著者: ugo 日付: To: forumgenova 題目: [NuovoLab] SOMALIA: NUOVI ATTACCHI USA
da Rainews 24" e "ANSA
Improvvisa escalation dell'offensiva USA in Somalia che oggi registra un
bilancio di quasi 30 morti. Preoccupate le reazioni internazionali dell'Unione
Europea e dell'Italia in particolare. Il nuovo segretario generale delle
Nazioni Unite, Ban Ki-moon si è detto "preoccupato" e teme una escalation delle
ostilità. Con le Corti islamiche ormai sbaragliate, gli Stati Uniti hanno
bombardato pesantemente diversi villaggi nel sud del Paese per colpire i
vertici di al Qaeda che vi avrebbero trovato rifugio.
Secondo testimonianze locali, tra le vittime somale ci sarebbero i 6
componenti di un'unica famiglia che partecipavano a un matrimonio. La missione
ha ottenuto l'esplicita approvazione del presidente del governo provvisorio
somalo, Abdullahi Yusuf tornato a Mogadiscio per la prima volta da quando ha
assunto la carica nel 2004. Il suo ingresso in città è avvenuto dieci giorni
dopo la ritirata dalla capitale delle Corti islamiche, messe in fuga dalle
truppe governative aiutate dall'esercito etiopico.
Washington però non sembra propensa a mollare la presa e ha inviato al largo
delle coste della Somalia la portaerei Eisenhower. La portaerei, che puo'
trasportare una novantina tra aerei ed elicotteri, sara' scortata da tre navi
da guerra - la Bunker Hill, la Anzio e la Ashland - che gia' operano nella
zona.
SENTINELLI: GRAVI RAID USA, MORTI INNOCENTI PESANO
"Ritengo molto grave l'intervento militare di queste ore in Somalia ad opera
dell'aviazione statunitense. Le vittime civili sono morti innocenti che pesano
sulle relazioni internazionali". Il vice ministro degli Esteri Patrizia
Sentinelli commenta così i raid Usa nell'estremo sud della Somalia dove
avrebbero trovato rifugio leader e milizie islamiche somale. "La ripresa del
dialogo e del negoziato che abbiamo richiesto con vigore - esorta Sentinelli -
deve prendere il posto delle armi. Ulteriori azioni militari in quel paese non
possono infatti che complicare ulteriormente la soluzione di una crisi
difficile e complessa per la quale l'Italia, in sintonia con l'Unione Europea,
le Nazioni Unite e i principali partner internazionali, aveva indicato nel
dialogo politico inclusivo e nella costituzione di una forza internazionale di
interposizione gli strumenti per avviare la riconciliazione nazionale".