluto testimoniare la solidarietà e denunciare questa
campagna di criminalizzazione.

Questa operazione non a caso si palesa in una situazione di difficoltà
dell'attuale esecutivo nell'affrontare e gestire, anche al suo interno, le
contraddizioni crescenti che sono sempre più evidenti sia nel mondo del
lavoro che a livello sociale:

- la precarietà e i bassi salari, frutto delle scelte indicate in modo
chiaro dalla riforma del mercato del lavoro, partendo dal Pacchetto Treu
fino alla Legge 30; l'attacco al sistema pensionistico pubblico e lo scippo
del Tfr; lo smantellamento e la privatizzazione del sistema scolastico
affiancato a quello dei servizi sociali così come quello sanitario ed
abitativo;

- le scelte antipopolari sulle grandi infrastrutture utili ai profitti
padronali a discapito dell'ambiente, dei bisogni e delle condizioni di vita
delle persone;

- la continuità con una politica militarista di occupazione e controllo di
aree ritenute strategiche per gli interessi del grande capitale che ha visto
un incremento dei finanziamenti pubblici stanziati nell'ultima finanziaria
per le missioni di guerra in Afghanistan, Libano, nei Balcani ... ;

- la sottomissione agli interessi Nato ed Usa rispetto all'ampliamento delle
basi militari sul territorio che gravano sulle spese della collettività e
fungono da vere e proprie basi logistiche per operazioni di guerra.

Contraddizioni che stanno generando e sviluppando, a diversi livelli e con
differenti espressioni, una critica pratica ed esperienze di lotte sia nei
posti di lavoro che sul territorio: dai call-center alle lotte No-Tav, fino
alla lotta contro la base militare Usa di Vicenza.
La principale risposta che i vari governi che si sono succeduti in questi
anni hanno saputo dare alle contraddizioni e al malcontento è quella di tipo
repressivo supportato da imponenti campagne massmediatiche che hanno il fine
di far tacere ed isolare qualsiasi forma di opposizione. Si tratta di un
attacco generalizzato, che colpendo i compagni arrestati, parte attiva in
queste contraddizioni, vuole colpire tutti.
Un'operazione che, col pretesto di una presunta unità nazionale, vuole
imporre a tutti di fare corpo unico a difesa del governo che sostiene gli
interessi padronali, cercando di imporre l'abbandono di ogni volontà di
critica e alterità a questo sistema.
Si sopperisce così alla mancanza di un reale consenso popolare attraverso un
bombardamento ideologico che fa leva su un presunto rinnovato allarme per la
sicurezza, per creare un clima di intimidazione, paura e sospetto al fine di
alimentare e generare divisioni fra i lavoratori e depotenziare ed
indebolire le lotte.

Rifiutiamo questo tentativo di tappare la bocca e di colpire qualsiasi voce
si levi fuori dal coro delle compatibilità borghesi.
Denunciamo questo tentativo di far passare i compagni arrestati come isolati
e rivendichiamo la loro riconosciuta partecipazione nelle lotte
anticapitaliste e antimperialiste in quanto interni alle battaglie di tutti
i proletari e i comunisti, come è dimostrato dalle numerose testimonianze di
solidarietà.

Facciamo vivere la nostra solidarietà all'interno delle lotte sociali, sui
posti di lavoro, nelle scuole, sul territorio.

I compagni e le compagne della Panetteria Occupata di Milano

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