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*Pasolini: gli occhi [ /Dino Pedriali
/] * * 11 febbraio 2007
*
*amori, tentazioni, invettive ... ** *
* giornale per e.mail a cura di* g*ianni
quilici **[ **gianniq@???* <mailto:gianniq@protocol.it>* ]*
**
*collaborano:*
* aldo zanchetta, anna, betty bastai, dante
albanesi, diego simini, *
*emilio michelotti, franco dinucci, loredana, marisa cecchetti, **
maurizio micheletti,
maurizio della nave, nadia davini, nicola cuciniello, peppe de angelis,
raffaella,
renzia d'incà, **tommaso panigada, ** umberto franchi, valeria giglioli
... *
*Perciò io vorrei soltanto vivere*
*pur essendo poeta*
*perchè la vita si esprime *
*anche solo con se stessa.*
*Vorrei esprimermi con gli esempi.*
*Gettare il mio corpo nella lotta/./*
*Pier Paolo Pasolini*
**
*Email spedite: n. * *863
*
*Esatto!
"Grillo ha cominciato come comico
ed è diventato filosofo;
giusto il percorso contrario
di Buttiglione"***
**
**
* Maurizio Crozza
*
*Io desidero il mio desiderio
e l'essere amato
non è altro che
il suo accessorio
Roland Barthes
*
*O ti sposi!!!
Infine il Vaticano non riesce ad accettare
che lo Stato riconosca formalmente
la convivenza di persone omosessuali...
Finisce ancora una volta per proiettare
sul diritto pubblico
quei giudizi che trovano giustificazione solo
nell'idea del peccato;
un'idea che può essere assunta a bussola morale
solo dai credenti,
non dalle istituzioni
e dalla democrazia liberale
Luigi manconi e Andrea Boraschi
*
**
*Otello*
*Guarda Jago:
tutto il mio folle amore
lo soffio al cielo,
così.
William Shakespeare
*
****
****
**Ci sono... Ci siamo...
*
Ci sono ogni giorno
decine di morti in Iraq,
corpi straziatibruciatisaltati
Esistono per l'Occidente
hanno un qualche peso morale?
C'è la Chiesa invece
che come un partito politico
tuona ogni giorno
contro i più elementari dei diritti...
Dov'è l'amore,
dov'è la giustizia
la compassione evangelica?
C'è un pianeta
che stiamo velocemente
distruggendo
e soltanto ora forse
Un primo barlume
ma quanto flebile!
Ci siamo noi
innocenti ma anche colpevoli,
ci sono le nostre immaginazioni e paure
le nostre intelligenze e pigrizie,
le nostre lotte e rassegnazioni
donne e uomini e animali e verdeacquacielo
in cammino
*
**
*
*
**
**
**
*Nelle giornate della memoria
[Loredana]
*
*AUSCHWITZ* 29 gennaio 2007
Che strano...
ero preparata a trovare dolore,
angoscia, paura
Ed invece, davanti a quei corpi sfiniti e a quegli occhi infossati,
ho sentito soltanto
quel dolce sapore
dell'accarezzare,
coprire,
cullare
***
*BLOK 11* (il blocco della morte)
La guida che narra
nel gelo del vento
Concitate parole
con un po' di freddezza
Ma a momenti trasale
ed affanna
e lo sguardo indurisce
***
*FOTO*
Basta! -- Grido in silenzio --
Non guardarmi ti prego!
Da ogni parte il tuo sguardo di gelo
che reclama la vita
e interpella la mia
***
*PASSI*
Forse saremo in duemila
a guardare
a sentire
a pensare
E nemmeno la scarpa
che affonda la neve
produce rumore
***
*LE SCARPE DEI BIMBI*
Ancora una volta mi perdo la guida ed entro da sola:
montagne di scarpe di bimbi
lo sguardo che corre su tutte
E' ora che sono davvero perduta
***
*BIRKENAU*
La terra ghiacciata
tra fili di spine e camini in macerie
Congela
la morte
E indurisce
ogni cosa
*
Snello e leggero...
