[Forumlucca] Fw: CIP 6: FORSE OTTENIAMO UN RISULTATO IMPORTA…

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著者: Alessio Ciacci
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To: forumlucca
題目: [Forumlucca] Fw: CIP 6: FORSE OTTENIAMO UN RISULTATO IMPORTANTE!
----- Original Message -----
From: Giuliano Ciampolini
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Thursday, December 21, 2006 7:33 PM
Subject: CIP 6: FORSE OTTENIAMO UN RISULTATO IMPORTANTE!


Carissimi/e, con tutti gli scongiuri possibili.... forse, sull'abolizione dei CIP 6....., riusciamo ad ottenere un risultato importante (vedi di seguito), che conferma che - per il cambiamento - la sinistra critica, al Governo, può ottenere risultati positivi (anche se inferiori a quello che vorremmo).
Il PRC ed i VERDI, insieme, hanno un consenso elettorale inferiore al 9 % e aggiungendo anche PdCI e persone della sinistra critica che fanno parte dei Ds e della Margherita al massimo si arriva al 15%: ovviamente non possono pretendere di imporre le loro opinioni e proposte su tutto.
Se avessero più consensi elettorali, peserebbero di più..... ma comunque qualcosa otteniamo ed io sono dell'opinione che è meglio qualcosa che niente... perchè, fare dei passi avanti nella direzione giusta, ci avvicina alla meta che vogliamo raggiungere.
Saluti e auguri di buone feste.
Giuliano
Seguono informazioni:
http://www.governo.it/notizie/not_notizia.asp?idno=2494




        Ti trovi in: Home : Notizie 


                  giovedì 21 dicembre 2006


                  Cip 6: il Presidente Prodi presiede riunione a Palazzo Chigi
                  Questa mattina si è svolta a Palazzo Chigi una riunione, presieduta dal Presidente del Consiglio, Romano Prodi, coadiuvato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, con i Ministri competenti, per definire le modalità con cui nei giorni immediatamente successivi il Governo approverà le correzioni al testo contenuto in Finanziaria in materia di Cip 6, secondo gli accordi raggiunti tra i capigruppo di maggioranza in Senato.



