Newsletter Osservatorio Iraq
25/2006: dal 20 dicembre 2006 al 10 gennaio 2007
Saddam Hussein, la vendetta annunciata
La condanna a morte di Saddam Hussein, al termine di un processo farsa, era stata scritta almeno tre anni fa, con l'invasione dell'Iraq. Adesso, dopo l'impiccagione dell'ex presidente, a lungo considerato un fedele alleato dell'Occidente, che lo ha appoggiato e finanziato anche mentre commetteva i crimini più efferati, il mondo arabo si divide tra chi applaude alla fine dell'ex rais e chi lo invoca come nuovo martire
La fine di Saddam, dittatore creato e distrutto dagli Usa
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Robert Fisk - The Independent
La strategia della vendetta
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Vittorio Zucconi - La Repubblica
Altro che Norimberga. Un processo coloniale
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Tariq Ali - Il Manifesto
Human Rights Watch: "Un processo impari"
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Patricia Lombroso - Il Manifesto
Un patibolo senza vincitori
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Bernardo Valli - La Repubblica
Tra martirio e gioia tv e giornali spaccati
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Farid Adly - Il Manifesto
Ha portato i suoi segreti nella tomba. La nostra complicità è morta con lui
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Robert Fisk - The Independent
Nabil El Fattah: "L'impiccagione? Un regalo degli Usa all'Iran"
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Umberto De Giovannangeli - L'Unità Online
Avanza la pulizia etnica, Baghdad divisa in due
A Baghdad, una metropoli di 7 milioni di abitanti da sempre mista sotto l'aspetto religioso, la battaglia è ormai per il controllo della città. Nonostante gli appelli alla tregua, gli squadroni della morte continuano a imperversare, costringendo alla fuga migliaia di famiglie. I quartieri subiscono una vera e propria pulizia etnica. Il risultato è una città divisa in due dal fiume Tigri, con una parte ovest principalmente sunnita e una parte est prevalentemente sciita. Intanto il dramma dei profughi e degli sfollati ha raggiunto dimensioni senza precedenti
Appello degli Ulema: fermate gli squadroni della morte
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Stefano Chiarini - Il Manifesto
Per i sunniti dell'Iraq, il conflitto si avvicina
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Sudarsan Raghavan - Washington Post
La battaglia per Baghdad stimola la nascita di un mercato delle abitazioni "confessionale"
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Ahmed Rashid - Reuters
Iraq, dramma profughi. L'UNHCR: servono più fondi
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Vita.it
Iraq: non guerra civile ma occupazione
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Sami Ramadani - openDemocracy
Libano, banco di prova per l'Italia
A cinque mesi dall'attacco israeliano, il Paese dei cedri prova a risollevarsi. Una situazione ancora molto instabile e carica di rischi di cui, molto presto, l'Italia avrà la responsabilità diretta, assumendo la guida della forza ONU. Qualcosa si muove anche sul fronte civile e, in particolare, della cooperazione, pur se ancora in modo molto confuso.
Libano, la patata bollente
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Gianandrea Gaiani - Panorama Online
"A rischio la sicurezza degli osservatori Onu in Libano"
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Cristina Balotelli - Il Sole 24 Ore.com
L'incerto bilancio del Libano "italiano"
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Giuliana Sgrena - Il Manifesto
Con questo numero si chiude la serie del 2006. La redazione di Osservatorio Iraq augura a tutti Buone Feste e dà appuntamento al 10 gennaio 2007 per la prossima Newsletter
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