IRAQ LIBERO - COMITATI PER LA RESISTENZA DEL POPOLO IRACHENO
Bollettino del 1° febbraio 2007
http://www.iraqiresistance.info
iraq.libero@???
1. LA PAROLA ALLA RESISTENZA - La lista dei relatori provenienti dal Medio Oriente che interverranno a Chianciano
2. COME PRENOTARE PER PARTECIPARE ALLA CONFERENZA
3. APPELLO E ADESIONI
4. SOTTOSCRIVI SUBITO !
5. IN TANTI PER LA CONFERENZA - Lettera a Massimo D'Alema
6. FATE SVOLGERE LA CONFERENZA - La lettera di 41 parlamentari
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LA PAROLA ALLA RESISTENZA
la lista dei relatori provenienti dal Medio Oriente
che interverranno a Chianciano
IRAQ
Ayatollah al Sayyed Ahmed al Baghdadi, religioso patriottico, leader dell'opposizione contro l'occupazione e l'imperialismo
Abdul Jabbar al Kubaisy, segretario generale dell'Alleanza Patriottica Irachena e membro del Fronte Patriottico Nazionale Islamico
Youssif Hamdan, professore universitario e leader del Partito comunista, unità del popolo (Ittihad Alshaab)
Fadhil M Hussain, professore universitario e giornalista
Ibrahim Sulman Rizk, medico
Nouri N. Abd, leader del movimento giovanile e studentesco
Asrar-A-Abdullatif, leader del Partito Comunista Iracheno (Comando Centrale)
Mohamed al Khuzai, portavoce dell'ayatollah al Hassani, leader del movimento sciita contro l'occupazione, per l'unità e la riconciliazione irachena
PALESTINA
Waleed Ha Al Modallal, professore di Scienze politiche presso l'Università islamica di Gaza
Mohammed Ha Alissa, esponente della sinistra del movimento di liberazione palestinese
LIBANO
Samah Idriss, intellettuale, sostenitore della resistenza nazionale libanese, direttore della rivista letteraria araba "Al Adab"
Samir Diab, membro del Comitato politico del Partito Comunista Libanese
Marie Nassif, membro dell'Ufficio politico del Partito Comunista Libanese
GIORDANIA
Hisham Bustani, giornalista ed esponente dell'opposizione democratica giordana
Infine, stiamo lavorando per avere la presenza di esponenti afghani e somali
Il programma completo della Conferenza verrà reso pubblico prossimamente.
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COME PRENOTARE PER PARTECIPARE ALLA CONFERENZA
Il 24 e 25 marzo sarà possibile dare finalmente voce anche in Italia alle ragioni, ai programmi, agli obiettivi delle forze che resistono alle aggressioni imperialiste.
E' la prima volta che una conferenza di questo tipo si svolge in Europa.
Essa sarà dunque un'occasione per rafforzare la solidarietà del movimento contro la guerra con i popoli che la guerra la subiscono da anni. Ma sarà anche un'occasione per conoscere la situazione in Iraq, Palestina e Libano attraverso la voce e l'esperienza di chi resiste, contro l'intossicazione della disinformazione imperante.
COME PRENOTARE
Per la prenotazione basta compilare la scheda che trovate allegata a questo bollettino sia in versione word che Pdf.
La scheda va inviata a Clante Hotels, Chianciano Terme
Tel. 0578 63360 Fax 0578 64675
E-mail clantehotel@???
Sono possibili 3 pacchetti:
A) Dalla cena del venerdì al pranzo della domenica, al prezzo di 104 euro a persona in doppia e di 118 euro in singola.
B) Dal pranzo del sabato a quello della domenica, al prezzo di 82 euro a persona in doppia e di 89 euro in singola.
C) Dalla cena del sabato al pranzo della domenica, al prezzo di 67 euro a persona in doppia e di 74 euro in singola.
N.B. questi prezzi comprendono il contributo individuale di 15 euro al giorno per l'autofinanziamento della conferenza.
Vi ricordiamo che la conferenza sarà tradotta simultaneamente in tre lingue (arabo, italiano, inglese)
Per informazioni e chiarimenti rivolgersi al comitato organizzatore telefonando al
328 4320501 (Maria Grazia) dopo le ore 14,00
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CON LA RESISTENZA, PER UNA PACE GIUSTA IN MEDIO ORIENTE
Chianciano Terme (SI)
Sabato 24 e domenica 25 marzo 2007
Conferenza internazionale
Come in un ritorno al passato coloniale, le cartine del Medio Oriente sono sempre più segnate dai colori delle truppe di occupazione. Truppe di vari paesi, con o senza mandato Onu, ma sempre rispondenti ad un unico disegno: quello del cosiddetto "Nuovo Medio Oriente" progettato da Washington in stretta alleanza con Israele.