Grazie Gianni per "Gettare",
ti confesso che non sempre lo leggo tutto
per mancanza di tempo,
quest'ultimo mi è piaciuto perchè snello e leggero.
Un abbraccio
Maura
/Cara Maura,
hai ragione.
Credo che la snellezza e la leggerezza,
a scapito dell'analisi troppo particolareggiata
sia necessaria,
perchè lo schermo
non è il libro.
Per questo mi sforzo
di sintetizzare le analisi
di trovare la concisione
laddove facile sarebbe
l'esplosione (di parole)
Non sempre
però possibile!
/da un sottovuoto di Bucchi
caro gianni
pensando a quante coppie di mentecatti mettono figli al mondo,
sottoscrivo e divulgo un sottovuoto di Bucchi:
L' ESISTENZA HA ANCHE L' AGGRAVANTE DEI FUTILI MOTIVI
ciao
bona
*
*
*
*30 anni fa*
*l'occupazione di Villa Bottini**
*
*Fra pochi giorni saranno trent'anni. *
*Trent'anni fa, il 12 febbraio 1977,
iniziava l'occupazione di villa Bottini,
che prima di allora era una specie di foresta, un ammasso di rovi nel
centro di Lucca.*
*Per alcuni mesi la villa è diventata il cuore della città,
qualcosa di diverso da tutto quello che era stato prima e che sarebbe
stato poi;
per alcuni mesi decine vite si sono incrociate e rimescolate. *
*Non so dire quanti fossimo, perché ognuno viveva Villa Bottini a modo suo:
durante il giorno impegnati in mille attività diverse e la notte
allineati nei nostri sacchi a pelo.
Abbiamo parlato ed ascoltato, cantato, ballato, cucinato e mangiato,
amato, riso, pianto, discusso, litigato, lavorato e oziato.
Non abbiamo ottenuto quello che volevamo,
ma forse quello che cercavamo era proprio lì in quelle stanze.
A volte, in fondo, è più bello ed importante cercare che arrivare
all'obiettivo.
E' per questo che dopo trent'anni continuiamo a cercare?*
*
Renato*
*
da il "Forum lucchese"
*
* ** *
*/
/LA RISPOSTA
DI MARIO ROCCHI /
/*
*Caro Gianni,*
*è il "mostro" che ti risponde, come tu mi chiami simpaticamente e
scherzosamente.
Ho letto le opinioni contrarie alla mia in merito soprattutto alla pena
di morte. La mia dichiarazione provocatoria (ma mica tanto) ha colto nel
segno. Le voci in difesa della vita, (che è proprio vita perché in essa
è insita la morte), di assassini atroci reoconfessi, quasi compiaciuti,
mi fa comunque sorridere. Nei discorsi viene fuori anche il fantasma di
Saddam, e lo sbaglio della sua decapitazione.
Io dico, a questo proposito, che se uno sbaglio è stato fatto, questo
riguarda solo i tempi, l'opportunità politica della sua condanna alla
pena capitale, ma io sono dell'opinione che un dittatore simile debba
essere ucciso.
Come doveva essere ucciso Pinochet, che invece ha passato gli ultimi
suoi anni di vita in dorati arresti domiciliari. Se i miei interlocutori
vanno avanti di questo passo, mi tireranno fuori anche il discorso sulla
fucilazione di Mussolini (bravo colonnello Valerio, sei stato l'unico
vero epuratore!) e quello su moltissimi criminali di guerra. Si
condannerà allora persino il processo di Norimberga e le condanne a
morte che ne conseguirono.
Via, guardiamoci in faccia una sola volta, ma senza veli, senza
ipocrisia, senza falsità, senza falsi perbenismi e buonismi. Luca
ironizza sul Beccaria "cattocomunista". No, il Beccaria era solo un
giurista rigidamente educato dai gesuiti, un teorico. Infatti le sue
teorie non sono mai state applicate (vedi le torture ancora oggi in
vigore, come a Guantanamo). Certo i suoi scritti sono stati un passo
avanti di civiltà, ma le galere hanno sempre sfornato e continuano a
sfornare delinquenti più convinti di quanto non lo fossero prima di
entrare in carcere. Dove è andato a finire il suo "punire non perché è
reato ma perché non si ripeta?"
