Newsletter Osservatorio Iraq
2/2007: dal 10 al 24 gennaio 2007
Iraq, più di 34mila civili morti in un anno
L'ultimo rapporto della missione Onu in Iraq sulla situazione dei diritti umani traccia il bilancio sanguinoso del 2006. Nel corso dell'ultimo anno, sono stati uccisi 34.452 civili, con una media di 94 al giorno. Un andamento costante, confermato nei mesi di novembre e dicembre, quando le vittime sono arrivate a 6.376. I più colpiti sono gli abitanti di Baghdad (4.731 morti solo nell'ultimo bimestre, la maggior parte per ferite da arma da fuoco), ma la violenza non risparmia nessuna parte del Paese.
Una giornalista torna a Baghdad e la trova molto cambiata - in peggio
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Hannah Allam - McClatchy Newspapers
Un distretto dopo l'altro, gli sciiti si impossessano di Baghdad
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Sabrina Tavernise - New York Times
Haifa Street, la "Falluja di Baghdad". Gli Usa cercano di rioccupare la città
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Stefano Chiarini - Il Manifesto
La vita a Haifa Street è un "inferno", dicono gli abitanti
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Hayder Amran - Azzaman
Un campo di battaglia di nome scuola
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Solomon Moore - Los Angeles Times
La provincia di al Anbar afflitta dalla violenza
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IRIN
L'ultima tattica dei Marines Usa in Iraq: costruire muraglie di sabbia
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Jennie Matthew - Agence France Presse
Iraq, raid aerei Usa isolano gli abitanti dei villaggi attorno a Ba'aquba
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IRIN
L'afflusso di gente è il problema più grave nel sud
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IRIN
New Strategy, Bush cambia per non cambiare
L'amministrazione Usa promette l'invio di 20mila soldati e di un altro miliardo di dollari di aiuti. Quella che il presidente George W. Bush ha cercato di spacciare come "una nuova strategia" per l'Iraq non è altro che la stessa fallimentare strategia perseguita negli ultimi anni: la convinzione che per risolvere qualsiasi difficoltà di politica internazionale basti l'uso della forza militare.
La Marcia della Follia
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Robert Fisk - The Independent
Iraq, la strategia di Bush e la Führerbunkersyndrome
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Ezio Bonsignore - Pagine di Difesa
Non esiste alcuna soluzione militare per l'Iraq, solo una soluzione politica
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Jonathan Steele - Guardian
La rapina del petrolio
È in dirittura d'arrivo la nuova legge sul petrolio, voluta dal governo di Baghdad e "approvata" da Washington e dal Fondo Monetario Internazionale. Lo Stato iracheno perde il controllo sulla più importante risorsa nazionale, consegnandolo nelle mani delle multinazionali straniere. Una rapina annunciata contro cui protestano sindacati e cittadini
Bottino di guerra, il petrolio iracheno alle multinazionali Usa
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Stefano Chiarini - Il Manifesto
La lotta kurda per il petrolio iracheno
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Yo Takatsuki - BBC World Service
I sindacati iracheni contro la privatizzazione del petrolio
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United Press International
Gli iracheni non accetteranno mai questa svendita alle multinazionali petrolifere
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Kamil Mahdi - Guardian
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