Diversi sono stati i pretesti per giustificare l'invasione dell'Iraq, per portare avanti il massacro del popolo palestinese, per aggredire il Libano. Ma tutte queste azioni hanno in comune la volontà di dominare l'intera regione, di depredarla delle sue ricchezze, di impedirne ogni sviluppo autonomo, di soggiogare i popoli negandogli ogni diritto, di affermare quella occidentale come l'unica civiltà degna di esistere alla quale uniformarsi con le buone o le cattive.
L'interminabile scia di sangue lasciata dalle guerre americane e israeliane, l'uso sistematico della tortura sui prigionieri, i bombardamenti indiscriminati sulla popolazione civile, l'uso di armi di distruzione di massa (come dimostrato a Falluja), ci annunciano un futuro di guerra e di oppressione che nessun essere umano può accettare.
Fortunatamente, a questa prospettiva si sono opposti importanti movimenti di resistenza che hanno frenato l'offensiva imperialista, l'hanno costretta ad impantanarsi (come in Iraq), hanno reagito politicamente con forza (come nella Palestina assediata), hanno respinto con successo le aggressioni militari (come in Libano).
E' grazie a questi movimenti di resistenza se oggi c'è ancora una speranza di fermare la macchina da "guerra di civiltà", messa in moto dagli USA con il concorso - a vari livelli - di Israele e degli alleati della Nato.
Ma la propaganda occidentale, che chiama la guerra pace, definisce ogni resistente "terrorista", così come quella nazista chiamava i partigiani "banditen".
E' grave ed intollerabile che alle forze di liberazione continui ad essere negata la legittimazione politica internazionale che gli spetta.
Già nel 2005 il governo italiano impedì lo svolgimento della Conferenza Internazionale, prevista a Chianciano, negando i visti agli esponenti iracheni, compreso Haj Ali, il prigioniero simbolo dei torturati di Abu Ghraib.
Ma solo il dialogo ed il confronto possono sconfiggere la logica della "guerra di civiltà". Ogni prospettiva di pace giusta deve dunque fondarsi sul confronto, sull'ascolto e sul riconoscimento delle ragioni della resistenza. Questo richiede l'affermazione del diritto democratico alla libera espressione che finora è stato negato in nome della "guerra al terrorismo".
E' giunto il momento di lottare per il pieno riconoscimento politico della Resistenza irachena come di quella libanese. E' giunto il momento di dare più forza al sostegno alla causa palestinese, per la fine dell'occupazione sionista, per la sconfitta del colonialismo israeliano che è l'alleato più sicuro ed aggressivo (oltre che dotato di un enorme arsenale atomico, nella complice indifferenza di un Occidente che continua ad usare due pesi e due misure) nella "guerra infinita" che gli Stati Uniti combattono in Medio Oriente
Noi sottoscritti, anche sulla base del rinnovato interesse espresso da diversi settori delle Resistenze irachena, libanese e palestinese, riconvochiamo dunque la conferenza internazionale, che si terrà il 24 e 25 marzo 2007 a Chianciano Terme, in Italia.
La Conferenza ha lo scopo di rilanciare il movimento contro la guerra, affermare un'idea di pace fondata sull'autodeterminazione ed i diritti dei popoli, rivendicare il ritiro immediato di tutte le truppe di occupazione, sostenere politicamente chi si batte per liberare il proprio paese dagli occupanti.
Sostegno e riconoscimento politico della Resistenza!
Fine dell'embargo affamatorio e pieno riconoscimento del governo palestinese!
Per l'unità di tutte le forze che si battono contro l'occupazione e per un Iraq libero ed unito!
Via tutte le truppe straniere dal Libano!
Contro l'egemonia statunitense ed israeliana in Medio Oriente, per la vittoria del popolo arabo!
Uniamo le voci del Movimento e della Resistenza nella lotta di liberazione dalla guerra e dall'oppressione imperialista!
