[NuovoLab] I "finti" ordigni del G8 non si trovano. E diffic…

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Autore: brunoa01
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To: veritagiustiziagenova, fori-sociali
CC: forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] I "finti" ordigni del G8 non si trovano. E difficilmente riappariranno
lavoro repubblica



IN PRIMO PIANO
I "finti" ordigni del G8 non si trovano. E difficilmente riappariranno
Molotov, l´ultimo scandalo "Ma il processo va avanti"
Il questore: massima trasparenza

Agnoletto "Un altro gioco di prestigio, questa gente merita un premio"
MASSIMO CALANDRI


QUALCUNO trova anche il coraggio di scherzarci su, e di suggerire l´impiego degli stessi poliziotti protagonisti del blitz alla scuola Diaz: per loro - dicono i maligni - non dovrebbe essere un problema, materializzare un paio di bottiglie incendiarie. Ma archiviate le battute, restano lo scandalo e l´imbarazzo: le molotov sequestrate nel luglio del 2001 non si trovano, e tutto suggerisce che non riappariranno più. Erano state trovate in un´aiuola di corso Italia durante la guerriglia urbana del G8, erano state portate dalla polizia nell´istituto di via Cesare Battisti e falsamente attribuite ai 93 no-global per "giustificare" le violenze e gli arresti illegali. Dovevano essere portate in aula ma sono misteriosamente sparite. L´ultima volta erano custodite negli uffici della Digos, in questura. E adesso che fine hanno fatto? Ieri pomeriggio i pm titolari dell´inchiesta sulla sanguinaria irruzione delle forze dell´ordine - Francesco Cardona Albini, Enrico Zucca - hanno incontrato il questore Salvatore Presenti: «Un colloquio sereno, massima collaborazione e trasparenza - ha commentato Presenti - , finiremo gli accertamenti e riferiremo al più presto». C´è da rispondere al presidente Gabrio Barone, che vorrebbe sapere che fine ha fatto il corpo del reato. Ieri, al termine di una breve udienza che naturalmente esulava la questione delle bottiglie, il pm Cardona Albini ha detto: «Speriamo in una risposta entro la settimana». Comunque vada, l´udienza programmata per mercoledì 24 gennaio è saltata: ma Gabrio Barone ha dato appuntamento al giorno successivo. «Se nel frattempo avremo di nuovo le molotov, procederemo con gli interrogatori previsti. Altrimenti fisseremo un nuovo calendario, e decideremo come procedere». Un modo come un altro per dire che comunque il processo andrà avanti, contrariamente a quanto auspicato da alcuni avvocati della difesa: le bottiglie sono state fotografate, filmate, esaminate in tutti i modi. Il fatto che vengano o meno portate in aula è solo un pretesto. E però la circostanza è comunque sorprendentemente scandalosa.
Ieri su questo tema si sono accese le polemiche: Rifondazione presenterà un´interrogazione parlamentare, anche perché «Ogni tentativo di far luce su quanto accaduto in quei giorni a Genova finisce per rimanere bloccato da strane e quanto mai inspiegabili vicende. Tutto questo - ha spiegato Graziella Mascia, presidente di Prc - agli occhi dei nostri cittadini e dell´opinione pubblica internazionale contribuisce a dare al nostro Paese e alle forze dell´ordine una immagine assolutamente negativa». L´europarlamentare Vittorio Agnoletto parla di «un gioco di prestigio cui non capita sovente di assistere: due molotov prima compaiono dal nulla e poi nel nulla scompaiono. Il prestigiatore, ossia i vertici delle forze dell´ordine, meriterebbero un plauso collettivo», osserva ironicamente, chiedendo un incontro al procuratore Francesco Lalla. Denunciano la «vergogna» Paolo Beni e Massimiliano Morettini, rispettivamente presidente dell´Arci nazionale e ligure. E tornano a chiedere una commissione parlamentare d´inchiesta, che sui fatti del G8 non c´è mai stata.



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