17 FEBBRAIO A VICENZA
Sabato 17 febbraio, nel pomeriggio ci sarà la manifestazione nazionale a
Vicenza ,
«CONTRO LA GUERRA E LE BASI DI GUERRA, PER LA PACE E LA GIUSTIZIA E LA
TERRA »
Intanto, al presidio permanente contro la base si sta lavorando per allestire
un calendario di iniziative:per aggiornamenti sul programma potete consultare
www.carta.org. Il 3 febbraio ci sarà l’incontro tra i membri del Patto di muto
soccorso contro le grandi opere ( che unisce No Tav,No Ponte, No Mose e tutti
quelli che lottano contro gli scempi ambientali) e i comitati vicentini contro
la base
Qui di seguito alcune considerazioni che toccano le nostre tasche
Le «migliorie» da pagare
Mettendo a confronto i dati del 1999 e del 2004 si scopre che il governo
Berlusconi ha incrementato i pagamenti agli Usa, passando dal 37 per cento al
41 per cento dei costi delle forze armate ospiti. In base agli accordi firmati
da Italia e Usa nel 1995, se una base Usa chiude l'ltalia deve indennizzare gli
alleati per le «migliorie» apportate al territorio. Gli Stati uniti hanno
deciso di lasciare la base per sommergibili nucleari della Maddalena, in
Sardegna, una commissione mista dovrà stabilire quanto valgono le «migliorie ».
E se l’Italia intende usare il sito entro i primi tre anni dalla partenza
degli statunitensi, Washington riceverà un ulteriore rimborso
366 milioni di dollari
II «2004 Statistical compendium on allied contributions to the common defense»
è l'ultimo rapporto del Dipartimento della difesa Usa. Alla pagina B-10 si
legge che il contributo annuale alla «difesa comune» versato dall'Italia agli
Usa per le «spese di stazionamento» delle forze armate è di 366 milioni di
dollari. Tre milioni, spiega il documento ufficiale, sono versati in contanti,
gli altri 363 milioni arrivano da una serie di facilitazioni che l'Italia
concede: «affittì gratuiti, riduzioni fiscali varie e costi dei servizi
ridotti». In tutto, il 41 per cento dei costi totali di stazionamento è a
carico del governo italiano.
da "Carta N°3"
hasta siempre
ub
Ugo Beiso