      ....................................
      Ovviamente, alla storiella dell'errore..... bisogna essere creduloni per crederci: 
      è evidente che c'è stata una pressione degli interessi colpiti dall'abolizione dei CIP 6 (come dimostra questa dichiarazione a sostegno della versione approvata nel maxi emendamento alla Legge Finanziaria: "FISE Assoambiente e Federambiente hanno contribuito a rimediare all'errore e riportare la proposta all'attuale versione") e qualcuno è stato "incaricato" di commettere "l'errore" nella riscrittura notturna del maxi emendamento..... insomma ci hanno provato.... ma stavolta sembra che dovranno fare un passo indietro e rispettare quanto era stato concordato tra partiti dell'Unione e Governo Prodi.
      .....................................
      Finanziaria: Chiti, su cip6 governo correggerà errore
      19 dicembre 2006 alle 16:15 - Fonte: repubblica.it
      "Il governo conferma l'interpretazione del Comma 1119 della legge finanziaria secondo cui gli impianti a cui ci si riferisce per gli interventi di contributo finanziario alle energie rinnovabili sono quelli già realizzati e operativi". 
      Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, risponde così alle richieste di Verdi, Pdci e Prc. "Il governo - conclude Chiti - quindi assicura che interverrà per porre rimedio all'errore materiale, già evidenziato con una lettera da me inviata al presidente del Senato, e che non è stato possibile correggere per semplici motivi procedurali".
      AG
      .........................................................................
      20.12.2006 Liberazione
      Tommaso Sodano (Prc) e Loredana De Petris (Verdi) non votano, per errore nel maxiemendamento. Domani vertice a Palazzo Chigi Il governo rischia il default al Senato.
      di Gemma Contin
      Ieri il governo Prodi ha corso il rischio di andare sotto al Senato, dov'era in discussione la legge
      comunitaria. Si era agli ultimi articoli quando è mancato il numero legale. 
      In particolare mancavano il presidente della Commissione Ambiente, il senatore del Prc-Se Tommaso Sodano, e la senatrice verde Loredana De Petris.
      D'altra parte il senatore Sodano era stato esplicito e fermo, come sa esserlo fino alla temerarietà
      una persona mite quando si incorna su una battaglia di principio: «Il governo chiarisca la norma
      della Finanziaria sui Cip6, o io non voto la legge comunitaria».
      Eccolo il maledetto scivolone che ha messo a repentaglio la tenuta dell'esecutivo su una questione che pareva marginale. Invece i Cip6 non sono affatto marginali: sono i contributi per sostenere lo sviluppo delle energie alternative e la ricerca sulle fonti rinnovabili. Una questioncella che sta molto a cuore agli ambientalisti e soprattutto al presidente della Commissione Sodano, che dei Cip6, dei rifiuti, dell'acqua e dell'assetto del territorio ne ha fatto una sorta di bandiera che qualifica l'azione di governo.
      Se frana uno di questi punti, frana il governo, deve essersi detto il senatore campano che è stato
      anche presidente della Commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, il quale in apertura di seduta ha chiesto di sapere «quando il governo intenda intervenire sulla questione dei Cip6», rammentando che «l'Italia è sotto procedura d'infrazione» e precisando che «il problema deve essere risolto entro la fine dell'anno, perché dal primo gennaio ci sarannno tre miliardi di euro di incentivi che invece di andare alle fonti rinnovabili andranno alle cosiddette fonti assimilate, cioè niente altro che ai petrolieri».
      «Stiamo ancora aspettando la risposta del governo alla nostra richiesta di inserire, nel decreto che il Consiglio dei ministri varerà il 27 dicembre per correggere gli errori del maxiemendamento, anche la norma per abolire i Cip6 emanata dal Senato».
      «Francamente non riesco a capire questo prolungato e imbarazzato silenzio - ha detto Sodano -. 
      Il ministro Chiti è venuto in Aula a dirci che si è trattato di un errore tecnico. E quale governo, avendone la possibilità, è quello che non si affretta a correggere un errore? L'impegno a intervenire
      successivamente, come ha ventilato il ministro Chiti, non serve. E' funzionale solo a lasciare il tempo tecnico alle aziende di chiedere l'autorizzazione per i loro impianti cosiddetti "assimilati". E così si perpetuerebbe a suon di miliardi di euro la truffa ai danni dei cittadini di questo Paese». 
      Il ministro per i Rapporti con il Parlamento era andato a dire, in prima battuta, di stare tranquilli,
      che poi si sarebbe provveduto a correggere anche questo, assieme agli altri errori del maxiemendamento: «Il governo - aveva detto Chiti - conferma l'interpretazione del comma 119 della legge Finanziaria... quindi assicura che interverrà per porre rimedio all'errore materiale che
      non è stato possibile correggere per semplici motivi procedurali».
      Ma Tommaso Sodano non si è dato per convinto, e assieme a Loredana De Petris ha precisato che
      non avrebbe partecipato al voto se l'esecutivo non avesse confermato «l'immediato impegno a correggere una norma pessima contro l'ambiente, la salute dei cittadini e l'economia».
      Ed ecco allora scendere a più miti consigli lo stesso Romano Prodi, che ha convocato per domani
      una riunione a Palazzo Chigi e diffuso un comunicato in cui si dice che il premier interverrà «con i ministri competenti, per apportare le correzioni al testo secondo le indicazioni del relatore e
      della maggioranza».
      E così, finalmente rassicurato, il senatore Sodano è rientrato in Commissione, dicendosi «soddisfatto della risposta del governo su come e quando intendeva modificare la norma sui Cip6
      che in Finanziaria è passata con un grave errore».
      ........................................................................
      Di seguito, quanto stava scritto - sui rifiuti - nel maxi emendamento.... con "l'errore" che il Governo Prodi si è impegnato a ripristinare nella versione concordata.


      Lunedì 18 Dicembre 2006
      Finanziaria 2007: disposizioni in materia di rifiuti
      Di redazione *Per cortesia di www.fise.org. 


      Le disposizioni in materia di rifiuti riportate nel maxiemendamento governativo al DDL finanziaria 2007 prendono in considerazione i seguenti aspetti: 
      il rinvio del termine per le discariche al 31.12.2007 per i nuovi criteri di conferimento dei rifiuti, senza però il riferimento al comma 1 lett. p), dell'art 6 del D.Lgs 36/03 e quindi rimane escluso, salvo interventi successivi, il rinvio per i rifiuti con p.c.i. > di 13.000 kJ/kg, (probabilmente dovuto al fatto che l'emendamento era già stato approvato dalla V Commisione);


      incremento degli obiettivi, a livello ATO delle raccolte differenziate, motivate dai "rilevanti risparmi" di spesa e una "efficace utilizzazione delle risorse finanziarie", con previsione di intervento delle Regioni, in caso di inadempienza, con Commissari ad acta. Gli obiettivi di RD mirano a "rendere concretamente realizzabile l'obbiettivo "rifiuti zero";


      l'invarianza del regime di prelievo relativo alla gestione dei RU per il 2007;
      il ritorno alle norme del D.Lgs Ronchi per la definizione di criteri nazionali di assimilazione dei rifiuti;


      la realizzazione di un programma per la progressiva riduzione della commercializzazione dei sacchi di plastica per l'asporto di merci;


      lo stanziamento di 5 milioni di euro per la realizzazione di un sistema integrato di controllo per la tracciabilità dei rifiuti, sistema che dovrebbe portare al superamento del MUD nell'ambito delle modifiche del D.Lgs 152/06


      l'istituzione di un fondo di solidarietà per interventi diretti ad agevolare un maggior accesso alle risorse idriche a livello universale da costituire con l'applicazione di un contributo di 0,1 centesimo di euro per ogni bottiglia di acqua minerale in materiale plastico.


