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From: diabolik
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Sent: Friday, December 08, 2006 1:49 AM
Subject: [NetworkcontroG8] REPORT ASSEMBLEA MERIDIONALE REALTA' DI MOVIMENTO
Report Assemblea meridionale delle realtà di movimento
Cosenza 28/29 Ottobre 2006
L’assemblea meridionale di movimento, promossa dalle realtà antagoniste
del sud, tenutasi a Cosenza il 28 e 29 Ottobre scorso, ha visto la
partecipazione di oltre un centinaio di persone in rappresentanza di
realtà, collettivi, centri sociali, sindacati di base e movimenti delle
regioni meridionali. L’analisi della fase politica con il continuismo
neoliberista del nuovo governo è stato al centro del confronto che ci ha
visto impegnati in questi due giorni nell’intento di riposizionare in
maniera autonoma l’azione delle realtà di movimento e rilanciare
l’opposizione sociale a partire dal sud.
In Italia, come nel resto dell’occidente, la globalizzazione economica
capitalista si è tradotta in una compressione dei salari e dei redditi
da lavoro che, uniti all'aumento dei prezzi ed alla privatizzazione di
servizi e risorse, hanno dimezzato il potere d'acquisto dei lavoratori.
Nel sud il medesimo processo si è tradotto in un tragico immiserimento
senza sbocchi, come dimostrano gli indicatori dell'occupazione e la
ripresa delle migrazioni interne, oltre che in uno spaventoso aumento
delle fasce di emarginazione ed esclusione sociale.
A Milano come a Napoli i nuovi contratti di lavoro sono di tipo precario
e a tempo determinato, ma nel sud la precarietà riguarda gran parte del
lavoro essendo per lo più lavoro nero. Qui la storica carenza di servizi
e di infrastrutture va a sommarsi ad un sistema di accesso al lavoro ed
alle risorse caratterizzato ancora dalla clientela e dal favore, che
specie in campagna elettorale funziona ancora molto bene. Del diritto
all'abitare meglio non parlarne, in una situazione di crisi generale "il
mattone" diventa il principale bene di investimento e speculazione, così
con l'abolizione dell'equo canone (approvato dal passato governo di
centro-sinistra) i fitti hanno perso ogni freno e moderazione.
In questi giorni si ritorna a parlare dell’emergenza sicurezza. Noi
siamo fermamente contrari all’invio dell’esercito ed all’aumento di
forze dell’ordine perché pensiamo che sia l’ennesima operazione
ideologica del tutto strumentale ed inutile.
Le uniche emergenze per il sud sono la casa, il lavoro, i servizi ed il
reddito per tutti!
Le stesse organizzazioni criminali sono diventate delle grandi holding
operanti in stretta connivenza con i poteri costituiti ed accrescono la
loro presenza sui mercati; dalle grandi opere, ai rifiuti, fino a quello
delle droghe, condizionando ulteriormente l’economia locale ed il
mercato del lavoro. Infatti se dietro grandi affari (inceneritori, ponte
sullo stretto, nuove centrali, infrastrutture, privatizzazioni) ci sono
sempre le stesse lobbies ( Impregilo, Caltagirone, Energy plus…) con la
logica del subappalto si realizzano illecite spartizioni che rafforzano
il perverso connubio di poteri, naturalmente con ulteriori riduzioni in
termini di sicurezza sul lavoro e per la salute pubblica.
Nel Mezzogiorno il problema è l'assenza permanente e strutturale di
reddito e garanzie, per vivere non semplicemente per il periodo limitato
di ricerca tra un lavoro ed un altro.
In questa somma di bisogni insoddisfatti che genera miseria, violenza
criminale, degrado, ma anche ribellione (Acerra, Melfi, Scanzano...)
crediamo vadano rintracciati i fili e l'azione di un percorso comune
delle realtà di movimento al Sud.
La politica ufficiale ed il sistema dei partiti quando non è complice, è
del tutto incapace di affrontare questa drammatica situazione e sempre
più frequentemente fa ricorso alla logica dell'emergenza come se questi
problemi non costituissero invece l'ordinarietà.
Sospensioni del diritto, a base di commissariati straordinari e leggi
speciali, si rinnovano come gli unici strumenti di intervento per
erogare nuovi finanziamenti funzionali a vecchie spartizioni, ma intanto
poco o niente cambia.
Così il sud continua ad essere il serbatoio di mano d'opera per il
capitale, un grosso mercato per i suoi beni ed insieme la sua discarica
di rifiuti tossici e nocivi.
I più colpiti da questo modello sono ovviamente i lavoratori, i precari,
i disoccupati, gli esclusi da/con cui ripartire per una seria
opposizione sociale al continuismo liberista che anche questo governo
esprime mentre agita un’ipocrita redistribuzione sociale.
Basta vedere i tagli al sociale della nuova finanziaria, che nel
frattempo aumenta considerevolmente le spese militari e lascia precari
il lavoro e le condizioni di vita della maggioranza. Tagli alla sanità,
alla formazione, agli enti locali, blocco delle assunzioni, TFR scippato
per finanziare grandi opere, tanti soldi regalati alle grandi imprese
costituiscono la ricetta per rispettare i parametri di compatibilità a
livello europeo ed anche l’unico obiettivo della politica economica.
