[NuovoLab] Zanotelli: il pacifismo rialzi la testa

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Author: antonio bruno
Date:  
To: forumgenova
CC: aderentiretecontrog8, fori-sociali
Subject: [NuovoLab] Zanotelli: il pacifismo rialzi la testa
il manifesto 19.1.07

Padre Zanotelli
«Il pacifismo rialzi la testa»
Intervista «C'è bisogno di un'insurrezione non violenta. Anche a costo di
andare in galera»
Cinzia Gubbini
Inviata a Nairobi
E' tornato nella sua terra, Nairobi, nella bidonville di Korogocho dove per
anni ha prestato servizio come comboniano. Alex Zanotelli, in questi giorni
che precedono l'apertura del social forum mondiale, è già straimpegnato:
prima il ritorno, dopo quattro anni e mezzo, tra gli abitanti di Korogocho:
«Un'emozione bellissima, i bambini, la gente del posto, tutti che volevano
toccarmi, è stata una specie di battesimo». Poi la conferenza su «teologia
e liberazione», in corso a sud della città. E da ieri sera il Forum dei
«comboniani», che andrà avanti fino al 27 gennaio.
Hai parlato di «insurrezione del pacifismo». Cosa intendi?
Voglio dire che è arrivata l'ora di reagire, i cittadini devono trovare
nuove forme di mobilitazione, nuova visibilità. La verità è che, ormai, la
politica non ci sta più a sentire, vanno avanti dritti come treni, in barba
a tutto ciò che possiamo dire o pensare.
E cosa bisognerebbe fare?
Occorre riflettere tutti insieme. E' già qualche tempo che lo sto dicendo a
Napoli: bisogna riunirsi e immaginare azioni intelligenti, eclatanti e non
violente. Qualcosa che fai una volta e poi non ripeti più. E porsi nello
spirito di dire: magari vado in galera, va bene, lo accetto. Pur di
riuscire a sbloccare questa situazione. Perché davvero non se ne può più.
Fra poco uscirà un libro proprio sulla militarizzazione di Napoli. Una cosa
incredibile. Non si può mica fare che trasferiscano il supremo comando
della Nato da Londra a Napoli così, senza che si muova foglia.
Il supremo comando a Napoli, il raddoppio della base di Vicenza... ma che
sta succedendo?
Che l'Italia sta assumendo un'importanza strategica per la politica estera
statunitense e della Nato. Sono convinto che se riusciranno a mettere tutte
le cose a posto, tra cui anche un rafforzamento della basi nel
Mediterraneo, il prossimo obiettivo sarà l'Iran.
Il governo dice che è solo una questione urbanistica...
Prodi si deve vergognare. E con lui tutto il governo: la Finanziaria
prevede quattro miliardi per le spese militari, ma come si fa...
E il rifinanziamento della missione in Afghanistan?
Un'altra cosa incredibile. Se non si capisce che è un'altra guerra insulsa
e inutile... Poi mi dicono che questa è una politica di centrosinistra...
Deluso, padre Zanotelli?
Deluso, sì. Mi aspettavo qualcosa di diverso. Purtroppo non è questione di
centrodestra o di centrosinistra. E' che siamo nel cuore dell'impero, e il
militarismo ne è parte integrante. Se vuoi alzare il prodotto interno
lordo, non è che ci sia molto da fare. Bisogna rispettare certe regole per
far parte di coloro che si spartiscono la torta. Ecco spiegato il
rifinanziamento della missione in Afghanistan.
Domani si apre il World social forum, il primo che si tiene in Africa. Qui
la prima emergenza è la povertà, ma ha un ruolo da svolgere anche il
pacifismo?
Qui più che altrove, direi. E' incredibile che in un continente come questo
arrivino tante armi, che non fanno altro che riaccendere inutili e dannosi
conflitti. Per non parlare poi di quello che è successo in Somalia e del
gravissimo intervento americano. Ma anche della politica estera italiana.
Pensiamo alla Nigeria e al ruolo dell'Eni. Proprio recentemente hanno
negato esplicitamente ciò di cui li accusiamo: aver approfittato del
boicottaggio contro la Shell per ottenere un contratto migliore. Ma come si
fa a negare, di fronte a un popolo che sta affogando per il livello di
sfruttamento cui viene sottoposto, e che usa le armi perché non ha altro
mezzo? Spero che anche di questo si parli al Social forum. La mobilitazione
della società civile è fondamentale. Come dimostra anche Vicenza. Rivolgo
un plauso ai cittadini che si sono ribellati contro il raddoppio della base
e che sono stati capaci di reagire in un contesto come quello veneto, che
certo non è facile. Ora bisogna solo trovare il modo di farsi sentire di
più.