Autor: acrobax info Data: Para: Asunto: [Incontrotempo] 10 ANNI DI ATTESA E GLI AUTORECUPERI SI MOBILITANO SOTTO L’ ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI DI D’ALESSANDRO. ROMA
Di seguito e in allegato vi inviamo il comunicato stampa del
coordinamento cittadino di lotta per la casa e della cooperativa
inventare l'abitare sulla manifestazione di oggi 1/02 all'assessorato
dei lavori pubblici.
Gli autorecuperi sono una risposta innovativa e
importante che troppo spesso vengono dimenticati, proviamo per una
volta a parlarne.
Per ulteriori informazioni contattare:
10 ANNI DI ATTESA E GLI AUTORECUPERI SI MOBILITANO SOTTO L’
ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI DI D’ALESSANDRO
Era il 1997 quando,
dopo anni di occupazione e lotta per il diritto alla casa, l’
autorecupero dello stabile di via Isidoro del Lungo (una scuola da anni
abbandonata) viene finalmente deliberato dal Comune di Roma.
Quella che
doveva essere la soluzione per risolvere il problema di emergenza
abitativa delle famiglie di occupanti diventa una storia infinita di
ritardi, burocrazia e disinteresse da parte delle amministrazioni
comunali.
L’autorecupero è una formula innovativa che il Lazio ha
regolamentato con la legge regionale n°55/1998 e che permette di
recuperare patrimonio immobiliare abbandonato attraverso la
collaborazione sia finanziaria che progettuale tra l’istituzione
pubblica e le cooperative formate dagli stessi abitanti. “Abbiamo
investito anni di energie e sogni per progettare una casa in
bioedilizia e senza impatto ambientale, ma il disinteresse dell’
Assessorato ai Lavori Pubblici produce continui ritardi nell’
avanzamento dei lavori… e ormai sono dieci anni che aspettiamo nei
contenitori per l’emergenza abitativa” dichiarano gli autorecuperanti
di via Isidoro del Lungo “e oggi abbiamo deciso di presidiare l’
assessorato di D’Alessandro fino a che non riceveremo un incontro e
risposte concrete”.
Come Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa
abbiamo fortemente voluto questo dispositivo legislativo che permette
di risolvere numerose situazioni di emergenza abitativa senza produrre
nuova cementificazione, eliminando il degrado dell’abbandono dai
territori che abitiamo e costruendo edilizia residenziale pubblica
pulita ed ecocompatibile, molto diversa dai quartieri ghetto che troppo
spesso sono stati costruiti in questa città. Le amministrazioni però
sembrano essere più interessate ai grandi progetti privati che
scaricano milioni di metri cubi di cemento piuttosto che a mantenere
gli impegni presi e garantire il diritto alla casa a chi da anni lotta
per una casa e una città migliore.
Vogliamo con forza rilanciare la
prospettiva dell’autorecupero come alternativa alla svendita del
patrimonio pubblico immobiliare, alla cementificazione selvaggia, alla
speculazione privata.
Gli autorecuperanti non possono aspettare dieci
anni per veder realizzati i loro sogni e loro diritti.
Ogni ritardo
produce la necessità di nuovi rifinanziamenti chi paga per questa mala
amministrazione?
Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa
Cooperativa "Inventare l'abitare"