brain ha scritto:
> http://www.apple.com/it/hotnews/thoughtsonmusic/
>
> Lungi dall'avermi convinto della "totale innocenza" di Apple nella
> congiura attuata dalle major discografiche, la lettera (?) sopra citata
> contiene qualche ca**ata...
>
> "Apple was able to negotiate landmark usage rights at the time, which
> include allowing users to play their DRM protected music on up to 5
> computers and on an unlimited number of iPods. Obtaining such rights
> from the music companies was unprecedented at the time, and even today
> is unmatched by most other digital music services."
>
> * http://emusic.com
> * http://www.audiolunchbox.com
> * http://www.bleep.com
> * http://www.livedownloads.com
> * http://www.magnatune.com
> * http://www.garageband.com
> * http://www.archive.org/audio/etree.php
> * http://calabashmusic.com/
> * http://www.mp3tunes.com/store.php
>
> Non mi sembra che le major si siano avventate contro questi altri
> distributori di musica online per via degli "usage rights" che
> offrivano...
ma questi distributori non distribuiscono musica delle major (altrimenti
sarebbero stati chiusi).
leggendo tutto il testo mi pare chiaro che jobs si riferisce solo alle 4
major principali e alle difficolta' che ha incontrato con loro.
> "However, a key provision of our agreements with the music companies is
> that if our DRM system is compromised and their music becomes playable
> on unauthorized devices, we have only a small number of weeks to fix the
> problem or they can withdraw their entire music catalog from our iTunes
> store."
>
> Come dire, Apple a 90 e dietro le varie major a turno ;)
> La domanda nasce spontanea: ma chi e' a dare i dollari a Apple? Le major
> o gli utenti? A chi risponde davvero Apple?
mi fai capire meglio come nasce la domanda?
su fairplay: se non ricordo male, il sistema DRM di apple e' stato piu'
volte compromesso. attualmente quindi e' stato patchato (cosi' afferma
jobs), oppure le major non si stanno servendo di questa loro opzione
contrattuale. penso che non se ne servirebbero in ogni caso: il loro
catalogo e' gia' fruibile su apparecchi non autorizzati,
indipendentemente dall'efficacia del DRM di apple, e non eviterebbero
alcuna perdita ritirando da itunes il loro catalogo.
> "So far we have met our commitments to the music companies to protect
> their music, and we have given users the most liberal usage rights
> available in the industry for legally downloaded music."
>
> Balle :)
> Vogliamo mettere a confronto un brano protetto dal drm di apple contro
> un ogg sotto licenza creative commons?
secondo me cosi' il discorso rimane molto superficiale, scusami. :)
per prima cosa "licenza creative commons" non mi dice quasi nulla sulla
liberta' di uso di quel brano, se non si specifica quali opzioni sono
inserite nella licenza.
usare ogg per la musica di propria creazione e' sicuramente preferibile
per molti aspetti - ma forse e' meglio offrire anche il formato mp3 al
proprio pubblico, possibilmente spiegando perche' gli converrebbe
tuttavia usare ogg.
sui drm siamo d'accordo, essi sono il male. ma jobs sta riferendosi
all'industria della musica e alle 4 major - e in quest'ambito il drm di
apple e' effettivamente molto liberale, dal punto di vista
dell'utente...attualmente. dico attualmente perche' quando prima hai
parlato di termini del contratto e pecorine, mi sono venuti in mente gli
utenti di itunes, che rischiano da un giorno all'altro di vedere
cambiare i termini di utilizzo dei brani acquistati (e' gia' accaduto,
come saprete).
> Spero solo che Jobs non
> intendesse dire che i brani in formato aperto e con licenza tipo cc sono
> illegali... ;)
no, pero' parla della musica riferendosi solo alle 4 major. omette la
musica indipendente davvero, omette la musica delle grosse case
discografiche "indipendenti-cioe'-non-appartenenti-alle-big-four",
omette emusic e gli altri che hai citato all'inizio (ed emusic vende il
dieci per cento della musica online, non e' poco).
e questa concezione e' cosi' diffusa che anche noi ne siamo vittima: la
musica senza drm c'e' gia', ce n'e' tanta e c'e' da tempo - solo che non
la ascoltiamo.
io sento molto la necessita' di recensioni musicali, riviste, sistemi di
selezione, perche' le canzoni ci sono, e la qualita' e' buona - io non
mi sono ascoltato tutto quello che c'e' su archive.org, ad esempio, ma
ogni volta che ci vado c'e' un percentuale consistente di brani di cui
direi "beh non e' il mio genere, ma sicuramente ad altre persone
piacerebbe": cioe' e' musica valida, non sono piu' i proof-of-concept
dei musicisti attivisti di qualche anno fa.
> "Convincing them to license their music to Apple and others DRM-free
> will create a truly interoperable music marketplace. Apple will embrace
> this wholeheartedly."
>
> Fiko, ma fino ad oggi cosa abbiamo fatto?
>
> Chicca finale: ma se fossi un utente rispettoso delle regole, e mi fossi
> speso un capitale per acquistare musica da apple, e dopodomani invece
> apple iniziasse a vendere quella stessa musica in versione "liberata"...
> non avrei forse diritto a richiedere una sorta di "conversione"?
chissa', forse questo diritto ti e' negato insieme a molti altri dai
termini del contratto di itunes?
comunque la comunicazione dell'industria puo' essere molto efficace nel
convincerti che hai bisogno di acquistare un prodotto, che gia'
possiedi, perche' nuovo e presentato in maniera un po' diversa.
http://copydown.inventati.org/copydown/2006/08/03/drm_i_lucchetti_digitali_delle_major
http://copydown.inventati.org/copydown/2006/08/02/emusic_mp3_senza_drm
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1647206&r=PI
http://copydown.inventati.org/copydown/2006/01/12/previsioni_per_il_2006
http://defectivebydesign.org/guide
ciao
pinna
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