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Auteur: brunoa01
Date:  
À: forumSEGE, forumgenova
Sujet: [NuovoLab] Fw: [ambiente_liguria] Il popolo di Sanguineti vuole isolare Genova dal mondo
-- Messaggio Originale --
da: Carloge <gawen52@???>
A: ambiente_liguria <ambiente_liguria@???>
Invia: 19-12-2006
Oggetto: [ambiente_liguria] Il popolo di Sanguineti vuole isolare Genova dal mondo

http://www.ilgiornale.it:80/a.pic1?ID=142231

Il popolo di Sanguineti vuole isolare Genova dal mondo     - di Redazione -


Per carità: nemmeno un centimetro cubo di cemento sia gettato, e che  
nessuno si azzardi ad accendere le betoniere, anche solo per mezzo giro di  
riscaldamento. I dati sono troppo allarmanti. A quanto pare, la Liguria è  
la quarta regione italiana per densità di infrastrutture, al di là della  
sua conformazione non proprio pianeggiante. Il territorio, insomma,  
sarebbe saturo di opere grandi e piccole, e aggiungerne altre si  
risolverebbe in un grosso guaio.
Ecco quel che emerge dal convegno di ieri pomeriggio a Palazzo  
Ducale,        organizzato dal Forum ambientalista genovese nell'ambito di una  
serie di incontri a sostegno della candidatura alle elezioni comunali del  
poeta Edoardo Sanguineti. Ambientalisti, non solo del Forum ma anche di  
Legambiente e Italia Nostra, e rappresentanti di Rifondazione Comunista  
impegnati a sostenere ciò che l'ala più radicale della sinistra continua a  
ripetere da sempre, ma che non sembra affatto stimolare l'orecchio degli  
alleati, dai Ds in là: basta con le grandi opere per la mobilità a Genova  
e in Liguria,        basta parlare di Terzo Valico e Gronda, ripartiamo dal  
verde pubblico e «dalla figura del pedone, questa specie ormai  
dimenticata», parole di Andrea Bignone di Italia Nostra.
Una diversità di vedute di non poco conto tra due anime politiche che  
convivono sotto lo stesso tetto, soprattutto in un contesto come quello  
genovese, dove il dibattito sulle infrastrutture è il pane quotidiano.  
Tant'è: Andrea Agostini di Legambiente non le manda a dire alle  
amministrazioni pubbliche «cosiddette di sinistra», accusate di  
«comportarsi come tutti gli altri», di trascurare l'interesse ambientale e  
di aver contribuito «a portare la Liguria al secondo posto nazionale nella  
graduatoria dei reati ambientali: quasi tutto il settore edilizio nella  
nostra Regione si muove nell'illegalità». Dunque, il solo rumore di un  
martello pneumatico potrebbe essere segnale di pericolo. Figuriamoci quali  
reazioni può suscitare il progetto della gronda autostradale: «Un'opera  
inutile e dannosa, che al massimo servirebbe ad alleggerire il traffico  
del venti per cento» sentenzia Bignone,        che come soluzione alternativa  
vede «il limite dei trenta all'ora in città, per scoraggiare l'uso  
dell'automobile e inquinare di meno».
Liquidate le urgenze automobilistiche, nemmeno per il trasporto su rotaia  
ci sono segnali di apertura. Sul Terzo Valico, addirittura,  
l'atteggiamento rasenta lo snobismo, nonostante importanti esponenti della  
sinistra ne assicurino il carattere di necessità. «Morto e sepolto»:  
Andrea Bruno del Forum ambientalista fa una croce immaginaria con la mano.  
«Non è nemmeno il caso di discuterne:la linea ad alta velocità  
Milano-Genova non si farà e basta, dobbiamo parlare di problemi più  
concreti». La posizione dell'esponente ecologista non cambia nemmeno  
quando gli si fa notare che la giunta di Claudio Burlando si dichiara,  
almeno episodicamente, favorevole all'alta velocità, e che i soldi per la  
realizzazione dell'opera sono ricomparsi nel testo della Finanziaria  
prodiana: «Si tratta di briciole, destinate a lavori collaterali e  
perdipiù da dividersi con la linea Milano-Verona. Per cortesia, parliamo  
di cose più urgenti». Al limite, se proprio bisogna intervenire sulle  
ferrovie, si può migliorare ciò che già esiste: «La linea costiera, per  
esempio, con l'intensificazione del traffico potrebbe diventare una sorta  
di metropolitana». Ma qui si tratterebbe di aggiungere treni, e non di  
costruire: secondo il popolo di Sanguineti, di cemento la Liguria non ha  
più bisogno. Di tutt'altro avviso, come è noto, è il resto dell'Unione:  
forse qualche cazzuolata potrebbe risultare utile a tenere insieme la  
coalizione.        




--
Carlo
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