Dal sito La Haine, traduzione del comunicato integrale sull'attentato
all'aeroporto di Barajas.
10.01.07
Comunicato di ETA dopo l'attentato di Barajas (testo integro)
x La Haine
Dopo essersi assunta l'attentato di Barajas, esprime la sua volontà di
rinforzare e spingere il processo.
Testo integro
"ETA, organizzazione basca socialista rivoluzianaria per la liberazione
nazionale vuole comunicare ai cittadini baschi la lettura che realizza
sulla situazione politica, quando sono passati nove lunghi mesi da quando
rendemmo noto il cessate il fuoco di azioni amate.
È che per caso hanno intenzione che marcisca il processo? Nella
riflessione che comunicammo alla società in agosto, ci facevamo questa
stessa domanda. Sfortunatamente, il processo che deve portare il
superamento del conflitto di lunghi anni è in situazione di blocco, in una
situazione grave che non va né avanti, né indietro.
Questa situazione di blocco ha responsabili diretti. Il Governo della
Spagna ed il PSOE sono chi ha generato l'attuale grave situazione mettendo
ostacoli al processo democratico in modo permanente. Invece di concordare
le basi di una nuova cornice politica che porti il superamento del
conflitto e che riconosca i diritti di Euskal Herria, hanno stabilito come
ambito del processo i limiti della Costituzione spagnola e della legalità.
I dirigenti del Governo spagnolo dovrebbero sapere che non potranno
costruire un processo di pace mantenendo i limiti politici che hanno
generato il conflitto. Al contrario, la rivendicazione di quei limiti
politici che garantiscono l'oppressione politica, militare ed economica di
Euskal Herria, non serviranno ad altro che ad alimentare il conflitto ed
estendere tempi nuovi di scontro. Fino ad ora il Governo della Spagna ed i
responsabili del PSOE si sono impegnati in quella posizione.
Insieme a quelle pratiche politiche che giustificano l'oppressione di
Euskal Herria, il Governo della Spagna non ha fatto ancora passi per
annullare i suoi meccanismi di guerra e di repressione. Il Governo della
Spagna continua senza mantenere i suoi impegni di cessate il fuoco.
ETA durante questo ultimo anno, ha fatto passi decisi affinché il processo
avanzi. All'inizio del 2006 vedemmo morire i militanti Roberto ed Igor
nelle prigioni di sterminio della Spagna; ETA, tuttavia, nella
considerazione che si davano condizioni politiche sufficienti in Euskal
Herria, generò un terremoto politico mettendo in moto il cessate il fuoco
nelle sue azioni. In cambio, tuttavia, il Governo della Spagna si mise
alla verifica della sospensione delle azioni. Si limita a pubblicare
indiscrezioni sul processo e le conversazioni. La presenza e la pressione
poliziesca si estendono. Rimane vigente la Legge dei Partiti, contro i
principi giuridici. Continuano essendo permanenti gli attacchi contro
l'attività della sinistra indipendentista basca. L'attività politica,
l'attività degli agenti popolari è impossibile in Euskal herria. Sono
stati proibiti più di cento atti, accompagnati da multe, detenzioni e
bastonature. La tortura, più di cento detenzioni per mano di distinte
forze poliziesche, da quando ETA comunicò la cessazione delle sue azioni.
Il mantenimento delle misure di eccezione contro il Collettivo di
Carcerati Politici Baschi, la creazione della dottrina Parot, il sequestro
di 185 carcerati politici baschi e quelli che sono ricondannati per tutta
la vita. O la crudeltà senza limiti mostrata dal pubblico ministero nel
giudizio contro Iñaki de Juana, che hanno condannato a morire con
l'intenzione di utilizzarlo come moneta di scambio. Questa è la cronaca
crudele di una strategia di repressione che non si è fermata in nessun
momento durante questi nove mesi. Se fosse poco, il Governo spagnolo,
rappresentato dal ministro dell'Interno ed il Fiscale Capo, si mostra
arrogante raccontando questi eventi.
Allo stesso tempo, vogliamo anche denunciare la posizione mostrata dal PNV
di Imaz negli ultimi mesi, perché si è dedicato ad alimentare la linea del
Governo della Spagna contro la sinistra indipendentista basca. PSOE e PNV
hanno agito con la stessa prospettiva sul processo e nella stessa
strategia, essendo i presupposti che hanno firmato ed i progetti economici
giganteschi il filo fondamentale che li unisce in tale strada.
