[NuovoLab] Base Vicenza, il no di Bertinotti

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Autore: brunoa01
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Oggetto: [NuovoLab] Base Vicenza, il no di Bertinotti
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Il presidente della Camera si schiera a fianco della sinistra radicale
e del movimento pacifista. "L'Europa sia autonoma da altre potenze"
Base Vicenza, il no di Bertinotti
"Impedire nuove organizzazioni militari"
Migliore (Prc): "Non esistono accordi precedenti. Il governo riferisca in Aula"


Manifestazione contro la base Usa
ROMA - "Ogni atto che va nella direzione della pace, compreso l'impedire nuove forme di organizzazione militare, è una buona cosa". Così Fausto Bertinotti si schiera nella polemica sull'ampliamento della base militare americana di Vicenza. E si schiera dalla parte della sinistra radicale e del movimento pacifista che ieri sono insorti contro il governo Prodi che, per bocca del premier, aveva annunciato: "Non ci opporremo all'ampliamento".
Intanto Gennaro Migliore, capogruppo del Prc alla Camera, chiede al governo di riferire in Aula.

Il presidente della Camera ne fa innanzitutto una questione di politica internazionale: ""Il problema è la conquista dell'autonomia dell'Europa dalle altre potenze mondiali". "I termini filoamericano e antiamericano - aggiunge il presidente della Camera - sono termini che si possono usare solo in modo caricaturale e fuorviante, e chi ne resta imprigionato manifesta subalternità".

Bertinotti sposta l'attenzione sull'autonomia del Vecchio continente: "L'Europa si sta incamminando in questa direzione, lungo la chiave dell'autonomia si deve crescere, e ogni atto che va nel senso della pace, come quello di impedire nuove forme di organizzazione militare, è una buona cosa".

Intanto anche il capogruppo del Prc alla Camera, Gennaro Migliore, dice di non essere assolutamente d'accordo con la posizione assunta dal governo e chiede che quest'ultimo riferisca in Aula: "Non c'era nessun accordo formale precedente. Non condividiamo le parole di prodi, le quali contraddicono quanto è scritto nel programma. Il governo deve riferire immediatamente in aula".

Migliore aggiunge anche che "l'intesa nel programma prevedeva che sulle servitù militari si tenesse una conferenza per deciderne il futuro. In ogni caso non si può procedere con un atto amministrativo. Noi siamo contrari e manifesteremo contro questa decisione: non è una scelta in materia urbanistica ma una decisione che comporta un grave impatto sulla popolazione".

(17 gennaio 2007)

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