[Cerchio] ministro dei padroni!

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con ironia terra terra si potrebbe dire chi più che il ministro schioppa è una schiappa di ministro che vuole riempire il suo portafoglio e quello di lor signori levando le mutande ai meno abbienti o ai soliti noti
studenti-precari-lavoratori-pensionandi.

I sinistri di governo fiancheggiati dai komunisti istituzionali partono in quinta ed in pochi mesi ladroneggiano tfr e pensioni.

Si chiude il cerchio partito con la precarizzazione più selvaggia e disgregante che ricorda quella dell'industrializzazione primordiale nell'inghilterra dei secoli passati.

E' proprio così turlupinati da sedicenti rappresentanti del popolo e da sindacalisti parastatali e paramafiosi organici allo sfruttamento di classe dovuto alla creazione di elites straccione anche all'interno del blocco (purtroppo) lavorativo e (schifosamente) produttivo, si disintegra tutto l'insieme di 30 anni di lotte (quanto sangue! quanta galera! e quante torture!) che avevano fatto retrocedere quello che ieri era il padronato.
Oggi la loro bramosia ha di nuovo un chè di mostruosamente affamatore, repressivo e genocidiario.

Per fare sì che questa bramosia autodistrttrice non trituri più la nostra generazione e quelle future sta a noi oggi seminare libertà e rivoluzione!




Gli slogan: «Ministro dei padroni, giù le mani dalle pensioni» Padoa-Schioppa contestato all'università Torino, proteste degli anarchici contro il ministro dell'Economia. Esplosi petardi nel cortile dell'ateneo. I giovani prc: noi c'eravamo

Il ministro Padoa-Schioppa (Ap)
TORINO - Al grido di «Padoa-Schioppa ministro dei padroni giù le mani dalle pensioni» e accompagnati da alcuni fumogeni colorati e rumorosi petardi alcune decine di manifestanti hanno contestato, nel cortile dell'università di Torino, il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa che era lì per tenere una lezione su Europa e federalismo. Tra loro anche i giovani comunisti di Rifondazione, che hanno pure diffuso un comunicato: «Oggi, noi Giovani Comunisti insieme alla rete Sempre Ribelli e ai collettivi universitari abbiamo contestato pacificamente il "nostro ministro tagliatutto"».


Un momento della protesta (Ansa)
SLOGAN E PETARDI - Studenti, precari, esponenti dei Cub (Confederazione unitaria di base) e giovani dei centri sociali che hanno preso parte alla protesta si sono resi protagonisti - secondo quanto riferito da Sky Tg24 - anche di un lancio di uova. Ai muri esterni dell'Università sono stati appesi volantini in cui il ministro veniva raffigurato come «Padoa-mani di Forbice Schioppa ministro taglia tutto». Fra gli striscioni portati nel cortile dell'ateneo quelli con le scritte «No ai tagli all'istruzione», «Giù le mani dalle pensioni», «Diamoci un taglio dateci reddito». Alcuni dei manifestanti hanno indossato maschere che raffiguravano il premier Prodi, alcuni ministri del suo governo e altri rappresentanti delle istituzioni nazionali. Alcuni di loro hanno tentato di salire al primo piano, nell'aula magna dove si teneva la lezione del ministro, ma sono stati bloccati dalle forze dell'ordine. Qualche breve momento di tensione c'è stato quando forze dell'ordine e manifestanti si sono fronteggiati a distanza ravvicinata ma tutto si è concluso in pochi minuti senza problemi.
«UN'ALTRA EUROPA» - «Abbiamo provato a ricordare - spiegano i Giovani Comunisti - che anche noi sentiamo la mancanza di un certo tipo di Europa: quella che investe quasi il 2% del Pil nel settore della Ricerca e dell'Università (contro meno dell'1,1% italiano), quella che investe in energie pulite e rinnovabili e che crede nel rispetto dei diritti un umani. La risposta è stata una carica della polizia molto violenta che ha provocato alcuni feriti, nonostante questo abbiamo continuato a contestare il ministro e a reclamare investimenti per la ricerca e il taglio delle spese militari».

IL DISCORSO - La contestazione non ha comunque interrotto l'intervento del ministro, che ha svolto regolarmente la propria lezione. Padoa-Schioppa ha anche affrontato il tema della gestione delle università, stimolato da una domanda su sue recenti dichiarazioni a proposito dei docenti privilegiati. «In ogni campo (compresa l'Università) esistono spazi per spendere meglio e per economizzare le risorse disponibili. È quello che penso e che farò fino a quando sarò ministro», ha detto. «Ho fatto l'esempio del professore che gli studenti non trovano mai, che non pubblica nulla, che fa le ore minime indispensabili. Questo è une esempio di rendita», ha aggiunto il ministro, affermando poi che «l'Università ha un enorme bisogno di risorse e dovrà trovarle anche al suo interno». Al termine del suo intervento Padoa-Schioppa è poi uscito dalla sala e si è affacciato per qualche istante dalla balconata provocando la reazione dei manifestanti che lì ancora stazionavano e gli hanno gridato «vergogna, vergogna». Padoa-Schioppa ha poi lasciato l'università indisturbato senza commentare l'accaduto.

LE REAZIONI - Al ministro contestato è giunta l'immediata solidarietà dell'Italia dei valori, per voce del capogruppo alla Camera Massimo Donadi. «Deprecabile e volgare atto - spiega Donadi - Tali episodi non possono essere derubricati se non a odiosi e volgari gesti di intimidazione, sintomo di poca democrazia da parte di coloro che ne sono stati gli autori».