FIRMATARI APPELLO - ITALIA
Comitati Iraq Libero - Laboratorio Marxista, zona apuo-versiliese - Utopia Rossa - Soccorso Popolare, Padova - Campo Antimperialista Italia - L.u.p.o. (Lotta di Unità Proletaria), Osimo (AN) - Circolo Iskra, Viareggio - Carc - Legittima Difesa - Collettivo Iqbal Masih, Lecce - Cspal (Comitato di Solidarietà con i Popoli dell'America Latina) - Rivista Eretica - Terra e Liberazione, Sicilia - Utopia Concreta, Brescia - Primomaggio (Foglio di collegamento tra lavoratori precari e disoccupati della zona apuo-versiliese) - Movimento costitutivo Partito Comunista dei lavoratori, comitato prov.le Lecce - Centro Culturale Italo-Arabo, Torino - Asp, Associazione Solidarietà Proletaria - Associazione I Maggio, Veneto - Cpu (Collettivo Politico Universitario - Scienze Politiche, Milano) - Gruppo promotore per un Coordinamento Antimperialista Antifascista dell'Alto Vicentino - Centro Culturale e di Documentazione Bertolt Brecht, Schio (VI) - Rivista Comunità e Resistenza - Costanzo Preve, studioso di filosofia, Torino
ADESIONI INTERNAZIONALI
Free Iraq Committee Germany - Free Iraq Committee Norway - Free Iraq Committee Malmö Sweden -
Iraqi Communist Party (al Kader) - Dr. Hisham Bustani, Anti-Normalization Movement, Jordan - Democratic Patriot Communist Current Iraq - Anti-imperialist Camp - Hungarian Left Front - Iraqi Patriotic Alliance - Free Thought Association Özgür-Der Turkey - Arab Palestine Club Vienna, Austria - Resistant Arab People's Alliance - RAD-ATTAC, Tunisia -Communist Youth Union (KSM), Czech Republic - Communist Initiative (KI), Austria - KKE-ml, Greece - Klaus von Raussendorff, Vereinigung für Internationale Solidarität (VIS) e.V., Germany - Klaus Hartmann, Bundesvorsitzender des Deutschen Freidenker-Verbandes, Germany - Human Dignity and Rights HDR, Duisburg, Germany- Initiativ e.V. Duisburg, Germany - Left Radicals of Afghanistan - Popular Front for the Liberation of Palestine (PFLP) - Wilfred Dcosta, general secretary, Indian social action forum (INSAF)- Attac Mazowsze, Poland - Tunisian institute of the international relations, Paris - Loyalty to Man and Earth movement, Lebanon / Palestine - Irish Unity Committee, Huston, Texas, USA - Redaktion
www.kommunisten-online.de - DKP (German Communist Party) Hoyerswerda/Sachsen - Daily Paper Arbejderen, Denmark - Communist Youth Austria (KJÖ) - Solidarity Commitee with Palestine Graz, Austria - Communist Workers-Peasant Party, Pakistan - Fatma Salah Uthman (spokeswoman) Makhmour Organization for Human Rights and Social Questions, Baghdad/Iraq - Communist Party of Iraq - People's Union - Loyalty to Men and Earth, Lebanon - Irish Political Status Committee (IPSC), London - People United Bangladesh - Communist Party of Peru /ML - Benjamin Merhav, Melbourne, Australia - Communist Workers Peasants Party Pakistan - Hana Al Bayaty - member of the Brussells Tribunal Executive Committee France/Iraq - Harsh Thakor, Mumbai, India - Albayaty Abdul Ilah, Iraq/France - Antiwar Network Egypt - Farman Ali, Islamabad Pakistan - Antiglobalist Resistance, Moscow - John Catalinotto - International Action Centre, Usa
Dare la propria adesione alla Conferenza è un modo concreto per sostenere la battaglia contro l'imperialismo, le sue guerre e le sue occupazioni. Un modo per affermare un'idea di pace basata sull'autodeterminazione ed i diritti dei popoli.
Per aderire scrivere a iraq.libero@???
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SOTTOSCRIVI SUBITO !
Questo appello è rivolto a tutti coloro che si riconoscono negli obiettivi della Conferenza di Chianciano: dare voce alla Resistenza, favorirne il riconoscimento politico, rilanciare su basi più avanzate il movimento contro la guerra.
In questo caso il sostegno che chiediamo è anzitutto economico. La conferenza dovrà autofinanziarsi al 100%, affrontando un impegno organizzativo e finanziario notevole soprattutto per garantire la presenza dei numerosi relatori (vedi lista pubblicata all'inizio di questo bollettino) e la traduzione simultanea in tre lingue (arabo, italiano, inglese).
Fatevi avanti subito!
Inviate i vostri versamenti sul ccp n° 57286221 intestato a Leonardo Mazzei, mettendo nella causale CONFERENZA.
