Autore: massimiliano.piacentini@tin.it Data: To: forumlucca Oggetto: [Forumlucca] Un governo molto A(R)MATO
da "Il Manifesto" 19/01/2006
PADRE ZANOTELLI
«IL PACIFISMO RIALZI LA
TESTA»
Intervista «C'è bisogno di un'insurrezione non violenta. Anche
a costo di andare in galera»
Cinzia Gubbini
Inviata a Nairobi
E'
tornato nella sua terra, Nairobi, nella bidonville di Korogocho dove
per anni ha prestato servizio come comboniano. Alex Zanotelli, in
questi giorni che precedono l'apertura del social forum mondiale, è già
straimpegnato: prima il ritorno, dopo quattro anni e mezzo, tra gli
abitanti di Korogocho: «Un'emozione bellissima, i bambini, la gente del
posto, tutti che volevano toccarmi, è stata una specie di battesimo».
Poi la conferenza su «teologia e liberazione», in corso a sud della
città. E da ieri sera il Forum dei «comboniani», che andrà avanti fino
al 27 gennaio.
Hai parlato di «insurrezione del pacifismo». Cosa
intendi?
Voglio dire che è arrivata l'ora di reagire, i cittadini
devono trovare nuove forme di mobilitazione, nuova visibilità. La
verità è che, ormai, la politica non ci sta più a sentire, vanno avanti
dritti come treni, in barba a tutto ciò che possiamo dire o pensare.
E
cosa bisognerebbe fare?
Occorre riflettere tutti insieme. E' già
qualche tempo che lo sto dicendo a Napoli: bisogna riunirsi e
immaginare azioni intelligenti, eclatanti e non violente. Qualcosa che
fai una volta e poi non ripeti più. E porsi nello spirito di dire:
magari vado in galera, va bene, lo accetto. Pur di riuscire a sbloccare
questa situazione. Perché davvero non se ne può più. Fra poco uscirà un
libro proprio sulla militarizzazione di Napoli. Una cosa incredibile.
Non si può mica fare che trasferiscano il supremo comando della Nato da
Londra a Napoli così, senza che si muova foglia.
Il supremo comando a
Napoli, il raddoppio della base di Vicenza... ma che sta succedendo?
Che l'Italia sta assumendo un'importanza strategica per la politica
estera statunitense e della Nato. Sono convinto che se riusciranno a
mettere tutte le cose a posto, tra cui anche un rafforzamento della
basi nel Mediterraneo, il prossimo obiettivo sarà l'Iran.
Il governo
dice che è solo una questione urbanistica...
Prodi si deve
vergognare. E con lui tutto il governo: la Finanziaria prevede quattro
miliardi per le spese militari, ma come si fa...
E il rifinanziamento
della missione in Afghanistan?
Un'altra cosa incredibile. Se non si
capisce che è un'altra guerra insulsa e inutile... Poi mi dicono che
questa è una politica di centrosinistra...
Deluso, padre Zanotelli?
Deluso, sì. Mi aspettavo qualcosa di diverso. Purtroppo non è questione
di centrodestra o di centrosinistra. E' che siamo nel cuore
dell'impero, e il militarismo ne è parte integrante. Se vuoi alzare il
prodotto interno lordo, non è che ci sia molto da fare. Bisogna
rispettare certe regole per far parte di coloro che si spartiscono la
torta. Ecco spiegato il rifinanziamento della missione in Afghanistan.
Domani si apre il World social forum, il primo che si tiene in Africa.
Qui la prima emergenza è la povertà, ma ha un ruolo da svolgere anche
il pacifismo?
Qui più che altrove, direi. E' incredibile che in un
continente come questo arrivino tante armi, che non fanno altro che
riaccendere inutili e dannosi conflitti. Per non parlare poi di quello
che è successo in Somalia e del gravissimo intervento americano. Ma
anche della politica estera italiana. Pensiamo alla Nigeria e al ruolo
dell'Eni. Proprio recentemente hanno negato esplicitamente ciò di cui
li accusiamo: aver approfittato del boicottaggio contro la Shell per
ottenere un contratto migliore. Ma come si fa a negare, di fronte a un
popolo che sta affogando per il livello di sfruttamento cui viene
sottoposto, e che usa le armi perché non ha altro mezzo? Spero che
anche di questo si parli al Social forum. La mobilitazione della
società civile è fondamentale. Come dimostra anche Vicenza. Rivolgo un
plauso ai cittadini che si sono ribellati contro il raddoppio della
base e che sono stati capaci di reagire in un contesto come quello
veneto, che certo non è facile. Ora bisogna solo trovare il modo di
farsi sentire di più.