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*Pasolini: gli occhi [ /Dino Pedriali
/] * *19 **gennaio 2007*
*amori, tentazioni, invettive ... ** *
* giornale per e.mail a cura di* g*ianni
quilici **[ **gianniq@???* <mailto:gianniq@protocol.it>* ]*
**
*collaborano:*
* aldo zanchetta, anna, betty bastai, dante
albanesi, diego simini, emilio michelotti, franco dinucci, loredana,
marisa cecchetti, ** maurizio micheletti, nadia davini, nicola
cuciniello, peppe de angelis, raffaella, renzia d'incà, **tommaso
panigada, ** umberto franchi, valeria giglioli .... *
*Perciò io vorrei soltanto vivere*
*pur essendo poeta*
*perchè la vita si esprime *
*anche solo con se stessa.*
*Vorrei esprimermi con gli esempi.*
*Gettare il mio corpo nella lotta/./*
*Pier Paolo Pasolini*
**
*Email spedite: n. * *841
C'è sempre uno spazio
da inventare:
in una casa, in un orto,
lungo una strada, in una attesa obbligata,
in un gruppo in fusione, in un amore già sbocciato,
in una scelta da fare, in un gettare il corpo...
*
*Nelle sere d'estate
quando l'aria si ferma
e il cielo sembra dipinto,
la luna scherzava
con la vecchia corte contadina
stanca di trebbia
e si posava
sulle cime più alte
dei pioppi senza età(...)
Virginio G. Bertini**
***
*
Prodi ha sbagliato,
ma la partita non è chiusa
A me Prodi piace.
Ma nel dire sì all'allargamento della base americana a Vicenza
ha sbagliato e gravemente.
Perché si dimostra ancora una volta subalterno
agli USA, che hanno0 militarizzato
in lungo e largo il nostro paese;
basi impegnate in azioni di guerra,
che godono di una autonomia senza discussioni;
perchè si devasta una porzione di territorio
già fortemente devastata;
perché si contraddice ciò che avevamo promesso agli elettori
nei contenuti (la pace e l'autonomia)
e nel metodo (la consultazione),
perchè ci mettiamo contro una buona parte della città,
perché ci divide fortemente
a livello politico e sociale.
Non c'era altra strada?
Perché Prodi così attento alla mediazione
ha voluto forzare?
Purtroppo l'anima democristiana e moderata
è fortemente diffusa nel Parlamento
anche nel centrosinistra..
La partita però non è chiusa,
se ci sarà a Vicenza
una grande continua
mobilitazione civile e pacifica **
***
**
*
*
*Da Siviglia:
in Spagna ciò che si promette si fa
Caro Gianni,
con questa mail faccio una sorta di corrispondenza dall'estero.
Sto facendo una breve vacanza a Siviglia:
dove il comune ha iniziato i lavori per una grande tramvia
che attraversa tutto il centro.
In seguito alla sua costruzione per di piu',
tutta l'area intorno al centro storico (cattedrale, alcazar, barrio santa cruz e calle sierpes)
sara' TOTALMENTE pedonalizzata.
Ora, mi vien da dire che qui le cose le fanno davvero.
Fanno quello che un governo locale e nazionale di centrosinistra (piu' sinistra che da noi)
promette ai suoi elettori, che lo scelgono e lo portano al potere.
I commercianti hanno protestato un pochino, ma neanche piu' di tanto.
E comunque se questo era nel programma e i cittadini in maggioranza lo hanno votato,
si fa rispettando il mandato.
Insomma, la mia e' la solita lamentazione sul governo Prodi:
eppure in Spagna le cose le portano avanti (siano la pedonalizzazione o i diritti civili),
mentre da noi, nonostante tutto il rispetto che meritano gli attuali governanti
alle prese con i buchi lasciati da Berlusconi,
si cincischia un po' troppo....
