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Su "Vicenza" vi rigiro la dichiarazione (fatta ieri) da Piero Bernocchi a nome della Confederazione COBAS.

Saluti. Andrea Tosa

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Domani in piazza davanti al Parlamento contro la sottomissione del governo agli USA


Prodi insiste nella sua sudditanza agli USA: l’ampliamento della base militare a Vicenza (che verrà pagata dall’Italia che già versa agli USA annualmente 350 milioni di dollari) sarebbe “irrevocabile”: e i partiti della cosiddetta “sinistra radicale”, invece di bloccare l’ignobile decisione, accettano anch’essi l’irrevocabilità, limitandosi a lanciare minacce di “rappresaglia”, che come sei mesi fa poi non avranno seguito, sulla missione in Afghanistan, fingendo di non sapere che le basi e le missioni sono intimamente collegate, visto che le prime servono per inviare truppe di invasione per la guerra permanente USA.
Perché la decisione sarebbe irrevocabile? E dove è stata presa? Prodi vuole “onorare” la scelta di Berlusconi che di nascosto aveva concesso altro territorio italiano agli USA? Teme di essere tacciato di antiamericanismo? Di perdere l’appoggio dell’ambasciata USA? E di cosa ha paura la “sinistra radicale” al governo, quella che, nientemeno, terrebbe “in ostaggio” il governo e che a Caserta avrebbe garantito la “vittoria della società” sulla politica politicante?
Ma i cittadini vicentini, che si aspettavano un atto di relativa indipendenza da un governo che ha preso i voti di milioni di cittadini/e contro la guerra, hanno già risposto: la base USA non si farà, esattamente come non si è fatta l’Alta velocità in Val di Susa: e la decisione di impiantare a Vicenza una enorme “portaerei su terraferma”, che porterà la guerra permanente ovunque, che per Prodi sarebbe, demenzialmente, un problema di natura “urbanistica”, riceverà la più drastica opposizione da parte della maggioranza dei cittadini italiani che sono contro la guerra.
E lo stesso trattamento riceverà il decreto che il governo prepara per ri-finanziare la delittuosa missione militare in Afghanistan e negli altri luoghi di guerra.

A GUERRA PERMANENTE MOBILITAZIONE PERMANENTE.
Mentre chiediamo il ritiro delle truppe italiane da ogni fronte di guerra, non vogliamo avere ancora più truppe USA a casa nostra.

VENERDI 19 (ore 16) GRIDEREMO LA NOSTRA PROTESTA A ROMA DAVANTI AL PARLAMENTO IN PIAZZA MONTECITORIO. Un vasto arco di forze del movimento contro la guerra, tra cui i COBAS, manifesterà affinchè il Consiglio dei ministri respinga l’ignobile proposta di Prodi. E se così non fosse, il governo si aspetti una lotta durissima che impedirà comunque l’allargamento della base USA.

VIA LE BASI USA DALL’ITALIA, VIA LE TRUPPE ITALIANE DALL’AFGHANISTAN E DA TUTTI I FRONTI DI GUERRA. PREPARIAMO UNA GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE.


  Piero Bernocchi     Confederazione COBAS


18.1.07



        
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