[NuovoLab] Re:[tavolisinistraeuropea] programma di Sanguinet…

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Autor: nadirleo\@libero\.it
Data:  
Para: tavolisinistraeuropea, Forumgenova
Asunto: [NuovoLab] Re:[tavolisinistraeuropea] programma di Sanguineti
Di seguito le priorità programmatiche di
EDOARDO SANGUINETI
candidato sindaco
4 Febbraio '07::PRIMNARIE DELL'UNIONE




1. PARTECIPAZIONE: METODO E SOSTANZA DI GOVERNO
Occorre un profondo rinnovamento della politica basato sulla partecipazione e sul coinvolgimento democratico dei cittadini e delle cittadine.
Favorire la partecipazione è un modo nuovo di porsi il problema del governo della città.
Si tratta di governare non per i cittadini ma con i cittadini coinvolgendoli pienamente nei processi decisionali.
Sarà impegno costante dell’Amministrazione comunale incoraggiare con decisione lo sviluppo di forme di cittadinanza attiva.

2. DALLA SOLITUDINE URBANA ALLA COMUNITA’  LOCALE
    Una città più unita, capace di essere davvero “comunità”. Non è questione astratta ma riguarda la vita di tutti i giorni delle cittadine e dei cittadini.
    In un’epoca caratterizzata da una grande e diffusa incertezza ed insicurezza sul futuro il Comune ha come primo dovere quello di non far vincere la sfiducia.
    Governare la città significa non lasciare sole intere fasce sociali nello sconforto e nella marginalità, ma costruire politiche di inclusione, di coesione sociale finalizzate a tenere dentro alla comunità ogni individuo, qualunque sia la sua origine, la sua estrazione sociale e il quartiere dove vive.


3. L’URGENZA PERIFERIE: CONTRASTARE IL DEGRADO URBANO E SOCIALE
    La priorità dell’azione di governo della nuova Amministrazione comunale è il recupero urbano e sociale delle periferie.
    La vita delle persone non si migliora se non si disegna una città che non abbia un solo centro ma più centri, diffondendo benessere e qualità su tutto il territorio cittadino.
    Una città riequilibrata nel suo rapporto centro – periferie, più accessibile e vivibile grazie all’intreccio delle scelte urbanistiche con quelle legate alla mobilità, perché il sistema produttivo, le infrastrutture e la qualità ambientale siano tenute insieme.
    Una città che non abbia periferie ridotte a “non luoghi”, ma unita, con strutture e servizi diffusi, viva in ogni sua parte e con ogni parte dotata di identità propria.
    Attenzione alle periferie significa portare servizi, assicurare il diritto alla mobilità, far nascere lì nuove attività culturali,creare incubatori di imprese e posti di lavoro. Significa, in sostanza, interventi complessivi che comprendano programmi di recupero e riqualificazione urbana, contratti di quartiere, interventi a sostegno e sviluppo della socialità.


4. UN PATTO CONTRO LA PRECARIETA’. ANCHE IL COMUNE  PUO’ FARE QUALCOSA
    Le statistiche ci dicono che a Genova e in Liguria ogni 4 lavoratori 1 è precario. Non è una società giusta quella che offre ai ragazzi e alle ragazze solo incertezza e precarietà.
    Non c’è benessere sociale senza la tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori e delle lavoratrici, a partire da quello della sicurezza sui posti di lavoro.
    Occorrono scelte nazionali che ridiano centralità al rapporto di lavoro a tempo indeterminato; ma anche il comune può fare qualcosa.
    Si propone di costruire un patto contro la precarietà ed il precariato e per la buona occupazione.
    Le gare bandite dal Comune di Genova dovranno contenere specifici criteri che premiano le aziende che hanno una struttura del lavoro più stabile, che impegnano personale con contratti di lavoro a tempo indeterminato o di durata almeno pari all’incarico che si impegnano a svolgere per l’amministrazione, e che abbiano dimostrato negli anni particolare attenzione ai temi della sicurezza del lavoro.
    Occorre poi un piano di stabilizzazione, articolato su diversi anni, del personale precario che da tempo lavora in comune.


5. I NUOVI MUNICIPI: UN’IDEA DI DEMOCRAZIA FORTE E DIFFUSA
    Pensare di governare Genova solo da Palazzo Tursi è sbagliato.
    Occorre procedere alla costituzione dei municipi, valorizzandone il ruolo e la funzione democratica quali istituzioni più prossime ai cittadini