AMBIENTE E FUTURO SOSTIENE LA LOTTA DEI CITTADINI DELLA VALLE DEL SERCHIO CONTRO L'INCENERITORE LUCART ED IL RICATTO OCCUPAZIONALE DA PARTE DELL'AZIENDA PARTECIPANDO ALLA MANIFESTAZIONE DI SABATO 10.
Mentre si continua a tacciare di "assenza di scientificità" l' opposizione alla costruzione dell'inceneritore per fanghi, al contrario, si deve registrare, che è privo di ogni riferimento a studi credibili chi cerca di tranquillizzare sugli impatti sanitari ed ambientali di impianti come quello Lucart. Affermazioni come quelle del consigliere regionale Pellegrinotti secondo cui gli inceneritori "contribuiscono meno dell'1% all'inquinamento di un territorio " SONO FALSE. TUTTI GLI STUDI DEGLI ULTIMI 15 anni confermano che gli inceneritori SONO I PRINCIPALI FATTORI DI EMISSIONE DI DIOSSINE, FURANI, CADMIO E MERCURIO SOSTANZE TUTTE CANCEROGENE E PERSISTENTI. Inoltre contribuiscono in modo rilevante (pur non essendo la principale fonte di emissione) anche per quanto riguarda la emissione di altri metalli pesanti quali il nickel , il piombo, l'arsenico nonché di polveri , nanopolveri e biossido di azoto.
In particolare uno studio del "Pulp and Paper Research Institute of Canada" (PAPRICAN) del 2002 incaricato dal Governo di indagare sul rapporto tra gli inceneritori per fanghi da disinchiostrazione presenti (in numero di 5 in Canada) ed emissioni di diossina FA RILEVARE ALTI VALORI IN CONSEGUENZA DELLA COMBUSTIONE DI QUESTI RIFIUTI anche a causa del bassissimo potere calorifico che caratterizza questo "combustibile" nel quale la componente inerte rappresenta circa il 50%. Quindi altro che"emissioni zero" come vorrebbero far passare gli interessati sostenitori del progetto. Ci troviamo di fronte ad un grande impianto con un impatto che aggraverebbe la gia' "stressata" situazione ambientale e sanitaria della Valle nella quale insistono l'inceneritore di Castelnuovo Garfagnana, le ciminiere della LMI di Fornaci di Barga che trattando "rame secondario" è una fonte rilevante di diossina mai peraltro monitorata da ARPAT, l'ALCE di Fornoli che brucia il"black liquor" anch'esso responsabile di emissioni di polveri , anidride solforosa e di diossina oltre a tante altre cartiere, cave e traffico pesante. Per questo appaiono "surreali" le dichiarazioni del presidente della Commissione ambiente della Provincia che smentendo gli studi e le pubblicazioni della propria Amministrazione secondo cui la zona del Comune di Borgo a Mozzano è un' "area a deserto lichenico" parla di una Valle niente affatto "a rischio". I cittadini e i Comitati HANNO RAGIONE NEL PRETENDERE CHE VENGA APPLICATO "IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE" chiedendo che semmai l'azienda dovrebbe perseguire SISTEMI ALTERNATIVI per risolvere il problema della produzione e dello smaltimento dei fanghi rinunciando all'inceneritore.
IN QUESTO SENSO AMBIENTE E FUTURO (su richiesta dei Comitati) HA AVANZATO UNA PROPOSTA ALTERNATIVA BASATA SULLA ATTUAZIONE DI UN CICLO PRODUTTIVO PIU' PULITO. Infatti a fronte della"novella" pubblicitaria della "carta che salva gli alberi" quella di Lucart E' UNA CARICATURA DI RICICLAGGIO CHE SPRECA "MACERI" PREZIOSI PRODUCENDO CARTA AD UN ESAGERATO TENORE DI BIANCO A CUI CONSEGUE UN ALTO TASSO DI RIFIUTO (per ogni kg di carta"tissue" prodotta si produce 1kg di rifiuto alla faccia delle"sbandierate"certificazioni ambientali). La nostra proposta consultabile su
http://ambientefuturo.interfree.it punta a qualificare il macero utilizzato e a migliorare cosi' la"resa" dei processi di disinchiostrazione . La quantità di fanghi cosi' prodotta SI RIDURREBBE IN MODO DRASTICO rendendo possibile ricorrere ai sistemi di"recupero di materia" previsti dalla attuale normativa per lo"smaltimento" dei fanghi residui.
Anche per questo risulta INACCETTABILE IL RICATTO CHE L'AZIENDA VUOLE IMPORRE AI LAVORATORI E ALL'INTERA VALLE PERALTRO ANCHE ECONOMICAMENTE INTERESSATA A PUNTARE SULLA"QUALITA AMBIENTALE" CHE COSI', INVECE; VERREBBE PREGIUDICATA A SCAPITO DI MOLTI POSTI DI LAVORO.
AMBIENTE E FUTURO