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*Pasolini: gli occhi [ /Dino Pedriali
/] * * **dicembre 2006*
*amori, tentazioni, invettive ... ** *
* giornale per e.mail a cura di* g*ianni
quilici **[ **gianniq@???* <mailto:gianniq@protocol.it>* ]*
**
*collaborano:*
* aldo zanchetta, anna, betty bastai, dante
albanesi, diego simini, emilio michelotti, franco dinucci, loredana,
marisa cecchetti, ** maurizio micheletti, nadia davini, nicola
cuciniello, peppe de angelis, raffaella, renzia d'incà, **tommaso
panigada, ** umberto franchi, valeria giglioli .... *
*Perciò io vorrei soltanto vivere*
*pur essendo poeta*
*perchè la vita si esprime *
*anche solo con se stessa.*
*Vorrei esprimermi con gli esempi.*
*Gettare il mio corpo nella lotta/./*
*Pier Paolo Pasolini*
**
*Email spedite: n. * *820*
**
*Cercavo un posto
nel mondo
ed ho capito
che il mondo
era il mio posto
Alessandra Bocchetti
Se voi aveste il coraggio di dire...
Se voi aveste il coraggio di dire,
come corsari,
la verità politica,
forse la pratica politica di sempre
(cinismo, trasformismo, faziosità, fratricidio)
potrebbe essere vinta.
Dite la verità politica e culturale dell'Italia:
che questa scuola,
questa televisione pubblica (della Repubblica)
va cambiata radicalmente.
Dateci un po' di poesia,
in tutta questa prosa e aritmetica,
il gusto di una nuova battaglia culturale....
Gianni D'Elia
da "l'Unità" del 19.12.2006
*
*ho incontrato il tuo occhio
sulla soglia e sono morta
morta di paura morta di voglia
Renzia D'Incà*
da /*Il basilisco
*/
*In ogni caso, per me,
vince l'elemento disgiuntivo,
di scissione:
io sono l'altro,
l'altro è me,
ma separatamente.
Vedo come due dimensioni
che non possono coesistere contemporaneamente*
*Emilio Michelotti
da "/Alètheia"
/*
*/**/
***
****
***
***
****
*Da che parte sto?
Dalla parte dei bambini.
Però mi vengono i brividi...**
***
*Caro gianni,*
se non sbaglio, dici
che bisogna dichiarare da che parte stiamo.
Confesso che la scelta tra Rutelli e Diliberto, tanto per dire,
non suscita il mio entusiasmo.
Vorrei stare dalla parte dei bambini.
Mi vengono i brividi quando penso che sono questi piccoli,
venerati da una corte di genitori, nonni, bisnonni e prozii,
abituati a pretendere di scegliere, dall' età di tre anni in poi,
le scarpette e i giocattoli e le merendine e la gomma da cancellare
profumata che preferiscono,
coloro che dovranno affrontare i conflitti globali della metà di questo
secolo:
la contesa per l' accesso a fonti di energia,
acqua dolce,
terra non desertificata
e aria pulita.
Ritengo, con Ginsborg, che non ci si possa ritenere civilizzati
se non scegliamo e sosteniamo rappresentanti capaci alzare lo sguardo
dalla convenienza individuale e corporativa a breve termine dei propri
elettori ,
per vedere più avanti e più in largo.
Ciao!
bona
[][][][]
/Cara Bona,
anch'io sto dalla parte dei bambini,
di Mozart e Dostoevski,
delle foche e dei platani,
della generosità e dello spazio aperto
ed appunto per questo mi interrogo
di fronte alle scelte sociali e politiche
che via via si devono prendere
da che parte stare,
perché la politica decide moltissimo
dell'esistenza umana...
/
/Si può scegliere anche di stare da soli
o con una minoranza
assolutamente piccola,
come ho quasi sempre fatto,
/
/ma oggi , a mio parere,
l'alternativa tra catastrofe e non,
è così radicale e veloce
che una minoranza deve porsi il problema di governare
accettando compromessi più avanzati.
/
/Perché c'è una politica dominante a livello mondiale
completamente irrazionale
per usare un linguaggio filosofico,
che può portare alla catastrofe
/
/Stare dalla parte dei bambini
è scegliere
-da persone libere-
i passaggi anche politici che possono permettere
più giustizia, più consapevolezza.