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IN TANTI PER LA CONFERENZA
Arriviamo alla Conferenza di Chianciano dopo una lunga battaglia politica fatta di numerose iniziative e prese di posizione. Tra queste pubblichiamo di seguito la lettera al ministro D'Alema dell'estate scorsa e quella inviata all'allora ministro Fini da 41 parlamentari.
Al Ministro degli Esteri
On. Massimo D'Alema
Ella sarà certamente venuto a conoscenza che nell'ottobre scorso, a Chianciano Terme, avrebbe dovuto tenersi una Conferenza internazionale "PER UNA PACE GIUSTA IN IRAQ".
Saprà che detta Conferenza dovette essere annullata dai promotori a causa della gravissima decisione dell'allora Ministro degli Esteri G. Fini di non concedere i visti ai rappresentanti della società civile e della resistenza irachena all'uopo invitati.
Lo stesso Ministro degli Esteri negò addirittura il visto anche ad Haj Ali, l'uomo incappucciato dai carcerieri, diventato in tutto il mondo simbolo dei torturati nella prigione di Abu Ghraib. Con questi atti vennero calpestati non solo i diritti democratici, ma anche i più elementari diritti umani che pure a parole tutti riconoscono.
A fronte di queste decisioni molti furono gli appelli e le proteste in Italia ed all'estero. Tra questi ricordiamo la lettera di 41 parlamentari appartenenti a diverse forze politiche, inviata al ministro Fini nel novembre scorso. In quella lettera i suddetti parlamentari giudicando "immotivata la linea seguita dal Ministero", chiedevano che venisse garantito l'ingresso agli esponenti iracheni.
Le medesime associazioni di solidarietà coi popoli arabi - tenuto conto della mutata situazione politica del nostro paese, frutto anche della volontà di pace della maggioranza degli italiani -, hanno deciso di riconvocare, col titolo "Per una pace giusta in Iraq e Palestina", la Conferenza Internazionale che avrebbe dovuto tenersi nell'autunno scorso a Chianciano Terme. Importanti personalità irachene, rappresentative dell'ampio fronte di forze che si oppongono all'occupazione del loro paese, nonché alcuni dei legittimi rappresentanti del popolo palestinese, hanno espresso la loro disponibilità a prendere parte all'incontro, nella speranza che non debbano subire l'umiliante trattamento loro riservato dal governo Berlusconi.
La pace potrà scaturire soltanto dal dialogo. La Conferenza Internazionale sarà un'occasione utile affinché questo dialogo possa svilupparsi, contribuendo alla ricerca di una pace giusta in Iraq ed in Palestina, nel rispetto del diritto all'autodeterminazione dei popoli.
I sottoscritti, considerati l'alto valore della suddetta Conferenza sia sotto il profilo politico che quello del rispetto dei vincoli del nostro dettato Costituzionale, vista la conclamata necessità di gesti che segnino una forte e netta discontinuità rispetto alla politica estera perseguita dal precedente Esecutivo, chiedono quindi a Lei e al governo, affinché la suddetta Conferenza possa svolgersi regolarmente, di garantire il rilascio dei necessari visti d'ingresso alle personalità politiche invitate in Italia.
