[NuovoLab] Missioni di Pace: "Fottiti! Beccati questo! Magni…

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Author: Edoardo Magnone
Date:  
To: Forumgenova
Subject: [NuovoLab] Missioni di Pace: "Fottiti! Beccati questo! Magnifico!"
dal sito

http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=&idart=7306

"Stai attento Terry, ti stiamo dando la caccia, non ci sono nascondigli per te a
Sangin. Ti cagherai sotto quando spareremo i calibro 50: fuggire ti servirà solo
a morire stanco. Gli A-10 sono pronti a riempirti di piombo. Non ce ne frega un
cazzo che tu sia senza cibo e acqua. Trema Terry: i Parà sono arrivati e ora
attaccheremo la città".

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Afghanistan - 13.2.2007
Afghanistan, guerra senza veli
Isaf missione di pace? Guardate questi filmati dal fronte

http://www.youtube.com/watch?v=m7vNHkHFAVc

Dal fronte afgano arrivano su Internet decine di filmati, realizzati da reporter
di guerra o girati dagli stessi soldati. Filmati che mostrano il vero volto
della guerra, lo stesso che abbiamo conosciuto attraverso i film sul Vietnam:
l’odio per un nemico che va sterminato, il disprezzo per i civili, la macabra
ironia guerresca, il frastuono delle battaglie, la paura dei soldati che urlano
e imprecano, i jet che bombardano a tappeto i villaggi, il fumo nero degli
incendi, le trincee e i sacchi di sabbia, i bazooka e le bombe a mano. Questa è
la guerra in Afghanistan. Una guerra che qualcuno continua sfacciatamente a
chiamare “missione di pace”.

Come in Vietnam. La “colonna sonora” rock’n’roll della guerra in Vietnam ha il
suo corrispettivo nella musica rap e metal che oggi ascoltano i giovani soldati
che combattono in Afghanistan: musica che, non a caso, è spesso usata come
sottofondo ad alcuni di questi video inseriti in rete.
Uno di questi, sulle note di Eminem, mostra anche un altro parallelismo con il
Vietnam: come allora si usava il nome in codice “Charlie” per indicare il
nemico, il vietcong, oggi in Afghanistan si usa “Terry” (forse da “terrorist”)
per indicare il nemico, il talebano. A Terry è dedicata la filastrocca di
apertura del video, scritta dai soldati del “3 Para”, il terzo reggimento
paracadutisti dell’esercito britannico che l’estate scorsa ha combattuto una
sanguinosa battaglia a Sangin, nella provincia meridionale di Helmand. “Stai
attento Terry, ti stiamo dando la caccia, non ci sono nascondigli per te a
Sangin. Ti cagherai sotto quando spareremo i calibro 50: fuggire ti servirà
solo a morire stanco. Gli A-10 sono pronti a riempirti di piombo. Non ce ne
frega un cazzo che tu sia senza cibo e acqua. Trema Terry: i Parà sono arrivati
e ora attaccheremo la città”.
Sembrano scene del film ‘Hamburger Hill’ altri video, come questo e questo, che
mostrano i furiosi combattimenti durante il lungo assedio che i talebani hanno
stretto attorno al fortino dei parà britannici a Sangin. Solo l’intervento
dell’aviazione riuscirà a spezzare l’accerchiamento talebano: in questo filmato
le sguaiate risate dei soldati che, da dietro una trincea, assistono a un
bombardamento aereo (“Fottiti! Beccati questo! Magnifico!” e via di seguito).

