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Auteur: brunoa01
Date:  
À: ambiente_liguria, forumgenova
Sujet: [NuovoLab] Corte dei Conti Nel mirino finiscono Ami, Amt, Genova Parcheggi e Gestline
lavoro repubblica

Corte dei Conti, bacchettate pubbliche
Nel mirino finiscono Ami, Amt, Genova Parcheggi e Gestline

Stigmatizzata la scarsa collaborazione degli amministratori liguri nella battaglia a salvaguardia delle casse dello Stato
MARCO PREVE


La Corte dei Conti bacchetta le società pubbliche e stigmatizza la scarsa collaborazione degli amministratori liguri nella battaglia a salvaguardia delle casse dello Stato. E visto che moniti e allarmi non garantiscono da soli un cambio di rotta, la procura contabile ha di recente avviato una serie di accertamenti sulla gestione di municipalizzate come Ami, Amt e Genova Parcheggi, e su agenzie cui sono delegate importanti funzioni come Gestline.
Nonostante la solennità dell´occasione, il rigido protocollo, e le autorità stipate in sala, ieri all´inaugurazione dell´anno giudiziario della Corte dei Conti, le relazioni del presidente della sezione giurisdizionale Mario D´Antino e del procuratore capo Luciano Coccoli, hanno sicuramente provocato qualche malumore tra i presenti.
Tra gli altri temi affrontati, quello delle numerose indagini nei confronti di magistrati liguri per danni derivanti da processi troppo lunghi; istruttorie riguardanti la legittimità della richiesta di alcuni ex sindaci ed assessori che, dopo essere stati assolti in sede penale, hanno chiesto il rimborso delle spese legali ai propri enti; la diffusissima "piaga" del ricorso a consulenze su questioni che spesso avrebbero potuto tranquillamente sbrigare impiegati o funzionari dell´ente (la procura sta indagando su un incarico, ritenuto illegittimo affidato da un Comune genovese ad un noto avvocato).
Sulla questione delle società pubbliche ha iniziato il presidente D´Antino, affrontando l´aspetto della responsabilità degli amministratori «di attività di carattere privato che hanno riflessi sulle pubbliche risorse». Nel mirino: enti pubblici economici, società private a totale o prevalente partecipazione pubblica con il «pericolo di sottrazione alla maggiore tutela dell´erario di ambiti notevolmente vasti».
Fenomeno che, secondo il giudice, interessa soprattutto gli enti locali e le loro municipalizzate. Per i magistrati contabili un terreno difficile, nel quale dover distinguere «discrezionalità amministrativa da autonomia imprenditoriale».
Poi D´Antino affonda: «Tra le ipotesi non infrequenti verificatesi negli ultimi anni quella della società pubblica - o a maggioranza pubblica - che presenta gravi e continue perdite di esercizio tali da portare reiteratamente il capitale sociale al di sotto della soglia minima prevista per la costituzione e il funzionamento». D´Antino sottolinea la necessità di risanamenti che non passino attraverso le sole ricapitalizzazioni.
Gli ha fatto eco il procuratore Coccoli, ricordando le molte indagini di «questa procura con riferimento a presunti danni arrecati al patrimonio di società private - partecipate da enti pubblici, ovvero ad attività di soggetti qualificabili come agenti contabili». In questo quadro si inseriscono gli accertamenti su Ami, Amt e Genova Parcheggi, e sui loro rapporti con il Comune.
Coccoli ha poi sottolineato come le «notizie di danno erariale "qualificate", quelle cioè provenienti dagli organi di controllo delle amministrazioni a ciò tenuti, continuano a scarseggiare», forse perché, ipotizza il procuratore, l´obbligo di denuncia non è "assistito" dal timore di una sanzione. Inadempienze che vanno ad aggiungersi ad un quadro già gravoso per la Corte, alle prese con problemi di organico (Coccoli ha voluto ringraziare la Guardia di Finanza per il prezioso lavoro svolto dagli investigatori contabili della Sade, la Sezione specializzata nei danni erariali del Nucleo di Polizia Tributaria) e di continue modifiche di leggi e regolamenti.

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