lettera aperta di PierGiorgio Welby ai direttori di giornali: "Vi
scrivo dalla mia prigione infame"
Signor Direttore,
sono Piergiorgio
Welby, che ha preso il posto di Luca Coscioni quale Presidente
dell'Associazione radicale che porta il suo nome, e come esponente
della costellazione di soggetti politici Radicali, nazionali e
internazionali, che operano con e attorno al Partito Radicale.
Ormai,
77 "giorni" fa, mi sono rivolto pubblicamente, personalmente,
politicamente, al Presidente della Repubblica, quale supremo Garante
del rispetto della Costituzione, della legalità repubblicana; per
ottenere finalmente l'esercizio del mio diritto naturale civile
politico personale ad una mia morte - naturale -. Solo modo possibile
per conquistare (anche in Diritto) pace per questo "mio" corpo
altrimenti sempre più straziato e torturato. Sequestratomi, per una
kafkiana imposizione "etica" dall'ordinamento e del potere burocratico,
o anche a esso imposto. Dobbiamo tutti - credo- gratitudine per la
qualità, l´importanza, della Sua risposta e delle Sue esortazioni che
hanno indubbiamente consentito il grave e grande dibattito che unisce,
anzichè dividere, coloro che vi partecipano, che non sono indifferenti