Szerző: antonio bruno Dátum: Címzett: veritagiustiziagenova CC: forumgenova, fori-sociali, forumSEGE Tárgy: [NuovoLab] G8, Agnoletto attacca Lalla "Le molotov non dovevano
sparire"
lavoro repubblica
Blitz in tribunale, critiche anche sulla vicenda Giuliani: "Non si vuole
arrivare alla verità"
G8, Agnoletto attacca Lalla "Le molotov non dovevano sparire"
Il procuratore capo: abbiamo provato a fare chiarezza
VINCENZO CURIA
LE ORAMAI famose "molotov fantasma", il processo Giuliani e altri scottanti
argomenti da tempo sul tappeto ma ancora senza spiegazioni convincenti,
sono stati ieri al centro di un lungo faccia a faccia fra Vittorio
Agnoletto e il procuratore capo Francesco Lalla. Un incontro piuttosto
teso. L´europarlamentare portavoce del Genova Social Forum nei giorni del
G8, attacca la procura, in particolare il responsabile dell´ufficio,
appunto Lalla. Agnoletto, che era accompagnato da Antonio Bruno, del
"Comitato verità e giustizia per Genova", non ne ha fatto mistero in un
incontro con i giornalisti. Con le armi ad alzo zero, ha sparato a raffica.
«Non fosse vera, la ricostruzione della vicenda delle molotov sarebbe
riconducibile a una telenovela. Ho contestato le indicazioni date da Lalla
al Gip in occasione della richiesta di archiviazione della posizione di 93
indagati, contestuale alla distruzione del materiale trovato nella scuola
Diaz. La conseguenza: la distruzione della prova principe a carico della
polizia. Cosa ha risposto Lalla? Che siccome non si doveva procedere a
carico di quei 93, quelle cose non avevano più senso. Dimenticando che le
stesse prove servivano per altri procedimenti. Lalla avrebbe dovuto
impedirlo e impartire alla questura ordini in proposito».
Si è associata alle argomentazioni di Agnoletto anche Antonio Bruno che ha
a sua volta commentato con espressioni critiche l´operato della procura.
L´europarlamentare rivela pure di avere chiesto ufficialmente «che si
proceda contro la questura per avere distrutto prove importanti. E
prosegue, ricordando di non avere risparmiato rimproveri a Lalla.
«Possibile che non ci siano stati scambi di idee? Che affidabilità può dare
un tribunale senza coordinamento? Non si ritiene nemmeno di aprire
un´inchiesta per sapere perché non sia stato redatto un verbale di
sequestro delle molotov»
«Ho affrontato anche la questione Placanica», aggiunge, «E ho contestato le
sue dichiarazioni su una presunta impossibilità di riaprire il processo
contro l´ex carabiniere. Placanica avanza altre ipotesi: perchè non si fa
chiarezza»? Concludendo di avere ricavato la percezione che non si voglia
più celebrare un processo per la morte di Carlo Giuliani. Un unico aspetto
positivo: Lalla ha assicurato la chiusura dei processi in corso entro il
2007.
Agnoletto parla anche di scogli burocratici insormontabili. «Ho chiesto
anche a Lalla se non si ritenga responsabile di avere ordinato la
distruzione del materiale raccolto alla Diaz». Quanto a Lalla, intuendo le
esternazioni di Agnoletto, ha assicurato di avere fornito ogni chiarimento
possibile, fugando così ogni perplessità. «Ho smentito che non sia stata
aperta alcuna inchiesta sulla sparizione delle molotov e puntualizzato che
la confisca e la distruzione delle armi proprie e improprie nella Diaz fu
da me richiesta, ma affatto disposta. Per ciò che riguarda l´omicidio
Giuliani, ho ricordato che le indagini non furono riaperte perché Placanica
riferiva cose non nuove. Sottolineando, inoltre, che l´ex carabiniere,
quando nel settembre scorso fu convocato per testimoniare, si avvalse della
facoltà di non rispondere».
-----------------------------------------
secolo xix
DOPOLEMOLOTOV
Agnoletto, scintille colprocuratore
«Perché ordinò di distruggere i reperti della Diaz?» Lalla: «Non sapevo
delle bottiglie»
GENOVA. Agnoletto attacca e Lalla risponde.