/
/Ma è un discorso talmente complesso
che le mie parole possono sembrarti schematiche
o peggio banali
/
**
****
*
@@@
L'Unità è un giornale prezioso*
da comprare e da sostenere*
Caro Gianni,
noto con piacere, leggendo 'gettare il mio corpo nella lotta'
che leggi l'Unità
e, ancora meglio, ne apprezzi i contenuti e le prese di posizione.
e mi pare che le considerazioni fatte
a partire dagli spunti offerti dal giornale suscitino spesso dibattiti interessanti e partecipati.
credo che l'Unità sia un giornale prezioso:
negli anni del governo Berlusconi ha saputo essere una 'nave pirata'
capace più volte di sabotare efficacemente i tentativi di normalizzazione dell'informazione nel nostro paese
e, non da meno, è il frutto e in qualche modo il simbolo di un' eredità importante
e forse recentemente lasciata un po' in ombra.
mi chiedo alloliatara se fosse possibile lanciare un appello ai lettori di 'gettare'
perché ne facciano il proprio giornale,
magari comprandola tutti i giorni.
Un abbraccio forte, ti ringrazio in anticipo.
Valeria*
*Mi piacerebbe che i lettori di questo Gettare
intervenissero sui quotidiani che comprano
e/o che leggono, se hanno amori
o odi profondi...
Per quanto mi riguarda...
sono stato non solo un lettore, ma un sostenitore,
e prima ancora un militante de Il manifesto,
che è stato il quotidiano ed anche la forza politica,
che mi ha formato.
E su questo potrei scrivere a lungo.
Oggi continuo ancora a comprarlo,
ma non mi ci ritrovo più nel profondo,
mi pare sbagliata e mi infastidisce la posizione
nei confronti del governo Prodi...
Mi ritrovo più nell'Unità,
che ha una sua autonomia critica,
sostiene il governo,
pur criticandolo
e considero Furio Colombo
uno dei critici più acuti
del berlusconismo,
quello che più di tutti forse
ha smontato non solo i contenuti,
ma i codici attraverso cui Berlusconi
è stato ed è ancora oggi dominante
sulla scena italiana.
*******
* *LA VITA ESISTE O NON ESISTE?
cronache di ordinaria "fatica"
tra gli usa e il canada
Cavolo che esiste! La si respira tra 15 e 20 volte per minuto (secondo
la Wikipedia).
Ogni volta che visito una grande citta' come Vancouver BC e Seattle la
vita mi prende per la gola,
io cerco di distogliere lo sguardo imbarazzata ma non ci riesco a meno
che non guardi per aria nel cielo.
Loro con le barbe lunghe, i vestiti malconci, i letti fatti di cartone
sotto le insegne di uffici e negozi, i carrelli del supermercato pieni
di sportine che trasudano di roba sporca, i loro sguardi da ubriachi o
stonati o malati di mente sono ovunque mi giro.
Potrebbero commettere un suicido in massa, ma no, preferiscono
trascinare le loro vite finche' qulchecosa cambia nella loro routine di
strada:
un miracoloso reinserimento sociale con un lavoro ed un tetto sulla
testa, una cirrosi epatica, una overdose di droga, un attacco
epilettico mortale.
Che cosa li spinge a continuare a vivere in queste condizioni?
Istinto di soppravvivenza animale?
Fede in qualche dio?
Fratellanza da accattone?
L'ultima volta che sono andata in Vancouver BC sono stata ospite di una
coppia che vive in una casa cooperative
e che sta boicottando gli USA per via della sua politica estera.
Mi sto accorgendo sempre di piu' che il Canada non e' poi cosi' diverso
dagli USA,
come gran parte dei canadesi piacerebbe pensare.
La citta' sta diventando una San Francisco del nord
dove chi ha un sacco di soldi
si puo' permettere di vivere vicino al centro o sul lungomare o su di
una collina con la vista spettacolare di oceano e montagne innevate.
Chi non li ha
si deve accontentare di vivere nei sobborghi piu' modesti o nella strada,
a meno che non trovi posto in una casa cooperativa.
Il lusso con vista sul mare e montagna fa gola a tutti e disintegra
qualsiasi forma di frontiera...
Quando ho accennato ai miei padroni di casa al numero di senza tetto
vagabondi e accattoni che ho notato in strada,
mi hanno spiegato che il governo locale ha appena tagliato i fondi per i
servizi sociali
per 'risparmiare' ed investirli nella costruzione di infrastutture per
le Olimpiadi Invernali del 2010...
Probabilmente non vuoleva tassare i cittadini...
(Come il nuovo governo centrale conservatore che sta seguendo l'esempio
dei conservatori statunitensi
che si puo' sitentizzare in due parole magiche: TAX CUTS)
. In favore dei canadesi devo dire che mi sono meravigliata
quando ho vista una donna borghese ben vestita chinarsi su un vagabondo
chiedendogli se aveva fame,
in Seattle non ho mai visto niente del genere.