In questo quadro il centro sinistra, accreditato anche dagli
industriali, rischia di essere l’artefice di un pericoloso piano di
riforme volto alla dismissione dell’apparato e delle risorse pubbliche,
nonché delle residue garanzie lavorative e quindi il vettore di una
progressiva precarizzazione sociale. Decisivo in questo senso è il ruolo
di oggettiva copertura della cosiddetta sinistra radicale che, al di là
di qualche balbettio, ha scelto di garantire il suo apporto e le sue
poltrone, dal ri/neo finanziamento alle missioni di guerra fino alla
finanziaria. Gli stessi sindacati confederali, al di là di alcune
componenti critiche, gia si sono predisposti alla ripresa della
concertazione con il governo amico ed il rischio concreto è quello di
un’opposizione reazionaria e corporativa manovrata dalle destre in
parlamento come nelle piazze.
Senza voler semplificare le differenze territoriali presenti al sud,
riteniamo indispensabile continuare una comune riflessione per
ricostruire discorsi e pratiche comuni di conflitto. Crediamo che sia
giunto il tempo di dare vita ad un soggetto politico autonomo, capace di
valorizzare in chiave unitaria le resistenze e le ribellioni che questi
territori producono, per dare senso e gambe ad un nuovo meridionalismo
che per semplicità definiamo antagonista e di classe.
Siamo convinti che disoccupazione, precarietà, lavoro nero,
insufficienza di servizi, privatizzazioni, devastazione dell’ambiente e
della salute, controllo sociale e militarizzazione siano le coseguenze
comuni di un modello di sviluppo utile solo agli interessi di lobbies e
multinazionali. La stessa filosofia delle grandi opere, (dal ponte sullo
stretto, agli inceneritori, dalle nuove centrali ai rigassificatori, da
Bagnoli alla Salerno-Reggio Calabria) non rappresenta una prospettiva di
sviluppo accettabile per il sud ma soltanto un modo per drenare soldi
pubblici in funzione di profitti privati al prezzo di un devastante
impatto sull’ambiente e la salute.
Sulla base di queste considerazioni e di questi intenti ci diamo
appuntamento per una nuova ASSEMBLEA MERIDIONALE da tenersi a NAPOLI
nella metà di Marzo con lo scopo di proseguire il confronto ed ampliarne
la partecipazione.
Con l’assemblea di Cosenza abbiamo verificato la disponibilità di molte
realtà di movimento del sud a rimettersi in cammino per la costruzione
di un percorso politico e sociale che nasca dal basso e viva del
protagonismo di quanti sono sfruttati, precarizzati, esclusi da questo
modello di società.
Con l’Assemblea di Napoli vorremmo provare ad approfondire le
contraddizioni ed i bisogni di questo sud per trovare un comune modo di
resistere, di parlare, di immaginare alternative. Lavoreremo perciò a
partire dai luoghi sociali e dai territori dove siamo per incrementare
la partecipazione, attivando ambiti di confronto a carattere
territoriale e regionale, in maniera che anche le piccole ma preziose
realtà della provincia siano pienamente coinvolte.
Intendiamo costruire prima dell’assemblea di Napoli una serie di
convegni tematici preparatori che possano costituire la base per una
discussione più efficace nella ricerca di strumenti, pratiche, campagne
ed obbiettivi comuni.
Segnaliamo che dal confronto di questa due giorni sono emersi almeno 4
iniziali assi di ragionamento da mettere al centro della prossima assemblea:
1) Politica delle grandi opere e privatizzazione dei beni comuni.
Impatto del modello di sviluppo sulla salute e sull’ambiente. Le
alternative possibili
2) Trasformazioni dell’apparato produttivo e ricadute socioeconomiche.
Reddito, lavoro e servizi contro la precarietà lavorativa e la
precarizzazione sociale
3) Ulteriore militarizzazione dei territori dentro i nuovi scenari della
guerra infinita. L’europa fortezza, i flussi migratori e la prospettiva
dell’euromediterraneo
4) controllo sociale, repressione, carcere: come uscire dall’emergenza
5) strumenti di comunicazione e nuove tecnologie
In conclusione della due giorni di Cosenza le situazioni e i compagni
presenti si riconvocano per la prossima Assemblea Meridionale da tenersi
nel mese di Marzo a Napoli, per la quale preparare un prossimo volantone
Concordano di promuovere e partecipare in maniera unitaria come Realtà
Antagoniste del Sud alle prossime scadenze di movimento previste.
§ Il corteo nazionale del 4 Novembre prossimo a Roma contro la precarietà
§ Lo sciopero generale del 17 Novembre indetto dal sindacalismo di base
con cortei regionali
§ La manifestazione nazionale del 18 Novembre a sostegno del popolo
palestinese e contro la guerra
§ Il presidio di solidarietà con gli imputati del processo al “Sud
Ribelle” sotto il tribunale di Cosenza il 28 Novembre in occasione
dell’audizione del capo della Polizia De Gennaro
Si impegnano a promuovere una campagna di informazione e sostegno al
supporto legale di Cosenza, impegnato nel processo al Sud Ribelle,
attraverso la costruzione di momenti di informazione e tour di gruppi
musicali.
Raccolgono l’appello lanciato dell’EZLN con la sesta dichiarazione per
una “otra campagna” ed aderiscono ai prossimi incontri intercontinentali
previsti in Chiapas a partire dal prossimo mese di Dicembre.
Realtà Antagoniste del Sud
Cosenza, 28/29 Ottobre 2006
Per info e adesioni :
Campania info@??? -
www.noglobal.org --
Calabria:csoacartella@??? -
http://csoacartella.org --
Sicilia: exkarcere@??? -
www.ecn.org/excarcere --
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