[Badgirlz-list] Sex Workers Night @ Firenze 16 febbraio

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Autore: Errata
Data:  
To: badgirlz-list, helena-info
Oggetto: [Badgirlz-list] Sex Workers Night @ Firenze 16 febbraio
Firenze ---> Il 16 febbraio 2007
---> all'Asilo Occupato


°°°###°°° le Vagine Volanti °°°###°°°


presentano:



la prima di un ciclo di iniziative dedicate ai nuovi
femminismi.
Si parlerà di precarietà, desideri, sessualità,
indagine sulla
mascolinità e ricerca sui percorsi del femminile che
si sottrae a
etichette comode e deresponsabilizzanti e si
autodetermina/determina una strategia basata su un
nuovo
approccio: Fino a quando tutt* non vedranno le/i sex
worker per
quello che tentano di far vedere e non ascolteranno
davvero
quanto hanno da dire, sarà complicato per loro il
percorso per
essere riconosciut* come soggetto politico. Guardare
le/i sex
worker e ricucirgli addosso la nostra idea della Loro
vita è il
modo migliore per evitare di vederl* e accettare come
diversa da
noi, come cosa altra, la loro esistenza. La
discussione sarà
determinata dalla proiezione di un video girato,
montato e
servito da Sexyshock: Ne' colpevoli ne' vittime. Il
video è
liberamente scaricabile in rete all'url:
http://www.ngvision.org/mediabase/652.

Sexyshock (www.ecn.org/sexyshock) è uno spazio di
contaminazione
e un laboratorio di comunicazione. Punto di
riferimento per
ficcare il naso nei loro affari è Betty&Books, ogni
lunedì alle
20 in Via Rialto/sa a Bologna.



La serata:

Ore 19.30 Apericena
Ore 21.00 Proiezione Ne' vittime ne' colpevoli
Ore 22.00 Discussione/dibattito e al termine Musica



L'Asilo Occupato si trova in Via Bolognese 275,
Firenze - tel
055400429
per info potete scrivere all'indirizzo mail:
vaginevolanti@???

***

Scheda Video

Ne' colpevoli ne' vittime è un progetto presentato da
International Committee on Rights of Sex Workers. E'
il risultato
di una serie di interviste spontanee fatte con una
installazione
in videobox presso l'European Conference on Sexwork,
human rights
labour and migration (Conferenza Europea su sex work).
Nell'ottobre del 2005, a Bruxelles, lavoratori e
lavoratrici
sessuali di tutta Europa si sono incontrati, hanno
discusso,
condiviso, progettato, tessuto reti.
Si è trattato di tre giornate intense per parlare di
lavoro
sessuale, migrazione e diritti umani, l'occasione
straordinaria
di costruire una dichiarazione europea dei diritti di
chi lavora
nell'industria del sesso: un Manifesto che pone i
problemi e i
desideri dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso
al
centro del dibattito politico europeo per sottrarli
alle
banalizzazioni, alla criminalizzazione e al
vittimismo.
Frammenti di queste parole e di questi desideri sono
raccolti in
"Ni coupable, ni victimes" : un morbido video box
immerso nel
tulle e nel tumulto della conferenza, una telecamera
discreta a
cui sono state raccontate le sfide e le sfighe di
essere sex
worker in Europa oggi, le politiche di repressione e
le strategie
di resistenza che ognun@ mette in atto per continuare
a fare il
proprio lavoro. I desideri e i progetti per il futuro
passano
nelle parole dei e delle protagoniste, dall'attivismo,
dalla
costruzione di relazioni, dalla visibilità.
Le ragioni principali della conferenza europea su
sexwork
risiedevano nell'attuale dibattito internazionale sul
traffico
(tratta) poichè esso è estremamente limitato e ha
bisogno di
essere allargato attraverso l'inclusione dei
contributi delle
organizzazioni che lavorano per i diritti
delle-i sex workers, per i diritti del lavoro, per i
diritti
umani e per i diritti alla migrazione.
Altri motivi sono stati individuati nelle politiche
repressive
sulla migrazione poichè si considera che l'ordine
pubblico e la
morale producono una maggiore vulnerabilità delle-i
sex workers.
Le politiche dei vari paesi Europei - si è detto -
dovrebbero
essere analizzate sulla base degli effetti
che producono sulle-i sex workers e sulle-i migranti.
Inoltre una spinta ulteriore arriva dalle-i sex
workers in Europa
dell'ovest, dell'est e centrale che esprimono il
bisogno di una
piattaforma per lottare per uguali diritti e per
creare un
movimento forte e attivo a livello europeo.
Le-i sex workers hanno sottolineato che cercano
alleati-e nelle
organizzazioni per i diritti del lavoro, della
migrazione, e
umani e hanno molto da offrire a queste cause.
La discussione è stata dunque diretta a raggiungere
alcuni chiari
obiettivi:
- Trasformare il dibattito sul traffico in un
dibattito sui
diritti del lavoro, umani e alla migrazione.
- Redigere una Dichiarazione che formuli i punti di
partenza di
soluzioni strutturali per mettere fine allo
sfruttamento e alla
violazione dei diritti umani delle-dei sex workers
nella società,
nei contesti di lavoro e nei processi migratori.
- Organizzare una mappatura degli effetti che le
politiche di
repressione alla migrazione, alla prostituzione e al
traffico
hanno in Europa sulle condizioni di lavoro e di vita
delle-i sex
workers, in modo da poter sviluppare risposte
appropriate e
strategie per rendere piu' forti (empower) le-i sex
workers;
- Reinserire i diritti delle-i sex worker nell'agenda
politica
Europea.
L'intenzione è stata ed è quella di creare:
- un forte Network Europeo di Sex Workers.
- Una più intensa cooperazione delle-i sex workers con
le
organizzazioni intergovernative, non-governative e
internazionali
che si occupano di migrazione, di lavoro e di diritti
umani.
- La creazione di un pool di persone alleate esperte
che siano in
grado di sostenere il Network Europeo di Sex Workers e
i suoi
membri a livello individuale;
- Un forum politico di lavoratrici e lavoratori
dell'industria
del sesso e delle organizzazioni che sostengono i
diritti delle-i
sex workers in Europa dell'ovest, dell'est e centrale.



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