Il caso dell'operaia licenziata
Licenziata perché va a prendere la figlia a scuola: quando per una donna è
inconciliabile la vita e il lavoro.
A cura di
Monica Lanfranco e
Pietro Orsatti
Immagini di Silvia TagliabueVisita il sito:
senzamedia.blogspot.com
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Liberata
Con
Micaela Casalboni, Giulia Franzaresi, Andrea Gadda, Frida Zerbinati
Aiuto regia:
Carolina de la Calle Casanova
Costumi:
Cristina Gamberini
Testo e regia:
Nicola Bonazzi
La leggenda medievale di Santa Liberata narra di una giovane donna che,
per scampare alle nozze cui il padre la costringe, invoca un miracolo
dal cielo. Dio, nella sua lungimirante bontà, le dona una fluente
barba. Il futuro sposo la ripudia; il padre, furioso, decreta una
vendetta esemplare: la donna barbuta morirà inchiodata a una croce, ma
sarà, finalmente e per sempre, Liberata. Questo lo spunto. Oltre, c'è
la voglia di far parlare gli attori con la loro lingua e i loro corpi.
Tutto, allora, si trasforma in una storia sanguigna e grottesca, una
specie di melodramma circense ambientato tra la pianura e il mare, in
quelle terre di sudata follia che sono l'Emilia e la Romagna. Qui, in
faccia all'Adriatico, vive la nostra Liberata. Qui arriva,
dall'entroterra fumoso di nebbia, Italo, perdigiorno squattrinato ma
fascinoso, con le sue due figlie, angeli della disperazione. L'amore
che nasce tra i due si trasforma presto in sopraffazione, la
sopraffazione in crudeltà. Prima di soccombere al martirio, Liberata
compirà il miracolo di salvare "definitivamente" Italo dal degrado
totale, mentre le due bambine ricominceranno l'eterno gioco di soprusi
e umiliazioni.
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Sinistra al governo. L'Italia e la politica estera
Un'associazione di studenti che ha scelto
come propria sigla "Lo spazio della poltica" ha promosso in Casa della
Cultura un primo incontro su un tema di stringente attualità politca:
"La Sinistra al governo. L'Italia e la politica estera". Hanno
partecipato alla discussione Lucio Caracciolo, direttore della rivista
Limes e il generale Fabio Mini. La discussione, animata da molti
interventi anche del pubblico, è stata coordinata Stefano Tassone.
Incontro registrato presso la Casa della Cultura di Milano
Visitia il sito:
www.casadellacultura.it
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Mamsér - Bastardo
La storia di Angelo Fortunato Formiggini
Con
Micaela Casalboni e Gianfranco Tondini
Gressi Sterpili: fisarmonica; Silvia Tarozzi: violino
testo e regia di
Nicola Bonazzi
Una narrazione su una figura dimenticata ma emblematica, un eroe, un
antieroe, un "omarino" leggero e tenace che voleva cambiare il mondo.
Per chi crede ancora nell'utopia, nei sogni di pace e saggezza, per chi
crede ancora che ridere sia una cosa maledettamente seria.
«Agitare con forza l'avambraccio destro a pugno chiuso, mentre la mano sinistra tien salda la parte superiore del braccio»
per informazioni:
www.argine.it/mamser
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Show Reel - SenzaMedia
SenzaMedia
è un progetto collettivo di comunicazione, che mette in rete gruppi,
associazioni, giornalisti, registi, attori, tecnici, autori, grafici e
attivisti attraverso un processo di scambio e di produzione di prodotti
di comunicazione etici e sociali. SenzaMedia si sta costituendo, per ora, a Roma, Genova e
Milano, ma intende allargare la propria presenza in altre zone d'Italia
attraverso processi di collaborazione con gruppi, associazione e
singoli.
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meetv.altervista.org
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002) - E-sprimiti: psicofarmaci ai bambini
E-sprimiti, rubrica che offre la possibilità alla gente comune intervistata per strada di esporre il proprio parere,
senza limiti e senza censura.