Il tema?Ovviamente il G8 e le ormai famose molotov portate dalla polizia
allinterno della scuola Diaz nel luglio del 2001 per incastrare i no global.
Le stessemolotov recentemente risultate
distrutte per sbaglio.
Una chicca, questultima, sulla quale non poteva non intervenire
leuroparlamentare
Vittorio Agnoletto, portavoce delGenoa SocialForumdurante
il G8 genovese.
Ieri mattina si è recato dal procuratore capo Francesco Lalla
proprio per parlare soprattutto di
questa sparizione di prove dal processo
che si sta celebrando contro 26 dirigenti di polizia imputati per la violenta
irruzione nella scuola.
E leuroparlamentare ha usato affermazioni molto dure. «Lasciare le molotov
alla polizia ha esordito
Agnoletto parlando con i giornalisti
alla fine dellincontro con Lalla è stato come affidare dei barattoli di
marmellata ai bambini che erano appena
stati trovati con le dita dentro.
Questa storia sembra una telenovela.
Ho chiesto al procuratore se non si ritenga
responsabile della scomparsa delle bottiglie incendiarie, visto che
nel dicembre del 2002 aveva chiesto al gip la distruzione del materiale
lasciato
allinterno della Diaz. Lalla mi ha risposto che in quel momento, nella sua
veste di procuratore aggiunto,
si stava occupando dellinchiesta sui 93no global.
E, visto che la stessa era stata archiviata, non aveva
più bisogno di prove a loro carico.
Allora ho fatto notare al procuratore che le stesse prove erano anche di un
altro
processo e quindi non andavano distrutte».
E ancora: «Ho chiesto al procuratore se non intenda aprire uninchiesta
contro la questura visto che, responsabile della sparizione delle molotov è
la polizia».
Leuroparlamentare ha quindi domandato a Lalla come mai non sia stato
trovato il verbale di sequestro delle molotov:
anche su questo aspetto secondo Agnoletto
dovrebbe essere aperta unindagine visto, ha sottolineato, che il verbale
deve esserci per legge.
Lex portavoce del Genoa Social Forum ha poi commentato di aver
compreso che esiste una chiusura totale sulla possibilità di riaprire
linchiesta
sullamorte di Carlo Giuliani.
«A tale proposito il procuratore capo ha definito le dichiarazioni di
Placanica
inattendibili ha ancora commentato Agnoletto
Ho chiesto che cosa farebbe se una richiesta in tal senso giungesse dalla
Corte Europea.
Valuteremo ha risposto. Nessuno di noi chiede vendetta, vogliamo soltanto
verità e giustizia. Ma questo tribunale sembra muoversi soltanto al
passocon la burocrazia, non dimostra collegamento e coordinazione ma
una grande timidezza nel riaprire i processi».
Da parte sua, il procuratore capo Lalla non si è tirato indietro.
Pressato dai cronisti ha dichiarato: «Avevo chiesto al gip di far
distruggere il materiale rimasto nella Diaz perchè non
serviva più per lamia inchiesta ormai archiviata: cera di tutto in quella
scuola,ma non potevo certo immaginare che ci fossero anche le molotov.
Comunque la decisione è stata del gip.
Agnoletto vi ha riferito del nostro colloquio in modo parzialmente strumentale
e per alcuni aspetti falso. Ho solo risposto a specifiche domande rivoltemi
da un parlamentale europeo.
Che la procura abbia aperto uninchiesta sulla vicenda della sparizione
delle molotov è stato già reso noto.
Ovviamente decisioni e opinioni saranno formulate al termine delle indagini
e non ora. Al momento non sono stati scritti né nomi di indagati
né unipotesi di reato: è chiaro comunque che al centro dellinchiesta
cè la questura. Occorre però accertare se si tratta di distruzione o
smarrimento.
Abbiamo poi valutato di non riaprire le indagini sullomicidio di
Giuliani perchè non sono emersi fatti nuovi. Abbiamo giudicato Placanica
assolutamente inattendibile visti i tempi e le modalità prescelti per
rilasciare
le sue dichiarazioni. Anche in considerazione del fatto che nel
settembredel2006,
quindi pochi mesi fa, chiamato come testimone, scelse di
avvalersi della facoltà di non rispondere.
Per quanto riguarda i processi sul G8, infine, ho formulato una previsione
ottimistica: dovremmo arrivare alle sentenze entro la fine del 2007».