      Per quanto riguarda le modifiche al sistema di incentivazione CIP6 e alle fonti energetiche rinnovabili (FER), è stata modificata la versione che faceva salvi i finanziamenti e gli incentivi concessi per il CIP 6 ai soli impianti "già autorizzati e operativi", con "autorizzati e di cui è stata avviata concretamente la realizzazione" anteriormente all'entrata in vigore della presente legge. Sulla materia sono intervenute, con specifici comunicati, FISE Assoambiente e Federambiente che hanno contribuito a rimediare all'errore e riportare la proposta all'attuale versione. Sono stati inoltre soppressi gli incentivi FER per la quota non biodegradabile dei rifiuti e per i combustibili. Pertanto, nel sistema delle FER, per i rifiuti urbani ed industriali, rimangono incentivabili esclusivamente le frazioni biodegradabili.


      Il testo del maxi emendamento del Governo è disponibile sulla home page del sito del Senato http://www.senato.it, in formato pdf, (circa 24 mega).


      Allegato
      ART 1
      [.]
      Comma 184
      27. Nelle more della completa attuazione delle disposizioni recate dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni:


      a) il regime di prelievo relativo al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti adottato in ciascun comune per l'anno 2006 resta invariato anche per l'anno 2007;


      b) in materia di assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani, continuano ad applicarsi le disposizioni degli articoli 18, comma 2, lettera d), e 57, comma 1, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22;


      b-bis) il termine di cui all'articolo 17, commi 1, 2 e 6 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, è fissato al 31 dicembre 2007. Tale proroga non si applica alle discariche di II categoria, tipo A, ex «2A», e alle discariche per rifiuti inerti, cui si conferiscono materiali di matrice cementizia contenenti amianto.
      [.]


      Comma 1111
      638-bis Al fine di realizzare rilevanti risparmi di spesa ed una più efficace utilizzazione delle risorse finanziarie destinate alla gestione dei rifiuti solidi urbani, la regione, previa diffida, provvede tramite un Commissario ad acta a garantire il governo della gestione dei rifiuti a livello di ambito territoriale ottimale con riferimento a quegli ambiti territoriali ottimali all'interno dei quali non sia assicurata una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari alle seguenti percentuali minime:


      a) almeno il 40% entro il 31 dicembre 2007;


      b) almeno il 50% entro il 31 dicembre 2009;


      c) almeno il 60% entro il 31 dicembre 2011.


      638 ter Per gli anni successivi al 2011, la percentuale minima di raccolta differenziata da assicurare per i fini di cui al comma 638 bis è stabilita con decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, sentita la conferenza Stato/Regioni in vista di una progressiva riduzione della quantità di rifiuti inviati in discarica e nella prospettiva di rendere concretamente realizzabile l'obiettivo "Rifiuti 0".
      [.]
      Comma 1118
      644-bis. Per l'anno 2007 una quota non inferiore a 5 milioni di euro delle risorse del Fondo unico investimenti per la difesa del suolo e tutela ambientale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, iscritte a bilancio ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n. 426, è riservata in sede di riparto alla realizzazione di un sistema integrato per il controllo e la tracciabilità dei rifiuti, in funzione della sicurezza nazionale ed in rapporto all'esigenza di prevenzione e repressione dei gravi fenomeni di criminalità organizzata nell'ambito dello smaltimento illecito dei rifiuti


      Comma 1119
      644-bis. Dalla entrata in vigore della presente legge i finanziamenti e gli incentivi pubblici di competenza statale finalizzati alla promozione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica sono concedibili esclusivamente per la produzione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili, così come definite dall'articolo 2 della Direttiva 2001/77/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili. Sono fatti salvi i finanziamenti e gli incentivi concessi, ai sensi della previgente normativa, ai soli impianti gia' autorizzati e di cui sia stata avvia concretamente la realizzazione anteriormente all'entrata in vigore della presente legge, ivi comprese le convenzioni adottate con delibera del Comitato interministeriale prezzi il 12 aprile 1992 (CIP6) e destinate al sostegno alle fonti energetiche assimilate, per i quali si applicano le disposizioni di cui alla lettera c) del comma 644-ter.


