[NuovoLab] DIRITTI A RATE

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Autore: ugo
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To: aderentiretecontrog8, forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] DIRITTI A RATE
Ed ecco un'altra questione urbanistica: il raddoppio della base vaticana
all'interno della Margherita. La sinistra radicale tiene in ostaggio il governo
e tutto il paese, ma non riesce a evitare né la base americana a Vìcenza né la
base vaticana nella Margherita, né (tra un po') che se ne vada la base sua. Il
papa in persona ha chiesto se una domenica sì e una no potrà affacciarsi da una
finestra del Quirinale, tanto per sottolineare l'apertura e il dialogo con lo
Stato italiano. L'altra domenica riceverà in udienza privata i grandi
sostenitori della famiglia tradizionale, primi tra tutti i leader del centro-
destra che di famiglie ne hanno due. In questo clima sereno e collaborativo, il
consiglio dei ministri ha approvato la bozza sui Pacs, una nuova carta sulla
distribuzione rateale dei diritti. Alcuni diritti che col matrimonio avreste
subito, con i Pacs (pardon, Dico) vi verranno offèrti tra tre anni, in pacco
anonimo. Se fate i bravi, dopo nove anni vi recapitano altri diritti (tipo
l'eredità). Se riuscite a resistere accanto alla vostra compagna o compagno
fino a quando si sistemerà la complessa materia della pensione di
reversibilità, forse tra qualche anno vi daranno anche quella. Per agevolarvi
aumenteranno l'età pensionabile, così non aspetterete invano. Si discute ancora
sull'articolo uno della legge, che regge tutto il resto. Due che convivono
(orno, etero, misti, pinguini, mutanti) dovranno dichiararsi all'anagrafe, come
vuole Pollastrini, o soltanto sussurrarselo all'orecchiò, come vuole Rutelli? E
come chiamarli? Uno sposato si chiama coniugato, uno non
sposato si chiama scapolo. E i conviventi? Un suggerimento viene dalla Santa
Sede: si potrebbe chiamarli stronzi, una proposta che raccoglie consensi
Naturalmente le coppie di fatto non potranno adottare bambini, ma nessuno
impedirà agli omosessuali di prendere un cane o un criceto, il che dimostra che
la Chiesa è disposta alla mediazione. In caso di malattia, il convivente potrà
assistere il suo partner in ospedale, ma in caso di chirurgia verrà operato
pure lui, anche se perfèttamente sano (l'anestesia sarà riservata soltanto alle
coppie regolarmente sposate). Il Consiglio dei Ministri, ha approvato
all'unanimità, nel corso di una toccante cerimonia in cui tutti indossavano
vesti purpuree, anelli d'oro ed eleganti copricapi in tinta. Dico: amen.

fonte "Il manifesto" Alessandro Robecchi.

hasta siempre
ub


Ugo Beiso