[Forumlucca] [Fwd: [glt NV] lettera p. Ale Zanotelli]

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Author: Elena Bertoli
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To: forumlucca
Subject: [Forumlucca] [Fwd: [glt NV] lettera p. Ale Zanotelli]

da www.giovaniemissione.it
Condividiamo con voi la nuova lettera agli amici che p. Alex Zanotelli ha iniziato a scrivere prima del Natale 2005 e racconta quest'anno trascorso in cui ha celebrato la vita sulle strade di Napoli, dell'Italia...
..."l’utopia deve essere verificata nella prassi quotidiana, la speranza si giustifica in quelli che camminano e ci è data per servire i disperati. Per questo servizio oggi ci viene richiesta soprattutto una testimonianza coerente, una vicinanza samaritana, una presenza profetica"
Napoli, rione Sanità, 1/11/2006

Carissimi, jambo!
Ho iniziato a scrivere questa lettera prima del Natale 2005. Nulla da fare. Sentivo tanta rabbia e impotenza che mi bloccavano. Pochi giorni prima delle feste natalizie due giovanotti in moto furono freddati all’imbrunire sulla strada principale del Rione Sanità. Ero a pochi metri dalla scena del delitto. Natale? Mi raggelai.
Il giorno dopo passai per vedere se i giovanotti che “spacciano” avessero finito il loro grande presepio costruito lungo il bordo della strada. Ma nella notte avevano pensato bene di farlo a pezzettini e buttarlo in un cantuccio. Non c’era Natale alla Sanità. E attorno a me l’indifferenza generale (“si ammazzino fra di loro!”, “’na munnezza”, “uno in meno”) mascherata dall’aria di festa e luci del Natale consumistico che rendeva il tutto ancora più indigeribile.
Nel frattempo abbiamo perso altri otto uomini abbattuti da questa guerra sporca di camorra che insanguina il nostro rione. E’ la faida tra le famiglie camorristiche della Sanità, tra i Misso ed i loro alleati nel quartiere e la famiglia Torino, alleata dei Sequino. Molti di noi sospettano che dietro questo scontro camorristico si nasconda la longa manus della camorra di Secondigliano (molto più feroce e brutale) per il controllo del mercato della droga gestito dalle famiglie del centro città.
Una realtà, quella della camorra, molto pesante: ha le mani sulla grande Napoli (oggi una metropoli con oltre 4 milioni di abitanti) e fa affari d’oro (non solo sulla droga, ma soprattutto sui rifiuti). Pochi hanno descritto così bene le mani della malavita sul territorio metropolitano come Saviano (che ho avuto la gioia di conoscere presentando il suo libro a S. Maria Capua Vetere) nel suo potente libro Gomorra. La realtà mafiosa è sempre più potente non solo a Napoli, ma in tutto il sud, in particolare in Sicilia (Cosa Nostra) e Calabria ,dove regna la ‘ndrangheta che è oggi la regina delle organizzazioni criminali
Come celebrare il Natale in un clima così pesante, oppressivo…? Come celebrare il Natale in questa Napoli degradata (dalla Sanità a Scampia) davanti alla Napoli bene del Vomero e di Posillipo? “Nessuno può dirsi innocente” - ha detto recentemente il nuovo vescovo di Napoli il Card. Sepe che in un lungo colloquio mi aveva dato il suo benvenuto - “Alcuni, anche della cosiddetta Napoli bene, hanno pensato a salvare la pelle. O un posto. E lo spazio della città intesa come civile convivenza si è ritratto, assottigliato.” Il card. Sepe ha usato toni molto forti per descrivere questa città: “Il materialismo esasperato, le sacche di ferocia, l’omertà, la camorra e i poteri oscuri…Questa comunità è come un tossico che trova equilibrio nello stare curvo su se stesso”