Elogio della Bicicletta
Non tutti sanno e conosco la bellezza e la saggezza dellandare in
bicicletta, alla velocità di un nuovo sogno.
La bicicletta permette a ognuno di controllare la propria energia
metabolica (il trasporto di ogni grammo del proprio corpo su un chilometro
percorso in dieci minuti costa alluomo 0,75 calorie). La bicicletta allarga
il raggio dazione personale delluomo, senza limitarne il movimento. Quando
non è possibile andare in bici la si spinge a mano. Il ciclista,
beneficiario di una comodità senza classi, può addirittura trasportare
qualcun altro sulla canna o sul portabagagli».
Si potrebbe vivere con un colpo di bacchetta magica, che possiamo chiamare
politica coraggiosa, in una società più tranquilla e basata sulla
riduzione del traffico e perché no, volendo osare, sulla BICICLETTA, se la
semplicità potesse essere veramente una vera leva per scelte intelligenti.
Invece sembra che le decisioni non siano di competenza del cittadino,
nemmeno del delegato del cittadino, ma
in che mondo viviamo
dei direttori
artistici dei teatri, che possono chiedere, magari sempre per una occulta
magia, parcheggi di auto custodite e per giunta a spese dellamministrazione
comunale
Ma si, signori! E una città dei campanelli anzi città invivibile
Capaci questi signori di ricercare una nuova lautorità, al fine di
relegare la bicicletta al ruolo di pericolo pubblico.
Ma del resto, in un mondo dove esiste lidea che la mobilità è un prodotto
industriale, lautomobile diventa la regina e viene privilegiata, agevolata,
osannata perché la sua industria mette in moto leconomia.
In questa città, così realizzata, non potendo avere ragione del traffico,
nemmeno il giorno del blocco delle auto, le biciclette vengono dimperio
cacciate dallo spazio antistante il teatro
Perché dobbiamo permettere questa confusione paradossale e avallare una
invasione di spazio pubblico e culturale da parte delle macchine e cacciare
la bicicletta che intendiamo elogiare?
Gli ingorghi sono oramai il paradigma del genere di consumo e il trasporto
genera il vero vincolo alla mobilità. E necessario quindi ridurre il
limite della spesa pubblica di denaro, oltre che tempi e spazi a favore del
traffico. Sarebbe opportuno che i nostri amministratori prendano decisioni
importanti che vadano verso una direzione di vera mobilità e non di traffico
. Ma ci sarà il coraggio per questo?
Daniela Degan
le citazioni nelle parentesi sono di IVAN ILLICH
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