In questa puntata:
Psicofarmaci ai bambini: giusto?
Cosa diresti a chi li impone?
Un voto a queste persone
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UniversoTV.it
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Incontro con Laura Polizzi
Laura Polizzi "Mirka" racconta con gentile modestia la sua gioventù di
ragazza partigiana: fu l'unica di una famiglia di militanti antifascisti
resistenti a non essere arrestata e imprigionata.
Suo padre fu ucciso a Mauthausen pochi giorni prima della liberazione del
campo. A Mauthausen fu internato anche il fratello che non riuscì mai ad
incontrare il padre. Sua madre e sua sorella furono deportate e internate al
campo di Ravensbruck.
Laura racconta alcuni episodi e ci mostra dei cimeli del tempo: il triangolo
rosso assegnato alla madre a Ravensbruck, la divisa di suo marito,
comandante partigiano e alcune onorificenze ricevute.
Laura è attualmente Vice Presidente Nazionale dell'ANPI, ha perseguito per
tutta la vita i suoi ideali di pace, giustizia e libertà e ancor ora tiene
conferenze nelle scuole per trasmettere tali valori ai giovani.
Cortesia di
Sergio Gibellini
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Maria Cervi racconta la sua casa e la sua famiglia
Maria Cervi ci guida nel Museo "Casa Cervi" a Gattatico, ambientato nella
casa in cui lei visse 28 anni.
Accompagnandoci attraverso le stanze dell'edificio racconta la storia della
sua grande famiglia di contadini autodidatti progressisti e innovatori sia
nell'agricoltura che nella società, antifascisti e resistenti.
La sera del 25 novembre 1943 i fascisti arrestarono Alcide Cervi, nonno di
Maria, con i suoi sette figli, tra i quali Antenore, padre di Maria. Il 28
dicembre dello stesso anno i fascisti fucilarono i sette fratelli senza
neppure informare i familiari. Maria, che aveva nove anni, ricorda molto
bene quei giorni tragici e anche le difficoltà del periodo successivo, in
cui i suoi nonni Alcide e Genoveffa insieme alle nuore portarono avanti la
famiglia mantenendo sempre il senso della giustizia e della libertà,
continuando a lavorare nella loro casa e resistendo a chi avrebbe voluto
allontanarli e far dimenticare la strage.
Maria è capace di trasmetterci lo spirito positivo della Famiglia Cervi e di
farci capire l'inutilità delle guerre.
Cortesia di
Sergio Gibellini
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La principessa di Moak
Un film di Kurt Neumann (titolo
originale: Mohawk)
Western - produzione USA 1956
Verso la metà del settecento un pittore si fa ospitare da una tribù di
pellerossa per studiarne gli usi e i costumi. Ma quando un losco personaggio
trama per far scoppiare la guerra, l'artista si trasforma in imbattibile
uomo d'azione per dcongiurare l'evento.
Attori:
Scott Brady
Rita Gam
Neville Brand
Lori Nelson
Allison Haues
Mae Clarke
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www.publicdomaintorrents.com
Come attivare i sottotitoli?
Visualizza il testo parallelo en-it
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Miguel Bonasso - Diario di un clandestino
Miguel Bonasso -
Diario di un clandestino. Marco Tropea Editore
Giornalista e scrittore, Miguel Bonasso è stato perseguitato e
condannato a morte dalla dittatura militare. Ha vissuto in clandestinità dal
1974 fino al suo esilio nel 1977. A Roma è entrato a far parte del Consiglio
superiore del Movimento peronista montonero, da cui è uscito due anni dopo.
È stato lui, per primo, a far conoscere in Italia gli orrori della dittatura
militare. Ha poi vissuto per dodici anni in Messico, dove ha continuato a
lavorare come giornalista e corrispondente di vari media sudamericani. Nel
1997 è tornato stabilmente in Argentina e attualmente scrive su Página/12 e
Tres puntos. Ha fondato il Partido de la Revolucion Democratica (PRD) ed è
deputato al Parlamento argentino.