Ugualmente, agli agenti o leader che si dedicano a ripetere critiche
intorno al" tutoraggio" di ETA o realizzando denunce opportunistiche
davanti alle espressioni popolari meglio farebbero se si rigirassero
davanti al sistema di repressione non democratico contro Euskal Herria ed
i movimenti popolari. Li invitiamo a lasciare da parte il flusso di parole
che non ci portano a nessuna parte ed a lavorare nell'animo che ci porterà
con determinazione alla vera democrazia.
Realizziamo un appello agli agenti politici che possono avere la
tentazione di recuperare le formule poliziesche e politiche senza uscita e
che sono fallite. Le forze democratiche dovrebbero lasciare da un lato
PP-UPN e la destra fascista dello Stato spagnolo ed osare realizzare la
seconda riforma dello Stato Spagnolo. Sono passati molti anni da quando si
dedicarono ad utilizzare la via repressiva contro Euskal Herria e non
hanno portato altro che sofferenza per Euskal Herria e per lo Stato
Spagnolo.
Davanti a questa situazione, la soluzione al conflitto sta nella proposta
politica che ha ripetuto senza cessare la sinistra indipendentista basca e
che è diventata maggioritaria nella società basca: il riconoscimento dei
diritti nazionali di Euskal Herria, rispettare quello che decidono i
cittadini baschi e superare la divisione territoriale che si impone
attualmente. Per ciò, è necessario accordare e costruire per Euskal Herria
una nuova cornice giuridico-politica basata sul diritto di
autodeterminazione e sulla territorialità.
Euskadi Ta Askatasuna vede in questo la possibilità di sviluppare il
processo democratico, mediante un accordo politico che riunisca i diritti
ed i minimi democratici che sono dovuti ad Euskal Herria. Questo è quanto
i partiti politici e gli agenti sociali dovrebbero conformare e lavorare.
Questo potrebbe cambiare la situazione attuale facendo largo
all'opportunità di fare una nuova strada verso la soluzione del conflitto.
Queste sono oggigiorno le opportunità che sono aperte in Euskal Herria.
Fino ad ora il PSOE ha cercato di chiudere in falso queste opzioni,
lasciando che il processo si vada imputridendo e portandolo ad una strada
senza uscita. Sta nella mano dei baschi e degli agenti fare pressione
popolare per non permettere che l'opportunità aperta dai responsabili
politici si perda secondo i suoi calcoli ed interessi, litigando per le
opportunità al di sopra dei pericoli. Il PSOE per ciò deve rispondere al
fondamento politico nel quale è radicato il conflitto prima che si faccia
tardi.
Le decisioni e le risposte di ETA dipenderanno dal comportamento del
Governo della Spagna. Vogliamo mostrare chiaramente la nostra volontà a
beneficio del processo, di fortificarlo e spingerlo; ma finché si mantiene
la situazione attuale di attacco contro Euskal Herria, come facemmo sapere
nel comunicato di agosto, ETA terrá tutta la determinazione per rispondere.
ETA rivendica l'azione con una bomba che produsse grandi danni successa il
30 dicembre di 2006 nell'aeroporto di Barajas di Madrid. A parte volere
esprimere fermamente che l'obiettivo dell'azione armata non era causare
vittima alcuna, vogliamo denunciare che non si evacuò o svuotò il
parcheggio nel lungo termine di un'ora, dopo tre chiamate spiegando il
posto esatto della collocazione dell'esplosivo. Perciò, vogliamo fare
arrivare le nostre più sincere condoglianze alle due persone, Carlos
Alonso Palate e Diego Armato Estacio che persero la vita in questa azione,
come alle loro famiglie, amici ed al paese dell'Ecuador.
D'altra parte, ci riaffermiamo davanti ai baschi negli obiettivi che
presentammo nel comunicato del giorno 22 di marzo. Per quella strada e
mediante passi fermi saranno aperte nuove porte al futuro di Euskal Herria.
Infine, ETA vuole dire che ancora rimane vigente il cessate il fuoco
permanente che cominciò il 24 di marzo alle ore zero.
Gora Euskal Herria Askatasuna! Gora Euskal Herria Socialista! Jotake
(senza tregua) fino ad ottenere l'indipendenza ed il socialismo!
Euskal Herria, gennaio di 2007
Euskadi Ta Askatasuna
E.T.A"
Piede di testo: Traduzione realizzata dall'agenzia Vasco Press
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