Danesi. In quest’altro filmato, truppe Isaf danesi sospettano che nel villaggio
di Dahaneh, distretto di Now Zad, provincia di Helmand, si nascondano dei
talebani. Circondano il villaggio e fanno saltare con la dinamite un muro di
cinta per fare irruzione. A quel punto, qualcuno dall’interno apre il fuoco. La
truppe danesi rispondono scatenando sul villaggio una pioggia di fuoco che
smette solo con l’arrivo del buio. Durante la notte, dal compound bersagliato
non arrivano segni di vita. Ma i danesi, per sicurezza, prima dell’alba
chiedono un bombardamento aereo sul villaggio. Dopo il raid – secondo quanto
racconta il giornalista danese che ha realizzato il video – i soldati non si
degnano nemmeno di svolgere, come da prassi, un sopralluogo per verificare gli
effetti dell’azione.
Vale la pena di sottolineare un particolare emblematico: il mitragliere che
spara in direzione del villaggio ha sul braccio la toppa verde della missione
“di pace” Isaf, la stessa che sta sulla divisa dei soldati italiani. I nostri
soldati, pur non sparando contro gli afgani, fanno parte di una missione di
guerra.
In quest’altro video, truppe Isaf danesi irrompono in un altro villaggio, questa
volta nella provincia centrale di Uruzgan: sfondano le porte e fanno irruzione
nelle case, dove trovano solo donne spaventate. Cercano materiale per la
fabbricazione di bombe artigianali, ma non trovano “niente di rilevante”.
Appena se ne vanno, la loro colonna cade in un'imboscata dei talebani. Ne segue
una furiosa battaglia, nella quale alcuni soldati danesi rimangono gravemente
feriti.
La scorsa estate, il villaggio di Musa Qala, nella provincia meridionale di
Helmand, è stato teatro di una delle più feroci battaglie tra talebani e forze
Isaf britanniche e danesi appoggiate dall’aviazione Usa. Nei combattimenti,
durati per settimane, sono morti molti soldati Nato e decine di talebani. Molti
di più sono stati i civili morti sotto le bombe sganciate dai B-1 e dagli A-10
statunitensi, che hanno ridotto in macerie l’abitato di Musa Qala. Aerei che si
vedono sfrecciare in questo video, girato dai soldati danesi del 7° e 9°
reggimento paracadutisti di stanza a Musa Qala. Le violente immagini di guerra
sono accompagnate dalla tetra musica death metal di un gruppo tedesco.
Alla battaglia di Musa Qala si riferisce anche questo video, anch’esso girato
dai soldati danesi: qui la musica che fa da sottofondo alle esplosioni e alle
raffiche di mitra è la canzone “The Unforgiven” dei Metallica.

Diavoli Rossi. Torniamo a Sangin, provincia di Helmand. Qui, la scorsa estate,
erano impegnate anche le truppe canadesi. In questo filmato del 13 luglio, i
soldati della Compagnia Alpha, 2° plotone dei “Diavoli Rossi” di Edmonton,
attaccano alle prime luci dell’alba un villaggio, Hyderabad, nei pressi di
Sangin. Due giorni dopo, il 15 luglio, vi fanno ritorno per perlustrare la zona
della battaglia e, come si vede in quest’altro video, cadono in un’imboscata dei
talebani.
Solo pochi giorni prima, l’8 e 9 luglio, gli stessi soldati canadesi della
stessa Compagnia Alpha erano impegnati su un altro fronte molto caldo: quello
di Panjway, alcune decine di chilometri a ovest di Kandahar. Ai violenti
combattimenti di quei giorni fanno riferimento questo video, accompagnato dalle
note di una canzone degli Audioslave che dice: “Non so dirti perché la gente
impazzisce”, e anche questo filmato.

Royal Marines. Questo video è stato girato a Now Zad (Helmand) lo scorso ottobre
durante una battaglia tra talebani e soldati britannici della Compagnia K del
42° commando dei Marines, impegnati nell’operazione “Silica”, volta a salvare
la Compagnia A del 2° battaglione dei Fucilieri, da giorni accerchiata dai
talebani.
I Royal Marines sono protagonisti anche di questo video, in cui è ripresa una
furiosa battaglia ingaggiata con i talebani nei pressi di Grishk, sempre nella
provincia di Helmand.

Violenza pura. In questo video (visibile solo con iscrizione a YouTube) si
vedono soldati Usa e militari afgani che, dopo aver perquisito un’abitazione
civile in cerca di armi – senza aver trovato nulla – “interrogano” il padrone
di casa sottoponendolo a un selvaggio pestaggio di gruppo.

Enrico Piovesana
http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=&idart=7306