Autore: Silverio Tomeo Data: To: social forum Oggetto: [Lecce-sf] l'immagine dell'inferno
Non morirono come individui, uomini e donne, bambini e adulti, ragazzi e ragazze, belli e brutti, ma vennero ridotti al minimo comun denominatore della vita organica stessa, sprofondati nell'abisso più profondo e cupo dell'uguaglianza originaria. Morirono come bestiame, come materia, come cose che non avevano più né corpo né anima, nemmeno un volto su cui la morte potesse apporre il suo sigillo.
E' in questa uguaglianza mostruosa, senza fraternità o umanità - un'uguaglianza che avrebbero potuto condividere con cani e gatti - che scorgiamo, come riflessa in uno specchio, l'immagine dell'inferno.