[Lecce-sf] Fw: [antiamericanisti] Conferenza sull'Olocausto:…

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Auteur: Rosario Gallipoli
Date:  
À: forumlecce
Sujet: [Lecce-sf] Fw: [antiamericanisti] Conferenza sull'Olocausto: la mancanza di dialettica produce solo dogmi
Solo due aggiunte al condivisibile articolo:

- che l'Olocausto sia un mito è stato dimostrato il giorno stesso di apertura della Conferenza: tutte le "democrazie" occidentali (filosioniste) lo hanno boicottato a priori, come un dogma indiscutibile. Allo stesso modo la Francia ha appena varato una legge folle che proibisce di mettere in dubbio il genocidio turco degli armeni.

- vorrei che qualcuno spiegasse a chi sostiene che in Iran c'è una "dittatura islamica" cosa significa dittatura: nel Cile di Pinochet gruppetti di studenti comunisti (l'equivalente degli yuppies filo yankees iraniani) non potevano certo rumoreggiare sotto il palco del generale, ad esempio....

L.

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Conferenza sull'Olocausto: la mancanza di dialettica produce solo dogmi

da http://www.arabmonitor.info/news/dettaglio.php?idnews=16804&lang=it

Milano, 12 dicembre - Un concerto di protesta si è levato da tutte le principali capitali occidentali verso la Conferenza sull'Olocausto organizzata in Iran. Sentenze di condanna a priori sono state pronunciate da primi ministri, cancellieri, e governanti di diversi Paesi. C'è chi ha parlato di "affronto", chi lo ha definito "incredibile" dicendo che evidenzia "l'odio verso gente di un'altra religione", chi è arrivato a tracciare un parallelo, affermando che "dimostra la particolare minaccia con cui Israele convive".

Una firma "illustre" di un quotidiano italiano che vanta essere di qualità ha scritto, prendendo lo spunto dalla contestazione che ieri alcune decine di studenti iraniani hanno inscenato nei confronti del presidente iraniano Mahmoud Ahmadi Nejad all'Università di Teheran, che l'Occidente è chiamato a "fare delle scelte di fondo" prima che "la regione più cruciale del pianeta" venga trasformato dai "burattini di Khamenei e Ahmadi Nejad ... nel Regno del Terrore Islamico".

Sembra un'operazione coordinata a livello di governanti e uomini di informazione. Evidentemente la Repubblica islamica che cresce, aumenta il proprio potere nella regione e sta acquistando l'accesso alla tecnologia nucleare disturba. Non disturbava all'epoca dello Scià, nonostante le persecuzioni nei confronti del popolo iraniano, perché era amico dell'Occidente. Infastidisce ora e lo farà di più in futuro man mano che aumenterà il peso dell'Iran indipendente. Sì, perché la Repubblica islamica è uno Stato autenticamente indipendente dai grandi centri di potere internazionali ed è la ragione principale per l'animosità che la circonda.

Chi si è scandalizzato per la Conferenza sull'Olocausto e per il presunto odio che avrebbe espresso nei confronti dei fedeli di religione ebraica, non ha detto che in Iran vive la più grande comunità ebraica del Medio Oriente dopo quella israeliana, che questa comunità ha il proprio rappresentante parlamentare, ha le proprie scuole, ha i propri luoghi di culto, le propri istituzioni, tutti funzionanti, e può recarsi liberamente in Israele e tornare tranquillamente nella Repubblica islamica senza che nessuno chieda nulla.

Gli organizzatori della Conferenza hanno detto e ripetuto a più riprese che si voleva offrire un'opportunità per parlare liberamente dell'Olocausto. Non negarlo. Non confermarlo. Parlarne. Farlo liberamente, senza che scattino leggi e processi come accade in diverse parti d'Europa. Bisogna ricordare alla cultura dominante che la dialettica è una manifestazione dell'intelligenza umana. Chi non accetta il confronto, è incapace di confrontarsi, e regola il mondo sulla base di dogmi.

La redazione di Arabmonitor