      Comma 1120
      644 -ter. Il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con propri decreti ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, provvede a definire i criteri e le modalita' di erogazione dei finanziamenti e degli incentivi pubblici di competenza statale concedibìli alle fonti rinnovabili di cui all'articolo 2 della citata direttiva 2001/77/CE. Il Ministro dello sviluppo economico provvede con propri decreti ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n, 400 a definire le condizioni e le modalità per l'eventuale riconoscimento in deroga del diritto agli incentivi a specifici impianti già autorizzati all'entrata in vigore della presente legge e non ancora in esercizio, non rientranti nella tipologia di cui al periodo precedente, nonché a ridefinire l'entità e la durata dei sostegni alle fonti energetiche non rinnovabili assimilate alle fonti energetiche rinnovabili utilizzate da impianti già realizzati ed operativi alla data di entrata in vigore della presente legge , tenendo conto dei diritti pregressi e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, allo scopo di ridurre gli oneri che gravano sui i prezzi dell'energia elettrica e eliminare vantaggi economici che non risultino specificamente motivati e coerenti con le direttive europee in materia di energia elettrica.


      Comma 1121
      644-quater. E' fatta salva la normativa previgente per la produzione di energia elettrica di cui all'articolo 11 comma 14 del decreto legge 14 marzo 2005 n.35 convertito in legge con modificazioni con legge 14 maggio 2005 n. 80


      Comma 1122
      645 -quinquies. Conseguentemente:


      a) Al decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, all'articolo 17, i commi 1, 3 e 4 sono soppressi; all'articolo 20, comma 6 del medesimo decreto le parole "e da rifiuti" sono soppresse;


      b) Alla legge 9 gennaio 1991 n. 9, articolo 22, al comma 1 sono soppresse le parole: "o assimilate", al comma 5 è soppresso l'ultimo periodo, al comma 7 sono soppresse le parole:
      "e assimilate";


      c) Alla legge 9 gennaio 1991 n.9, nei titoli degli articoli 22 e 23, le parole: "e assimilate" sono soppresse;


      d) Alla legge 10 gennaio 1991 n.10, all'articolo 1, nel comma 3, primo periodo, le parole "o assimilate", le parole "ed inorganici"sono soppresse; è inoltre soppresso il secondo periodo; all'articolo 11 della medesima legge, nel titolo, le parole "o assimilate" sono soppresse; all' articolo 26, comma 76 della medesima legge le parole "o assimilate" sono soppresse;


      e) Al decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, articolo 2, comma 15, le parole "e inorganici" sono soppresse;


      f) Alla legge i marzo 2002, n. 39, all'articolo 39, comma 1, la lettera e) è soppressa;


      g) Alla legge 23 agosto 2004, n. 239, all'articolo i il comma 71 è abrogato;


      h) Al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, all'articolo 229 il comma 6 è abrogato;


      i) Al Decreto Legislativo 26 Ottobre 1995 n. 504, all'articolo 52, comma 3, sono cancellate le parole "ed assimilate"
      [.]


      Comma 1131
      649-bis. Ai fini della riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, del rafforzamento della protezione ambientale e del sostegno alle filiere agroindustriali nel campo dei biomateriali, è avviato, a partire dall'anno 2007, un programma sperimentale a livello nazionale per la progressiva riduzione della commercializzazione di sacchi per l'asporto delle merci che, secondo i criteri fissati dalla normativa comunitaria e dalle norme tecniche approvate a livello comunitario, non risultino biodegradabili.


      Comma 1132
      649-ter. Il programma di cui al comma 649bìs, definito con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio de1 Maree con il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, da adottare entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, è finalizzato ad individuare le misure da introdurre progressivamente nell'ordinamento interno al fine di giungere al definitivo divieto, a decorrere dal 1 gennaio 2010, della commercializzazione di sacchi non biodegradabili per l'asporto delle merci che non rispondano entro tale data, ai criteri fissati dalla normativa comunitaria e dalle norme tecniche approvate a livello comunitario.


      Comma 1133
      649-quater. Per l'avvio del programma di cui ai commi 649bis e 649ter è destinata una quota non inferiore a 1 milione di euro a valere sul" fondo unico investimenti per la difesa del suolo e la tutela ambientale" del ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare.
      [.]


      Comma 1288
      767 bis. E' istituito un fondo di solidarietà, presso la Presidenza del Consiglio finalizzato a promuovere il finanziamento esclusivo di progetti ed interventi, in ambito nazionale e internazionale, atti a garantire il maggior accesso possibile alle risorse idriche secondo il principio della garanzia dell'accesso all'acqua a livello universale. Per ogni bottiglia di acqua minerale o da tavola in materiale plastico venduta al pubblico è istituito un contributo pari a 0,1 centesimi di euro che va a confluire del fondo di cui al presente comma. Con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con il Ministro degli Affari Esteri, sentito il parere delle competenti Commissioni parlamentari e della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono indicate le modalità di funzionamento e di erogazione delle risorse del Fondo. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato a emanare i regolamenti attuativi necessari.


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