[NuovoLab] per non dimenticarcene anche noi

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Incollo di seguito un articolo comparso di recente su Repubblica.
Leggendolo, è impossibile non fare alcune considerazioni
1) Che razza di "Missione di pace" stanno facendo i soldati italiani che combattono con la NATO?
2) A che razza di incompetente è affidata la conduzione delle operazioni, se le truppe di terra afghane hanno attaccato i guerriglieri MENTRE gli aerei NATO stavano bombardando? O sarà incompetente lo stratega di Repubblica?
3) contro che razza di incompetenti stanno combattendo i soldati italiani? Bombardiamo "guerriglieri" che entrano dal Pakistan facendosi vedere dai ricognitori NATO?
Un aspetto gravissimo di queste questioni è che ci stanno abituando a vivere in un paese in guerra....altro che bandiere della pace ai balconi! (a proposito, le bandiere erano per esprimere la contrarietà alla guerra in Afghanistan, o mi sbaglio?)
Norma Bertullacelli
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Raid aereo in una zona montagnosa al confine con il Pakistan
I ribelli avvistati dai caccia e colpiti dalle truppe di terra afghane
Afghanistan, attacco Nato
Uccisi 150 guerriglieri



Nelle incursioni aeree Nato uccisi 150 ribelli afghani

KABUL - Centocinquanta guerriglieri sono rimasti uccisi nell'Afghanistan orientale durante un raid aereo delle truppe dell'Isaf, la Forza Internazionale Nato. Lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa afghano, Mohammad Zahir Azimi, precisando che i combattimenti, durati parecchie ore, sono divampati a ridosso della frontiera con il Pakistan. L'attacco al "gruppo di insorti", spiega la Nato, è avvenuto la notte scorsa nel Sudest, precisamente nel distretto di Bermal della provincia di Paktika, una zona montagnosa al confine con il Pakistan.

Nella sua nota, l'Isaf precisa che i ribelli sono stati avvistati mentre tentavano di infiltrarsi attraverso il confine pakistano. L'offensiva è scattata dopo operazioni di ricognizione per seguire le mosse degli avversari: caccia alleati hanno dapprima bombardato le file nemiche, che nel frattempo si erano suddivise in due scaglioni principali, e da terra, contemporaneamente, i soldati afghani sono passati all'attacco.

Il governo afghano da anni afferma che i guerriglieri taliban, la cui presenza si è notevolmente rafforzata nell'ultimo anno nelle province orientali e meridionali dell'Afghanistan (soprattutto quelle di Helmand, Kandahar e Paktita), hanno i loro santuari in territorio pachistano, soprattutto nelle aree tribali e montuose vicine al confine. Da qui partirebbero molte delle operazioni di guerriglia.

Con circa 4.000 morti, compresi 170 soldati stranieri, il 2006 è stato in Afghanistan l'anno dal bilancio più sanguinoso dalla fine della breve guerra con cui la coalizione a guida Usa, alla fine del 2001, sulla scia degli attentati dell'11 dicembre negli Stati Uniti, ha cacciato il regime integralista dei Taliban, che dava protezione al capo di al Qaida, Osama bin Laden.


(11 gennaio 2007)