Primi firmatari:
- Falco Accame - ex Presidente della Commissione Difesa della Camera dei deputati
- Giovanni Bacciardi - Docente universitario, Firenze
- Marino Badiale - Professore di matematica, Università di Torino
- Aldo Bernardini - Docente di Diritto internazionale, Università di Teramo
- Massimo Bontempelli - Filosofo, Pisa
- Vainer Burani - Avvocato, Reggio Emilia
- Pino Cacucci - Scrittore
- Franco Cardini - Istituto Studi Umanistici, Firenze
- John Catalinotto - International Action Centre, Usa
- Andrea Catone - Insegnante, Bari
- Luigi Cortesi - Professore emerito università "l'Orientale", Napoli
- Giorgio Forti - Ordinario Università Statale di Milano e socio Accademia Lincei
- Giovanni Franzoni - Animatore di Comunità Cristiane di Base
- Piero Fumarola - Docente di Sociologia delle Religioni, Università di Lecce
- Don Andrea Gallo - Comunità San Benedetto al Porto, Genova
- Umberto Gay - Giornalista Radio Popolare, Milano
- Roberto Giammanco - Scrittore e americanista
- Ugo Giannangeli - Avvocato, Milano
- Giulio Girardi - Filosofo e teologo della Liberazione
- Massimo Grandi - Docente universitario, Firenze
- Margherita Hack - Astrofisica
- Alessandra Kersevan - Ricercatrice storica
- Gianfranco La Grassa - Economista
- Raniero La Valle - già Parlamentare
- Domenico Losurdo - Filosofo, Università di Urbino
- Roberto Massari - Editore
- Noori al Moradi - Agronomo, Università di Malmö e rappresentante del Partito Comunista Iracheno "al Kader"
- Carlo Oliva - Pubblicista
- Jean Pierre Page - Comitato francese della Prima Conferenza Internazionale per il sostegno della Resistenza del popolo iracheno
- Giuseppe Pelazza - Avvocato, Milano
- Nuccia Pelazza - Insegnante, Milano
- Nico Perrone - Docente Storia dell'America, Università di Bari
- Hamza Roberto Piccardo - Editore e portavoce del Consiglio direttivo dell'UCOII
- Costanzo Preve - Filosofo, Torino
- Edoardo Sanguineti - Poeta e docente di Letteratura italiana, Università di Genova
- Fausto Schiavetto - Università di Padova
- Gabriella Solaro - Responsabile Archivio Storico INSMLI (Ist. naz. per la storia del Movimento di Liberazione in Italia)
- Carlos Varea - Coordinatore Campagna Spagnola contro l'Occupazione e per la Sovranità dell'Iraq
- Gianni Vattimo - Filosofo ed ex parlamentare europeo
per leggere l'elenco completo dei sottoscrittori cliccare su
http://www.iraqiresistance.info/news.php?n=95
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La lettera di 41 parlamentari
FATE SVOLGERE LA CONFERENZA
Al Ministro degli affari esteri
on. Gianfranco Fini
I sottoscritti sono venuti a conoscenza dei seguenti fatti che interessano l'attività del suo Ministero e sui quali esprimono forte preoccupazione in merito alle decisioni adottate:
1) è stato negato il visto di ingresso in Italia ad alcuni esponenti dell'opposizione irachena,fra cui Jawad al Khalesi, Ahmed al Baghdadi e Ibrahim al Kubaysi motivando la decisione con ragioni di sicurezza nazionale, quando risulta che queste persone sono in possesso di regolare passaporto e circolano e svolgono normale attività nel loro paese;
2) la decisione del Ministero degli esteri è venuta dopo che è circolata la notizia che 44 membri del congresso statunitense avevano indirizzato all'ambasciatore italiano a Washington una lettera in cui si chiedeva di impedire l'ingresso in Italia a questi tre cittadini iracheni;
3) successivamente a questi fatti, l'ambasciata italiana ad Amman, negava il visto di ingresso al cittadino iracheno Haj Ali, noto per essere stato detenuto e torturato nelle famigerate carceri di Abu Ghraib, motivando questo rifiuto col fatto che il visto di ingresso in Italia doveva essere richiesto a Baghdad e non ad Amman. La comunicazione di questa motivazione pretestuosa è stata data all'interessato dopo 25 giorni dalla presentazione della richiesta di visto.
I sottoscritti parlamentari, ritenendo immotivata la linea seguita dal suo Ministero, e chiaramente subalterna all'indirizzo richiesto dai firmatari statunitensi della lettera all'ambasciatore italiano,
chiedono che vengano rimossi tutti gli ostacoli frapposti per l'ingresso in Italia ai summenzionati cittadini iracheni.
Deputati e senatori PdCI: Luigi Marino, Gianfranco Pagliarulo, Angelo Muzio, Katia Bellillo, Armando Cossutta, Maura Cossutta, Oliviero Diliberto, Severino Galante, Gabriella Pistone, Roberto Sciacca, Giuseppe Sgobio
Deputati e senatori PRC: Maria Celeste Cardini, Elettra Deiana, Titti De Simone, Pietro Folena, Alfonso Gianni, Luigi Malabarba, Ramon Mantovani, Francesco Martone, Giuliano Pisapia, Marilde Provera, Giovanni Russo Spena, Tommaso Sodano, Livio Togni, Tiziana Valpiana.
Deputati e senatori Verdi: Paolo Cento, Mauro Bulgarelli, Loredana De Petris, Luana Zanella, Marco Lion, Fiorello Cortina, Tana De Zulueta, Natale Ripamonti, Stefano Boco, Giampaolo Zancan.
Deputati e senatori DS: Aleandro Longhi, Angelo Flammia, Giovanni Battaglia, Daria Bonfietti, Piero Di Siena.
Parlamentari "Il cantiere": Antonello Falomi
novembre 2005