Tu mi parli della mia religiosità cattolica perché faccio la distinzione
tra bene e male? Non è questa, caro Gianni la distinzione che faccio,
per lo meno non quella manichea che dici. Affermo semplicemente che ci
deve essere un giudizio che parte certamente dalla distinzione fra bene
e male. A meno che non mi si venga a dire che uccidere in quella maniera
atroce sia il bene! Che forse la vita sociale non distingue fra il bene
e il male? E' solo la religione che lo fa? Ecco che il marcio della
mentalità cattolica viene fuori.
In quanto poi a Daniela Catelli, cosiddetta agnostica, che vorrebbe
togliermi il diritto di parlare della morte degli altri e
dell'atteggiamento dei parenti come se non lo facesse lei stessa dicendo
l'opposto, la cosa diventa ridicola. Io ho visto in faccia il
"pover'uomo" ai funerali, e l'ho visto bello baldanzoso con
atteggiamento da esibizionista-ipocrita nella trasmissione televisiva.
Mi vuol togliere la Catelli il diritto di giudicarlo? Questa poi è
bellina! Lei lo invidia perché riesce a perdonare. Quale senso ha quel
perdono automatico? Non fa sorgere tanti dubbi? Sono io che resto
"allibito e orripilato" di fronte a tanta ingenuità che segue lo spirito
di chi porge l'altra guancia quando non è la sua. Oggi si vive in
un'atmosfera di ipocrisia. Non si ha più il coraggio di prendere
posizione. Si cerca sempre un compromesso, le larghe intese come dice
Berlusconi. Si ha paura a esprimere le proprie idee perché potrebbero
metterci in cattiva luce, perché potrebbero non farci apparire buoni. E'
l'afflato all'"abbracciamoci" che, come minimo fa sorridere. Si arriva a
lodare quel malfido Castagna che automaticamente dice di perdonare gli
assassini della figlia, della nipote e della moglie. Ma cosa è il
perdono, forse solo una parola? Non è, eventualmente, una condizione
spirituale che può venir fuori dopo una lunga macerazione interiore? Qui
è semplicemente falsità e basta. La pena di morte, se proprio ne
vogliamo parlare, non è vendetta, non è un atto barbarico che mette a
posto le nostre coscienze, ma semplicemente un atto di giustizia umana.
E sono anche convinto che non è un deterrente, assolutamente no. E'
solo, ripeto, un atto di giustizia. E se gli Stati Uniti sono andati a
finire così male da partorire eccidi uno dietro l'altro, questo non è
certamente colpa della pena di morte, ma della società criminogena che
si è venuta a creare dal pragmatismo, quella che poi è stata esportata
in tutti i paesi "satelliti" del suo capital-consumismo.
Cosa diversa magari è il discorso sulla Cina, dove si consumano il 90%
delle pene capitali, e su questo si potrebbe ragionare. Ma perché?
Perché là si condanna a morte non solo per omicidi efferati, ma anche
per corruzione politica, per ammanchi amministrativi, per detenzione di
droga eccetera. Questo è un altro discorso, anche se capisco che in un
paese così immenso, per tenere a bada un miliardo e 300 milioni di
abitanti, è necessaria ancora per 50 anni la dittatura e di conseguenza
il braccio di ferro. I cattolici poi non li capisco. Dicono di porgere
l'altra guancia e invece sono i più accaniti esseri vendicativi, dicono
di professare l'antirazzismo, la tolleranza e invece sono i più razzisti
e intolleranti verso, ad esempio, chi non è religioso, chi non segue le
loro diritture. Come del resto tutti i seguaci delle religioni
monoteiste. Esiste sempre, per loro, in maniera inconscia, la caccia
alle streghe. Ora pensano di essere puri protestando per la pena di
morte. E si impegnano. A parole. Domani saranno pronti a difendere certe
posizioni in contrasto con l'evoluzione umana e civile dei tempi, purchè
espresse dal Vaticano. E' tutto lì il discorso. La sudditanza ai poteri
temporali e spirituali. Cosa che fa inorridire di più che una condanna a
morte.