Oppure sull'autobus. Il guidatore ha permesso all'accattone
con una scatola di cartone tenuta tra le braccia piene di bottiglie e
lattine vuote di sedersi e viaggiare gratis.
E la memoria va in retromarcia e mi riporta in India
quando ho visto bambini scalzi raccogliere qualsiasi cosa che fosse
riciclabile
da bidoni della spazzatura di cemento con un enorme sacco di tela e
vagabondi dormire nei loro escrementi...
Ed io continuo a respirare con una coscienza da piccolo borghese
che cerca di bercamenarsi come puo'
in questa vita misteriosamente incomprensibile e feroce.
Tanti auguri di Solstizio d' Inverno!
Betty
@ @ @
*
*LA VITA ESISTE*
* LA VITA NON ESISTE ...
*
* *
*LA VITA E' UN BACIO*
**
Quanti modi di dare o ricevere un bacio?
Baci donati, strappati, negati;
distratti, profondi, leggeri,
baci formali, rabbiosi, materni,
... e quanti, quanti altri ancora ...
in sostanza tanti quanti sono i modi di:
DARE ESISTENZA ALLA VITA!
Loredana G.
PS.
" Il cuore ha ragioni
che la ragione non conosce "
(Blaise Pascal)
*P**oesie ricevute*
*/Caro Gianni, ti invio due piccole cose
insieme agli auguri di buone feste.
Marisa/
1)
Quando parla la critica
di scrittura impegnata
anch'io
vorrei
definire a parole
i fatti allucinati
e l'uomo e la sua storia.
Talvolta,
anche se vi ho vissuto in mezzo,
dimentico
e anni e giorni e
nomi,
forse per selezione
o difesa.
Ma l'urgenza mia prima
è quella di
capire
il senso del percorso,
ogni linea che intreccia
tracce di vita
d'altri
in questo nostro
contratto faticoso
a tempo definito.
E
rimando la Storia.
2)
Siamo schizzi
d'eterno
sulla linea del tempo
ci scarruffiamo
a lasciare un graffio
a terra
non rassegnati all'oblio
di un cimitero di campagna.
Marisa Cecchetti
*
****/schegge su La strada
La strada sempre più diventa
la strada delle macchine,
proprio mentre cresce anche l'esigenza
di passeggiare, marciare, correre.
La parola d'ordine potrebbe essere:
riscopriamo sentieri, viottoli, stradine
inventiamo-progettiamo itinerari pedonali
non solo nelle colline,
ma nelle campagne urbanizzate, nelle periferie-città...
/****
**
**Ho scelto di fare l'arte camminando,
utilizzando delle linee e dei cerchi,
o delle pietre o dei giorni"
Richard Long
*Usando una pietra come cuscino,
mi lascio trasportare attraverso le nuvole.
** * Santoka Taneda
*Andavo, i pugni stretti nelle tasche sfondate,
Ed anche il mio pastrano diventava ideale;
Andavo sotto il cielo, Musa, ed ero il tuo fido;
Quanti splendidi amori ho mai sognato allora!
* Arthur Rimbaud
"Sulla strada di Sintra, verso mezzanotte,
al chiaro di luna, al volante,
sulla strada di Sintra,
che stanchezza della propria immaginazione,
sulla strada di Sintra, sempre più vicina a Sintra,
sulla strada di Sintra, sempre meno vicina a me..."
Fernando Pessoa
"Me ne vado per le strade
Strette oscure e misteriose:
Vedo dietro le vetrate
Affacciarsi Gemme e Rose.
Dino Campana
Verrebbe fuori di corsa
sulla mia macchina piena di birra da eroi
e salterebbe gridando al volante
perchè è l'autista più bravo.
Si andrebbe pellegrini alla montagna più alta
delle nostre antiche visioni di Montagne Rocciose
ridendo tra le braccia l'uno dell'altro,
felicità più alta delle Rocce più alte...
Allen Ginsberg
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*****Bisogna essere
assolutamente
moderni
ha scritto Rimbaud
e per esserlo davvero
bisogna anche essere
profondamente
antichi...
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@@@
Invio queste email anche a chi conosco poco o pochissimo,
o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente
è entrato nella (mia) posta
ettronica.
Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi
me lo faccia, e scusatemi, sapere: gianniq@???
Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,
aggiunga, proponga, faccia le sue critiche, e magari faccia circolare ....
Chi vuole
essere inserito nella lista blablabla bla blabla&
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**/ /**Invio ***//*