[NuovoLab] Nucleare buono e nucleare tanto tanto cattivo

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Author: Edoardo Magnone
Date:  
To: forumgenova
Subject: [NuovoLab] Nucleare buono e nucleare tanto tanto cattivo


Da: Jerusalem Post, YnetNews, Ha’aretz, 11.12.06
Ripreso da: http://www.israele.net/articles.php?id=1496

12-12-2006
PM israeliano: "Impossibile mettere sullo stesso piano atomica iraniana e
israeliana"

Con una affermazione senza precedenti, il primo ministro israeliano Ehud Olmert
lunedì, intervistato dal canale televisivo tedesco N24-Sat1 alla vigilia della
sua visita in Germania, ha lasciato intendere per la prima volta che Israele
disponga di armi nucleari inserendolo in un elenco di potenze nucleare
riepilogato a braccio.
Olmert si è accalorato quando l’intervistatore gli ha chiesto di commentare la
recente dichiarazione del nuovo segretario alla difesa americano Robert Gates,
secondo il quale il fatto che Israele abbia armi atomiche indebolirebbe la
posizione dell’occidente di fronte all’Iran.
“Israele è una democrazia – ha esclamato Olmert – che non minaccia nessun paese,
e che non lo ha mai fatto. Tutto quello che abbiamo cercato di ottenere per noi
è di poter vivere senza [la minaccia del] terrorismo, ma non abbiamo mai
minacciato nessun altra nazione di annientamento. L’Iran invece minaccia
esplicitamente, apertamente e pubblicamente di cancellare Israele dalla carta
geografica. Come potete mettere le due cose sullo stesso piano, quando [l’Iran]
aspira ad avere armi nucleari come gli Stati Uniti, la Francia, Israele, la
Russia” ha detto Olmert, e ha aggiunto: “Stiamo parlando di paesi civili, che
non minacciato di distruzione atomica le fondamenta del mondo, nè minacciano
altri paesi brandendo l’arma nucleare per distruggerli. Ecco perché c’è una
enorme differenza”.
Finora tutte le autorità israeliane si sono sempre attenute a una politica
ufficiale di calcolata “ambiguità nucleare” (vedi: Il nucleare necessario
http://www.israele.net/sections.php?id_article=1401&ion_cat=18 ).
Non è apparso immediatamente chiaro se la dichiarazione di Olmert sia stata una
sorta di lapsus o piuttosto una voluta indicazione, più o meno implicita, della
potenzialità nucleare israeliana. Lunedì sera, l’ufficio del primo ministro
israeliano ha smentito che le affermazioni di Olmert nell’intervista tedesca
costituissero un riconoscimento ufficiale che Israele dispone di armi nucleari.
Nell’intervista, Olmert ha poi chiesto a Berlino di troncare i suoi vasti legami
economici con l’Iran, dicendo che la Germania non può usare gli affari come
giustificazione per intrattenere rapporti con il presidente iraniano Mahmoud
Ahmadinejad che, proprio in queste ore, va ripetendo che la Shoà sarebbe un
“mito”, e ribadisce di voler cancellare Israele. “Vorrei suggerire al popolo
tedesco – ha detto Olmert – di non usare l’argomento affari quando si tratta
della vita del popolo ebraico. Potete avere interessi economici, potete avere
interessi commerciali, ma avete un obbligo morale ben più profondo e
fondamentale con voi stessi, con la vostra storia e con o il vostro futuro”.
Nell’ampia intervista, Olmert ha anche detto che è disposto a prendere in
considerazione l’offerta tedesca di inviare truppe nella striscia di Gaza nel
quadro di una forza internazionale di peacekeeping, ma ha aggiunto che la
proposta dovrebbe esser e meglio chiarita e compresa prima che Israele possa
dare il suo okay finale. “I soldati tedeschi sono pronti a rischiare la vita a
Gaza nella lotta contro il terrorismo? – si è chiesto – Gli italiani [che hanno
avanzato una simile proposta] sono pronti a vedere i loro soldati uccisi da
attacchi terroristici a Gaza? Io non dico di no a nulla che possa far avanzare
la pace, ma non mi precipito a dire sì a qualcosa che non è ancora ben
comprensibile e che potrebbe dimostrarsi molto, molto pericoloso per i paesi
coinvolti”.