Ti saluta l'amico
Mario Rocchi*
**
librifilmspettacolieeccetera eccetera
*1.
L'abc del mondo contemporaneo
di Alfonso Berardinelli
minimun fax, 7 euro
**E' un libro esile, concentrato e sintetico
l'inizio di un piccolo dizionario.
L' abc sono: Autonomia, Benessere, Catastrofe
più altri articoli integrativi.
Il risultato è
ampiamente positivo.
Nessuna banalità ed invece
alcuni pensieri illuminanti,
soprattutto nella voce Benessere,
che consentono,
per chi ha desiderio di farlo,
un corpo a corpo di idee
(dissentire, aggiungere).
Diversamente dai suoi libri di critica letteraria o di estetica
qui il linguaggio di Berardinelli ricco e prezioso
è forse un poco omologato.
Il limite?
Forse poteva essere ancora più sintetico,
eliminando alcune delle citazioni esemplificative
e forse ancora più articolato nei concetti.
*
*2.
La vergine e lo zingaro
di
D. H. Lawrence
Bellissimo romanzo breve.
D. H. Lawrence rappresenta benissimo
la psicologia di una ragazza primo 900
con il suo desiderio di altro
in una famiglia bigotta e repressiva,
dentro un ambiente borghese convenzionale.
La descrive benissimo,
perché ne coglie le innumerevoli sfumature,
senza fissarle, lasciandole aperte
in un flusso che è molto moderno.
Lo stile è invece tradizionale,
un impianto narrativo ordinato cronologicamente
ed una struttura di linguaggio "naturalistico",
niente di quello sperimentalismo da che Joyce a Faulkner
sarà presente nell'artista del 900.
*
*3.
Boobby
di
E. Estevez
Grande merito del film:
utilizzare materiale d'archivio
per rappresentare Bobby Kennedy
ed inserirlo in un film di fiction.
Le storie di questo hotel
nel quale Bobby verrà ucciso
si incrociano con molta naturalezza
alla Altman per intenderci
e finiscono per rivelarci progressivamente
ed efficacemente
una serie di personaggi e situazioni
molto quotidiane,
che ci parlano comunque
di quella america anno 68.
E ci parlano,
altro grande merito del film,
dell'america di oggi,
attraverso la guerra del Vietnam di allora
ci parlano della guerra in Iraq,
e di Bush e della guerra preventiva
e le parole, gli atti di quel presidente
Bobby Kennedy
sono una nostalgia,
ma anche una speranza, una possibilità!
Grandi star,
grandi interpretazioni.
Sharon Stone
e Demi Moore su tutti.
*
*4.
La voltapagine
di
Denis Dercourt
Un noir raffinatissimo,
geometrico e musicale,
crudele, senza una goccia di sangue,
chiuso, senza dilatazioni.
*
***
*
*
*
*Schegge
il gioco ricomincia
oppure è latitanza?
sono sola, immota,
e non conosco via
lingua e danza
Renzia D'Incà
*
*Quanto amo
ciò che non posso ottenere!
Henry Miller*
*L'amore non deve supplicare
o esigere...
Hermann Hesse
*
*
*
**
*
*
*/ /**Invio **//queste email anche a chi conosco poco o pochissimo,/
/**o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente*
* è entrato nella (mia) posta
ettronica.
*
*Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi*
*me lo faccia, e scusatemi, sapere: gianniq@???
<mailto:gianniq@protocol.it> *
*Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,*
* aggiunga, proponga, faccia le sue critiche, e magari faccia
circolare ....*
*/
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