Valeria Giglioli
*
** **
*D i s c u t i a m o
SU CASTAGNA, DELITTI EFFERATI, PERDONO,
PENA DI MORTE, BUONISMO, DESTRA-SINISTRA ...
*
Caro Gianni,
c*apisco i tuoi sforzi per essere buono, ma non ti invidio per questo.
Il tuo "buonismo" a lungo andare risulta deleterio
perché viene a giustificare tutto.
Lì per lì, quando ho iniziato a leggere la lettera senza vedere chi la
scriveva,
ho pensato che l'avesse scritta una donna, una cattocomunista, come si
diceva una volta.
Invece era il buon Gianni e mi ha fatto piacere che tu mi abbia risposto.
Dunque il buonismo deleterio.
Ma anche il solito riferimento alla società che ti corrompe, che mi
sembra una cosa datata.
*
*Come la fiducia negli sforzi per capire le ragioni dell'assassinio.
Sai bene che la psicologia non è detto proprio che sia un male,
ma non è detto nemmeno che sia necessaria.
Nel senso che, scavando nei meandri nascosti dell'animo umano,
cerca di trovare giustificazioni che a volte risultano assurde.
Non è che io sia del parere di Woody Allen che dice che la psicologia ha
rovinato l'America,
ma quasi.
La pena di morte in casi conclamati, barbari e sicuramente certi,
non è altro che un atto di giustizia, ripeto, verso chi è stato ucciso.
Non è questione di vendetta, ma di giustizia,
specie in una situazione come quella italiana della non certezza della
pena.
Noi, soprattutto in Italia, siamo ancora infarciti della deleteria
educazione cattolica
che, a parole, vorrebbe difendere la vita.
E lo fa ipocritamente con le campagne contro l'aborto e lasciando morire
in Africa i bambini di fame
propagandando le nascite e maledicendo pillola e preservativo, lasciando
trucidare i Toutsi per ragioni religiose,
appoggiando il capitalismo delle multinazionali che impediscono la
diffusione dei farmaci anti aids a poco prezzo
e via di seguito.
Poi voglio dirti ancora che non capisco come tu possa difendere il Castagna
( che brava persona, dava del signore all'assassino!) per il suo perdono
automatico
che sembrava essere "recitato" (non ti sei accorto che recitava?)
e che nascondeva probabilmente il senso dell'espiazione della colpa
della figlia
che aveva inquinato la famiglia sposando un tunisino.
Non appariva apertamente, ma bastava leggere fra le righe.
Bene, sono contento che tu abbia ancora fiducia nella "rieducazione
carceraria".
Io, dal basso del mio pessimismo, non ce l'ho.
Con questo non voglio dire che non ci si debba sforzare per migliorare
la situazione.
Avrei ancora molte cose da dirti, anche in merito alla sinistra e alla
destra,
ma sarebbe un discorso troppo lungo.
Solo un accenno alla paura che ha la sinistra di essere considerata
cattiva,
sbaglio fondamentale, paura nata dal complesso di "essere stati comunisti".
Ma ne parleremo un'altra volta.
A rivederci presto.
Mario
*
*Ciò che mi infastidisce, soprattutto,
caro Mario,
è questa immagine di giudice
che dall'alto sentenzia le proprie sentenze
senza il minimo dubbio,
che queste possano essere
quanto di più trito e ritrito
si è detto e fatto
e si continua a fare.
*
*Ma non voglio abusare dello spazio.
La risposta fondamentale la danno anche per me
Daniela Catelli e Pat qui sotto.
Soltanto un flash
per dirti:
tu usi l'accetta per ragionare.
Com-prendere le radici
*
*(come sono povere, *
*perchè troppo usurate queste due parole:*
*comprendere e radici,*
* rispetto a ciò che ho nella testa!)*
* per te è giustificare
e non invece cambiare il tessuto socio-culturale
*
*Punire in casi come questi
attraverso le leggi per te è una debolezza,
è la pena di morte la vera giustizia.
