secolo xix
NELLA SERA dellultimo maxispot del Forum delle sinistre per Edoardo
Sanguineti, lo scontro tra il segretario nazionale di un partito che scende
da Roma per sostenere il suo candidato e il sindaco uscente che chiede
agli stessi partiti di rimanere fuori dalle primarie, a pensarci bene, è
inevitabile. Così Franco Giordano, leader nazionale di Rifondazione
Comunista, in arrivo al cinema teatro City di via XXV Aprile ha ieri
lanciato una frecciata a Giuseppe Pericu e alla lettera scritta dal sindaco
a Zara, Vincenzi e Sanguineti. «Diverte ldea che alle primarie non debbano
partecipare i partiti risponde Giordano onestamente, il tema di Pericu
mi pare di difficile assunzione». «E poi prosegue da che pulpito arriva
questa indicazione? Mi pare che Pericu sostenga Zara, e non lo vedo così
estraneo e distante dai partiti, infatti è membro di una direzione di
partito». Sulle stesse scale, ma alluscita dal teatro dopo la promessa
comparsata (Pericu aveva assicurato che prima del voto avrebbe salutato
ogni candidato), il sindaco è ieri tornato a ribadire la sua idea di
primarie, definendole un «sistema che turlupina i cittadini» se concepite
come richiesta di ratificare scelte compiute dai partiti. Un commento che
non voleva risultare una critica agli attuali candidati e alla
consultazione di domenica, ma piuttosto un avvertimento verso possibili
distorsioni future di un sistema sostanzialmente in prova. «Comunque
sotto questo punto di vista mi sento di dire che Sanguineti è il più
esterno ha voluto specificare il
segretario del Prc rappresenta alcuni partiti, ma anche unarea culturale
che
ha profonde radici in questa città. Inoltre, è una speranza di rinnovamento
della cultura politica». In teatro, davanti a una folta platea di
sostenitori, Rinfondazione Comunista cè tutta. Introduce Bruno Pastorino,
segretario provinciale del partito, che lancia la sfida dicendo che
«Sanguineti dovrà vincere, anche se soltanto per un voto in più». Poi
intervengono leuroparlamentare Vittorio Agnoletto e lo stesso Giordano,
sul finire arriva anche la senatrice Haidi Giuliani. Per tutti Sanguineti è
«luomo del rinnovamento, in grado di portare nuovo entusiasmo al movimento
nato a Genova nel 2001 e ai delusi dellUnione», «il sindaco che farà di
Genova un laboratorio politico internazionale». Giordano non riscuote molti
consensi dal pubblico, quando parla dellespansione della base Usa di
Vicenza e della lotta alla globalizzazione, e incassa pure la critica di
una donna in terza fila, quando definisce prioritario, per il sindaco che
verrà, costruire una vita possibile ai troppi «giovani precari» (« dire
giovani à sbagliato interviene quella e pure offensivo nei confronti di
chi da ventanni lo è»). Riaccalora la platea proponendo questioni più
vicine alla città. «Pensiamo che il futuro di Genova debba essere nella
difesa del proprio apparato industriale e un diverso rapporto con
lambiente dice il segretario del Prc no a Terzo Valico, alta velocità,
termo valorizzatore». «No anche allansia di privatizzazione della giunta
Pericu continua si parlava di abbattimento dei costi e di miglioramento
dei servizi. E avvenuto il contrario». Sanguineti, dal canto suo, una
volta chiamato in scena nel ruolo di rinnovatore sembra trovarcisi alla
perfezione. «Mi definisco un ottimista catastrofico dice credo in
Gramsci, che parlava di ottimismo della volontà e pessimismo della
ragione. E così tanto più forte è il catastrofismo della società, tanto
più forte devessere la volontà di cambiare le cose». Il candidato del
Forum delle sinistre prosegue proponendo ancora il tema della lotta di
classe, o meglio della «coscienza di classe». «Perché il proletariato,
oggi, costituisce la maggior parte della popolazione». «Queste primarie di
Genova hanno già comunque raggiunto uno scopo è la conclusione di Franco
Giordano hanno riportato al centro del dibattito i lavoratori e le
lavoratrici. Prima era solo la fredda economia, a governare i discorsi.
Come diceva Marx, ben scavato, vecchia talpa». Intanto, secondo
indiscrezioni trapelate ieri, Prc e Unione a sinistra starebbero lavorando
per correre insieme alle prossime elezioni comunali.
DANIELE GRILLO
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