> cm-roma@???
ciao a tutti. vi scrivo soprattutto per rendervi partecipi di un'esperienza che ho vissuto appena ieri e di quanto questa mi abbia lasciato pieno di stupore e tristezza.
premetto che abito a latina e sono uno studente di lettere alla sapienza e da quasi 10 anni mi muovo per le strade della mia citta' quasi esclusivamente in bici, verso cui ho una sorta di un amore che risale all'infanzia.
ieri, appunto, andavo a velocità sostenuta (non più di 30km/h)in una via del centro quando mi si presenta davanti a me un ingorgo provocato da un auto in doppia fila (il traffico di latina e' l'opposto di quello di roma, cioè qui sono una massa di rincoglioniti, sono lenti e si fanno i cazzi loro beatamente) che ha inevitabilmente creato una coda di auto tra cui una volante della polizia. ho quindi leggermente rallentato passando attraverso il budello lasciato libero tra la volante e l'auto in doppia fila e ho ripreso velocità fuori sella anticipando di quasi un metro una signora che attraversava sulle strisce, senza creare alcun tipo di danno, ne di diturbo. dopo circa 200 metri mi si è affiancata la stessa volante della polizia di prima intimandomi di fermarmi. mi sono tolto le cuffie che avevo alle orecchie e ho chiesto scusa per non averli sentiti (loro nel frattempo stavano suonando il clacson con insistenza e pur avendolo sentito non ho pensato fossero loro ma qualche idiota, o qualche schizofrenico nervoso).
loro hanno cominciato ad accusarmi di varie infrazioni tipo eccesso di velocità (ve lo giuro non è una stronzata!!), cuffie alle orecchie, tentato omicidio di signora sulle strisce, e per finire pedalere senza mani.io gli ho dato il contentino promettendo di non fare mai più cose del genere, ma si vede che loro hanno sgamato e mi hanno chiesto i documenti (che non avevo), nome cognome indirizzo data di nascita ecc.
io ho risposto a tutto (con molta umiltà senza alcun cenno di arroganza) sentendomi abbastanza afflitto concludendo con una frase che a loro evidentemente sarà sembrata assurda tipo: " perdonatemi ma è solo quando sto sulla mia bicicletta che mi sento veramente libero".loro hanno reagito chiedendomi con compassione: "hai problemi?"..e io li per li non capendo ho risposto di non averne, di nessun genere. è stato quando mi hanno chiesto che lavoro fa mio padre che ho realizzato tutto, e cioè che secondo loro un ragazzo di vent'anni che non usa la macchinina della mamma ma la bicicletta per spostarsi in città deve essere per forza o un extracomunitario, o un giovane con una situazione economica familiare disastrosa..o uno sfigato emarginato.
detto questo si sono scritti tutte le mie generalita' e se ne sono andati raccomandandomi di essere prudente alla guida e di non andare in bici con le cuffiette.
è tutto. penso che il commento, seppur penoso venga da se, ma la cosa che mi sconvolge è il fatto che come quei due polizziotti la pensa tutta la mia città e non solo.
per non rimanere solo (anche se con la bici non lo sono mai) mi sono iscritto alla mailing list della critical mass romana, e voglio essere il piu' d'aiuto possibile a far si che un nuovo modo di pensare e di vivere sorga dalla melma che ricopre le menti degli stolti.
rispondete presto, commentate, parliamone, e vogliamoci tanto bene, che in questo mondo del cazzo ce n'è davvero bisogno.
a presto
riccardo
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