*
*Tutto ciò vuol dire per te essere
femmine (cioè deboli) ed io un po' femmina lo sono è vero
buoni (cioè biscari) ed io un po' biscaro lo sono è vero
cattolici (cioè ipocriti) per favore risparmiati tra noi la tirata
sull'ipocrisia della Chiesa, che è scontata
ma ricordati, invece, che molti non solo non sono ipocriti,
ma sono molto più coraggiosi di te e di me
(li conosci Alex Zanotelli o Luigi Ciotti o Don Gallo per citarne alcuni?).
*
*Non sarà invece
che anche tu dovresti guardarti più a fondo dentro,
invece di sparare sentenze
per verificare se tutto quello che rimugini
sia giusto?*
*Potresti scoprire forse
di essere più cattolico
di quanto lo sia, per esempio, io.
Un esempio?
La condanna senza appello,
la netta distinzione tra bene e male
non fa forse parte
del retaggio cattolico più retrivo,
quello che a te fa tanto schifo
oppure se vuoi dello stalinismo,
che è una forma di religiosità mascherata....?
Ma come può
chi è convinto di avere ragione
dubitare anche soltanto per un attimo
di avere torto?
ciaociao
gia nni
*
* *
* Con che diritto Rocchi
parla della morte degli altri...
*
*
Caro Gianni mi conosci e sai che sono laica agnostica
e odio l'apparato della religione in quanto tale.
Però sono rimasta allibita nel leggere le parole di Mario Rocchi.
Con che diritto parla dei morti degli altri
e del modo con cui i sopravvissuti hanno diritto di affrontare la loro
tremenda perdita?
Ma l'ha visto in faccia quel pover'uomo ai funerali??
Un uomo distrutto, perso, rovinato, senza più niente.
Ho letto un dolore immenso sul suo volto, inesprimibile a parole.
Oltre a quello dovrebbe portarsi dietro il peso dell'odio, un sentimento
distruttivo che consuma e divora dall'interno?
Io posso invidiarlo se riesce a perdonare (io non ci riuscirei),
ma mi sembra tutt'altro che ipocrita la sua dichiarazione: lui _ci
crede_. Punto.
Io non lo giudico.
Non lo posso giudicare.
In questi casi non bisogna pensare a come reagiremmo NOI,
ma ognuno ha il suo modo di metabolizzare il dolore,
accettare l'inaccettabile,
provarci almeno, per andare avanti con una vita che non sarà più vita
ma solo faticosa attesa della morte.
C'è stato un gesto di riconciliazione al funerale tra la famiglia
Castagna e quell'uomo che non amavano
e che è agli antipodi del loro modo di vedere e di pensare.
La famiglia andrà ai funerali mussulmani in Tunisia,
e dunque il dolore unisce sia chi vorrebbe la vendetta che chi perdona i
carnefici.
MI dispiace ma sono davvero allibita e orripilata di fronte a certe
affermazioni.
Uno può dire quello che vuole,
ma accusare chi non conosce e che soffre così tanto
mi sembra di cattivo gusto, per usare un understatement,
e molto poco umano.
Daniela Catelli
*Non c'è cristianesimo falso o sincero
c'è solo il vano tentativo di cancellare il dolore*/
c/aro gianni
non sono d'accordo con l'intervento di mario Rocchi riguardo il perdono
ecc...
Io penso, invece, che ciò sia sucesso per tutto il rumore, inevitabile,
che si è fatto intorno all'evento.
Fotografi, giornalisti, televisione, polizia, giudici,
e tutto di più,che si aggiunge allo straniamento dovuto all'improvvisa
scomparsa di chi ti è più caro.
non si può essere sani di mente, freddi, lucidi, in quei momenti.
Penso che il dolore possa condurre a dire e fare qualunque cosa:
il padre, nonno e marito perdona, il marito e padre vuole vendicarsi.
