Autor: sventrax Data: A: Le bici si sono moltiplicate, aspettiamo il miracolo! Assumpte: Re: [cm-Roma] bici vietate al teatro india
c'è poco da fare la bicicletta fa venire a galla il vero volto di questa
nazione ;-)
Il 30/01/07, Paolo Bellino <Paolo.Bellino@???> ha scritto: >
> Domenica scorsa siamo stati allontanati (cacciati) dal Teatro India di
> Roma, perché eravamo in bicicletta.
>
> Il nostro gruppo era composto da me, la mia compagna, le nostre due figlie
> di cui una, 8 anni, in bici: tre bici in tutto.
> Andavamo a vedere un adattamento per bambini della "Tempesta" di
> Shakespeare.
>
> In sintesi l'episodio ha avuto questo svolgimento: entriamo con le bici
> dall'ingresso carrabile dell'ex complesso Mira Lanza, giriamo intorno
> all'edificio diroccato di fronte al teatro, e veniamo intercettati da un
> signore che mi dice:
> "signore, qui in bici no".
> "e perché no?", chiedo
> "perché è vietato"
> "e perché è vietato?"
> "perché l'ha deciso la direzione, chieda a loro".
>
> Ecco, ora chiedo alla direzione il perché.
> Segnalo anzitutto che il successivo dialogo, con questo signore più altre
> due persone dello staff del teatro che si sono aggiunte in seguito, forse
> preoccupate dalla nostra possibile pericolosità, si è svolto fermamente ma
> sempre nei limiti della correttezza (non di certo della cortesia: ma ormai
> noi romani siamo rassegnati a constatarne la scomparsa).
>
> La lunga e non piacevole discussione verteva intorno al divieto di cui non
> si capiscono i motivi anche tenendo conto dell'immenso spazio di fronte al
> teatro, spazio che consentirebbe il comodo parcheggio di una decina di Tir,
> imposto dalla direzione. Tale divieto, continuando ad insistere sui perché,
> è stato anche giustificato dalla possibile "pericolosità" della bicicletta
> come mezzo.
>
> Argomento risibile, non c'è bisogno di sottolinearlo oltre.
>
> Se la direzione riesce a giustificare logicamente quest'assurdo divieto, e
> anzi l'ancora più assurda mancanza di rastrelliere per biciclette di fronte
> al teatro, valuterò tale logica. Noi non la vediamo e anzi abbiamo deciso di
> dare la massima pubblicità possibile a quest'assurda e povera vicenda, che
> ci ha visto in un pomeriggio domenicale battibeccare con degli addetti ad un
> teatro pubblico che offriva uno spettacolo per bambini sulla nostra
> pericolosità o almeno illiceità di conducenti e utilizzatori di biciclette.
>
> Qui voglio sottolineare alcune cose:
> - la nostra famiglia si sposta esclusivamente in bici o mezzi pubblici
> - domenica scorsa, ironia del destino, era una giornata di blocco totale
> dei mezzi inquinanti (blocco inesistente, per altro); naturalmente noi non
> saremmo mai andati a teatro in macchina, mezzo che non vogliamo avere né
> utilizzare. Ma la coincidenza è stata troppo gustosa nell'aver aggiunto
> assurdità ad assurdità.
> - il comune di Roma, per bocca (e solo quella) dei suoi amministratori, è
> favorevole allo sviluppo della ciclabilità urbana come mezzo di spostamento
> quotidiano
> - il teatro India è una struttura riconducibile alla potestà comunale, non
> uno spazio privato.
>
> Abbiamo trovato largamente assurdo che una struttura dedicata alla
> "cultura" (tali sono i teatri) sia così miseramente ostile alla cultura
> dello spostamento a impatto zero, che non favorisca al massimo chi usa la
> bicicletta per andare al teatro, e che sia, come a dire il vero altri rami
> della cosa pubblica romana e italiana in genere, così biecamente lontana da
> abitudini ormai acquisite in altri paesi civili, accomunati al nostro
> dall'appartenenza alla cosiddetta Europa.
>
> Infine, vorrei proporre a tutti i teatri di Roma, che ho messo in copia
> insieme ad altre possibili persone interessate, di provare insieme a noi
> ciclisti urbani ad invertire la tendenza verso un'egoistica e miope
> escalation di mobilità dissennata come quella delle autovetture e
> installare, il prima possibile, rastrelliere per biciclette di fronte ai
> loro ingressi. Sarebbe utile, sempre in quest'ottica, favorire questa
> inversione prevedendo sconti a chi dimostra di essere arrivato a teatro in
> bicicletta.
>
> Resto in attesa di una risposta, che mi aspetto logica e coerente, dalla
> direzione dei Teatri di Roma, di cui l'India fa parte.
>
> Paolo Bellino
>
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