Il libro - Alla fine degli anni novanta lo scrittore ha l'opportunità
di rovistare tra gli oggetti che popolavano i suoi rifugi messicani
dell'esilio e "gli archivi della lotta della speranza e del terrore"
conservati da un amico a Città del Messico. Tra documenti ingialliti,
vecchie agende e passaporti falsi, dal doppiofondo di una vecchia valigia
emerge "il diario" con gli appunti caotici presi nell'arco del decennio
cruciale degli anni settanta: i dieci anni in cui Bonasso militò nei
Montoneros, dall'arruolamento alla rottura. Da questa "memoria del
sottosuolo" l'autore recupera la quotidianità di quegli anni, "l'aroma della
giovinezza perduta, gli aneddoti sublimi e quelli ridicoli, la tragedia e la
commedia, l'intimità e le gesta".
Servizio di Lidia Casti
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Perchè (solo) Gesù. Cristianesimo: religione del libro o fede nell’uomo?
Perchè (solo) Gesù
Cristianesimo: religione del libro o fede nell’uomo?
“Se fino al secolo scorso si era di fatto obbligati a essere battezzati
cristiani e cattolici al fine di salvarsi, ora le nuove generazioni
sanno che anche nell'ebraismo e nell'islamismo, solo per citare le due
religioni che sembrano essere le più affini al cristianesimo, è
possibile salvarsi. Perché Cristo e non Mosè o Maometto? Tutte le
religioni sembrano essere uguali, almeno quelle monoteiste, che
invitano a credere in un unico Dio e ogni religione, anche le non
monoteiste, insegna il timore e la preghiera verso Dio, l'amore per il
prossimo, l'esercizio della carità e il rispetto per gli altri. Se è
dunque vero che tutte le religioni conducono a Dio e quindi alla
salvezza, perché mai si dovrebbe scegliere proprio Gesù e il suo
impegnativo messaggio? E se si può scegliere, quali sono i criteri che
spingono a preferire una religione piuttosto che un'altra, se in fondo
sono tutte uguali?” Fra Alberto Maggi dell’Ordine dei Servi di Maria direttore
del Centro Studi Biblici «G. Vannucci» di Montefano a Padova nella sala
MPX - con riferimento ai testi del Vangelo - ha sviluppato il tema in
quattro incontri organizzati da “Beati i costruttori di pace” dal 15 al
17 dicembre 2006.
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www.studibiblici.it
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Beati i costruttori di pace
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Per vedere la 3° parte
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Per vedere la 4° parte
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Finale di Coppa Italia di Calcio a 5
FINAL FOUR
Finale di coppa italia di calcio a 5 tra Real Gravina e Atletico Cassano, con la telecronaca di Cristian Tempesta.
Contatti:
5goal@???
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Telegiornale Spazio Aperto N°118
Telegiornale Spazio Aperto N°118
Il tema piu' importante del 2006
"Le devastanti conseguenze dell'Uranio Impoverito nel mondo" Intervista a Leuren Moret - Geoscienziata.
Intervista realizzata in collaborazione con l'emittente radiofonica di Mestre Radio Base-Popolare Network
A cura di Massimo Bonella
Biografia di Massimo Bonella
Radio Base-Popolare Network
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Informations libres de Tunisie - Edition 037
Canal du Dialogue Tunisien: Média
d'expression de l'opposition démocratique et progressiste tunisienne.
Informations, dossiers et débats sur les luttes politiques, sociales et
culturelles en Tunisie. Canal du Dialogue est animé par un groupe de militants
issus de différentes tendances de l'opposition démocratique et
progressiste tunisienne. Le groupe est réuni autour des objectifs de
démocratie politique, de progrès social et de lutte contre toutes les
formes de fanatisme et d'intégrisme religieux. Les activités de Canal
du Dialogue sont entièrement financées par ses animateurs.
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