Entrambe le dichiarazioni hanno lo stesso peso,
conducono alla stessa verità,
sono entrambe vuote e dense di dolore indicibile per la perdita
e per l'orrore di come è avvenuta.
non c'è cristianesimo falso o sincero,
c'è forse solo il vano tentativo di cancellare il dolore trasformandolo
in qualcosa
che, si è sentire dire, può allontanarlo.
Cosa succede dentro ognuno di loro, in realtà, noi non lo possiamo sapere.
possiamo solo immaginarcelo e cercare di immedesimarci in loro. per capire.
ciao ciao
pat
/
/Chi tra voi conosce
la pianta del cuore: il SILPHIUM?/
/*
*Caro Gianni grazie per aver pubblicato il mio appello per letter d'amore.
L'anno scorso ne ho ricevute un paio chissa' come andra' a finire
quest'anno.
Per il progetto CorridorLove ho fatto delle ricerche sull significato del
simbolo del 'cuore' e sono andata a finire sulle sponde del Mediterraneo
nella antica citta' di Cirene, una colonia fondata dai greci sulla costa
dell'odierna Libia. Da quello che ho capito sembra che il simbolo del cuore
derivi dalla forma del seme di una pianta simile ad un finocchio gigante che
cresceva lungo la costa. La pianta si chiamava SILPHIUM ed era considerata
una pianta medicinale che curava ogni sorta di malanni. Era usata anche come
contraccettivo e medicina per abortire. La sue proprieta' medicinali e
culinarie erano conosciute in tutto il Mediterraneo tanto che la maggior
parte dell'economia di Cirene dipendeva dall'esportazione di questa pianta.
Nel I secolo AD il SILPHIUM era estinto. Si e' speculato sulle cause della
sua scomparsa. Tutti i tentativi per coltivare il SILPHIUM in campi arati
fallirono, la pianta cresceva solo allo stato selvaggio,forse lo
sfruttamento incontrollato della pianta e l'eccessiva pastorizia che
dipendeva esclusivamente su di essa hanno contribuito alla sua scomparsa. Le
uniche immagini del SILPHIUM che sono riuscita a trovare sono quelle
riprodotte in anitche monete ed alcuni vasi.
Mi chiedo se fra i lettori del Gettaria ci sia qualcuno che abbia ulteriori
notizie sul SILPHIUM.
Grazie e tanti saluti
Betty
Poesie ricevute
*
*Ciao Gianni...*
*una piccola poesia, per chi vorrà leggerla...
*
* Umberto*
*BEVEMMO*
*Bevemmo lentamente, nella tazza
del piacere sublime, il nettare gioioso
che scaturisce dai nostri corpi,*
*i nostri cuori si amavano
scaldati dal sorriso e
dalla luce che sgorgeva dai tuoi occhi,*
*ora cerco invano la dolcezza del tuo viso
il tuo splendido sorriso, ma è
l'incanto della tua bellezza che vacilla smarrito,*
*la vita disfà velocemente la trama del suo corso,*
*le nostre anime scompaiono senza meta
in un orizzonte crepuscolare*
*non so più cosa sei per me,
forse resta solo lo specchio
di un'illusione d'amore*
*ora, tutto sfugge al suo avverarsi
in un mare di vertigini che
annullano l'orizzonte*
*nella mente resta solo l'essenza
di ciò che è stato ed il vuoto
nell'anima
Umberto Franchi
*
*
Siamo in quello che ci manca
non siamo in quello che siamo
Carmelo Bene
*
*@@@
Invio queste email anche a chi conosco poco o pochissimo,
o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente
è entrato nella (mia) posta
ettronica.
Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi
me lo faccia, e scusatemi, sapere: gianniq@???
Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,
aggiunga, proponga, faccia le sue critiche, e magari faccia circolare ....
Chi vuole
essere inserito nella lista blablabla bla blabla&
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**/ /**Invio ***//*