[NuovoLab] Diaz: giallo molotov risolto Sono state distrutte

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Diaz: giallo molotov risolto

Sono state distrutte

Risolto il mistero della sparizione delle 2 molotov sequestrate alla diaz nei giorni del G8 a luglio del 2001.
I reperti non sono svaniti nel nulla, ma come era stato ache paventato, sono stati distrutti dagli artificieri della Questura di Genova insieme ad altre bottiglie incendiarie sequestrate all'inetrno dello stadio Carlini dove, in quel periodo, era stata allestita una tendopoli per i manifestanti.
Una distruzione avvenuta in tempi non sospetti, nel settembre 2001, quando cioe' si credeva che le 2 molotov appartenessero ai no global che dormivano nella scuola.
Gli inquirennti infatti non avevano ancora scoperto che gli ordigni erano stati portati all'interno della scuola da un funzionario di polizia.
L'unico punto oscuro che permae e' il motivo della mancata menzione nella relazione di servizio degli artificieri della distruzione delle due bottiglie incendiarie sequestrate alal Diaz.
Al contrario si ciltano soltanto quelle del carlini.
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Impossibile al momento ipotizzare eventuali sviluppi giudiziari anche se la data della distruzione delle molotov dlla Diaz sembra contribuire a far svanire quella sorta di imbarazzo derivante dalla reale provenienza delle bottiglie incendiarie
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www.ilsecolo xix

Caccia al tesoro per trovare le molotov del G8

Genova. Ore 8.10
Caccia al tesoro per trovare le molotov del G8, misteriosamente scomparse dai corpi di reato nel processo per l'irruzione e i pestaggi all'interno della scuola Diaz. Gli esponenti del Comitato "Verità e Giustizia per Genova" hanno organizzato un presidio davanti al tribunale con l’intento provocatorio di promuovere una caccia al tesoro per trovare le famose due bottiglie incendiarie. Contemporaneamente, in aula, sono attesi nuovi colpi di scena procedurali, perché i giudici saranno formalmente informati che le due bottiglie in questione sono state distrutte dai poliziotti che dovevano custodirle.
Per il momento non ci sono notizie ufficiali, ma sembra che a distruggere le molotov sia stato un funzionario che oggi rilascerà una dichiarazione.
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lavoro repubblica

Stamani al processo per i fatti della Diaz verrà dichiarata l´impossibilità di esibirle. Ma il giallo continua
L´UDIENZA
la scuola

In questura le hanno cercate per un´intera settimana, senza risultati. E ora potrebbe essere aperta un´altra inchiesta...
MASSIMO CALANDRI


LE molotov non si trovano. In questura le hanno cercate dappertutto per un´intera settimana, a quanto sembra senza successo. Che fine ha fatto il più emblematico tra i corpi di reato del G8, dove è finita la prova regina del più scomodo processo della recente storia genovese? Stamani un funzionario di polizia dovrebbe presentarsi davanti al giudice Gabrio Barone, che presiede il procedimento nei confronti di 29 tra super-poliziotti ed agenti protagonisti della sanguinaria irruzione alla scuola Diaz. Dirà che le bottiglie incendiarie - messe nell´istituto dalle forze dell´ordine per incastrare i 93 no-global, "giustificando" così il massacro e gli arresti illegali - non ci sono più. Forse aggiungerà che sono state distrutte. Ma da chi, quando e su ordine di quale autorità? Perché la differenza è sottile eppure enorme: una cosa è dire che non si trovano, l´altra che sono state distrutte. Il fatto che di un individuo si perdano inspiegabilmente le tracce, giusto per fare un esempio, non significa che sia morto: significa che è scomparso, e questo è tutto. La morte va provata, la "morte presunta" arriva solo dopo una lunga attesa, e in questo caso diventa decisivo anche fare chiarezza sulle circostanze. Non è quindi escluso che, in assenza delle bottiglie incendiarie, possa essere aperta un´ulteriore inchiesta tesa a verificare con precisione cosa sia realmente accaduto. Un´inchiesta che si traduce in nuove indagini e testimonianze, a tutti i livelli. Ammesso anche che salti fuori un "distruttore" delle molotov, e cioè un qualcuno che ammetta di averle eliminate, è alquanto improbabile che il giudice e l´opinione pubblica si accontentino di sentir parlare di un banale errore, di un equivoco.
L´udienza di stamani si preannuncia ricca di spunti. Nessuno ha rilasciato commenti ufficiali - non il questore Salvatore Presenti, tantomeno la Procura - , la partita si giocherà in mattinata e tutto suggerisce che ci saranno parecchi colpi di scena. E´ bene ricordare che alcuni avvocati difensori hanno preannunciato che, in mancanza delle molotov e cioè del corpo del reato, il procedimento va da considerarsi chiuso. Finito. Come se la mancanza in aula delle bottiglie incendiarie - peraltro fotografate, filmate, descritte, analizzate in un ogni minimo particolare - potesse in qualche modo invalidare il processo. La giurisprudenza e soprattutto Gabrio Barone non sembrano dello stesso avviso, ma sarà comunque il giudice a prendere - presumibilmente già stamani - una decisione definitiva in questo senso.
Tenendo sempre presente che Genova non ha mai perso la speranza, e il diritto, che su questa vergognosa storia venga fatta giustizia.






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