Autor: ciclofficina don chisciotte Data: Para: cm-roma Assunto: [cm-Roma] la spontaneità...
beh ducinea chiunque tu sia grazie del messaggio.
personalmente ho impegnato allo sino sfinimento ogni mio momento per
la promozione di cio' che credevo e credo tuttora sia importante e
decisivo per tutta la nostra comunità. la promozione di questa famosa
ormai mobilità sostenibile, ciclistica per quanto ci concerne
all'inizio del percorso ciemme, quando ancora non era nata la
ciclofficina popolare, ero piu un ramingo che altro. cucinavo immense
quantità di cibo, in qualsivoglia spazio potesse e volesse accogliere
il maggior numero di ciclisti possibili, stampavo centinaia di
volantini che copiavo di notte nel mio ufficio, all'insaputa del capo,
e poi partecipavo alla critical mass, che non era altro che critical
mass, l'ultimo venerdi del mese, e alla uanauick (evviva er poro), che
come dice il nome stesso si svolgeva sempre al luogo critical
massonico ma una volta a settimana, in pochi, ma sempre felici e
propositivi.
dopo? dopo successero tante cose, a cominciare da uno scazzo
bruttissimo che ebbi con alcune persone che venivano in ciemme, errore
che pagai molto caro poco dopo. lo scazzo derivava dalla visione che
si aveva della ciemme e di come starci dentro. scrivemmo in diverse
persone, sbattuti da una massa alquanto singolare e traumatica, un
messaggio, in lista, che avrebbe dovuto essere recapitato a parole e
non in mail, perchè generò un clima brutto, molto brutto. molto
violento e intimidatorio per quanto mi riguarda personalmente. questo
attenuò non di poco la mia spontaneità.
a quell'epoca iniziavo appena a circolare in officina snia, della
quale mi innamorai, per il suo ottimismo, la sua energia, la sua
contagiosità e il suo messaggio cosi semplice, afferrabile e diretto.
le cose andarono benissimo all'inizio. la ciclofficina era meta come
tuttora di centinaia di ciclisti, e molto spesso ci offrimmo volontari
per organizzare e gestire alcune serate pro ciemme. tutti o quasi
tutti i ciclisti critici hanno mangiato almeno una volta una delle mie
sbobbe, tutti o quasi tutti hanno almno una volta partecipato in
qualche modo alla ciclofficina, con conseguenze belle, brutte, cosi
cosi e via discorrendo.
la snia aveva e ha tuttora un suo funzionamento, un po faraginoso agli
occhi di un neofita, ma fondamentale per la sua autogestione e per il
suo funzionamento.
alcune delle cose piu scioccanti per me era sentire parlare male di
una cosa di cui tutti prima o poi beneficiavano, per motivi che si
rivelarono dopo futili o sterili. questo mi tolse ulteriore spinta
spontanea, facendomi riflettere su cosa facevo, con chi, e perchè.
nella ciclofficina imparai a diffondere e spingere avanti questa
lotta, nel modo piu pragmatico possibile.
andammo come collettivo a dublino, dove si stava tenendo una
conferenza sulla ciclabilità delle città, velo city, e fummo DERISI
malamente per questo. alcuni di noi si sentirono particolarmente
offesi da questo. aggiungiamo anche questo.
potrei andare avanti ancora, perchè di altri episodi brutti ce ne
furono molti, e come sempre di mezzo ci cadeva proprio la ciclofficina
o la snia come struttura. sempre accuse, abbastanza vaghe da poter
essere archiviate come scherzi, o battute, ma sommate, devastanti per
chi in quel percorso credeva e crede tuttora.
mettici pure la storia svoltasi purtroppo, e anche per colpa nostra
della seconda ciemmona, in cui volemmo fare un regalo alla ciemme e
fargli sentire una orchestra intera suonargliele per la festa
conclusiva, e che facemmo pagare due euri, cosa che molti ritennero
offensiva e brutta. e mettiamoci pure questa nella lista...
dopodichè, per quanto mi riguarda, la volontà di lavorare per ciemme
non è mai mancata. altrimenti l'altr'anno a circo massimo col cazzo
che mangiavate 75 kili di cibo (grazie serena, grazie chiara, grazie
alessietta). io quest'anno, cosi come molti (quasi tutti) i compagni
della ciclofficina, abbiamo deciso di non dedicarci alla ciemme, per i
vari motivi che ho elencato, e per il fatto semplice che è giusto che
ci sia una rotazione, che se occupino altri. altrimenti, come
direbbero i malpensanti, sarebbe un cappello bello e buono.
noi faremo in modo di organizzare una festa come non ne avete mai
viste il venerdi sera, senza sottoscrizioni, senza biglietti, senza
costi se non quelli della pasta e del vino che ingurgiterete. noi però
piu di questo non potremo fare, perchè da diversi mesi ormai stiamo
affrontando la costruzione del forum delle ciclofficine europee, e
credetemi, la mole di lavoro è impressionante, sia dal punto di vista
tecnico che politico.
io ho perso spontaneità, e in un certo senso ormai è come una
cicatrice, che si è rimarginata solo in parte. non mi dispiace neanche
troppo, perchè in cambio ho guadagnato determinazione, lucidità e
sensi di colpa assurdi.
ti abbraccio dulcinea, spero sia stato esaustivo
giuso
che usa troppo la mail della ciclo per i suoi messaggi personali.