[Lecce-sf] Fw: [JUGOINFO] Olmert "persona non gradita" - P.S…

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Autore: Maria
Data:  
To: la mailing-list del Lecce social forum
Oggetto: [Lecce-sf] Fw: [JUGOINFO] Olmert "persona non gradita" - P.S. per la stampa

----- Original Message -----
From: Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia
To: jugoinfo@??? ; crj-mailinglist@???
Sent: Sunday, December 10, 2006 2:37 PM
Subject: [JUGOINFO] Olmert "persona non gradita" - P.S. per la stampa



From: forumpalestina @ libero.it
Subject: Olmert è "persona non gradita" in Italia. Mercoledi
manifestazione a Roma
Date: December 8, 2006 6:37:45 PM GMT+01:00

Olmert è "persona non gradita" in Italia

Mercoledi 13 dicembre, ore 17.30
manifestazione a Piazza SS. Apostoli a Roma

Il governo italiano intende ricevere mercoledi 13 dicembre il premier
israeliano Olmert ossia il responsabile della mattanza dei palestinesi
a Gaza (456 uccisi solo da giugno a oggi) e del mattatoio di questa
estate in Libano (centinaia di morti e migliaia di sfollati). Pochi
giorni fa il governo italiano ha negato il visto di entrata in Italia
al ministro palestinese dell'informazione. Il governo Prodi continua a
rendere vigente l'accordo di cooperazione militare tra Italia e
Israele siglato dal governo Berlusconi mentre mantiene in vigore
l'embargo contro la popolazione palestinese. Siamo ben oltre i due
pesi e due misure. Noi, al contrario, riteniamo che l'Italia non debba
essere in alcun modo complice con l'occupazione israeliana della
Palestina e con uno Stato militarista e aggressivo contro i popoli e i
paesi confinanti.
Mercoledi 13 dicembre saremo in piazza con una manifestazione in
piazza SS. Apostoli. Ci faremo sentire con le nostre parole e con un
cacerolazo. Proietteremo in pubblico i documentari sugli effetti delle
nuovi armi utilizzate dall'esercito israeliano a Gaza e in Libano.
Invitiamo tutti a essere in piazza con noi per far sapere che Olmert
in Italia è una "persona non gradita".

P.S. Per la stampa

Sulle base delle esperienze accumulate in questi anni e in base alle
richieste che perverranno dalla varie redazioni sarà possibile
assistere e riprendere a:
- bruciatura di una o più bandiere (di vari tagli e di vari paesi a
secondo delle richieste)
- bruciatura di uno o più pupazzi (di varia fattura e dimensione)
- slogans irripetibili (in coro)
- slogans indicibili (in coro)
- slogans desueti (in coro e in assolo)

Inoltre, saranno disponibili e già pronti i modelli per i comunicati
stampa che prevedono:
- fac simile comunicato stampa di esecrazione per le bandiere bruciate
- fac simile comunicato stampa di indignazione per i pupazzi bruciati
- fac simile comunicato stampa di stigmatizzazione per gli slogans
indicibili, irripetibili o desueti

I comunicati saranno già pronti e conformeranno i servizi dei tg
serali e delle pagine dei giornali il giorno successivo. I dichiaranti
dovranno solo apporre la propria firma al fac simile del comunicato.
La possibilità di poter usufruire dei servizi "telegiornale unico" e
"giornale unico" sono rigorosamente bipartizan.

Cari giornalisti ma perchè vi dovete far trattare così?!!

---

Mail: forumpalestina @libero.it
Sito: http://www.forumpalestina.org

La coda della vipera

Continua la campagna per la revoca della cooperazione militare tra
Italia e Israele.
Mercoledì 13 dicembre mobilitazione contro la visita di Olmert in Italia

Report dell'assemblea pubblica promossa dal Forum Palestina

Roma. - Sala piena, posti in piedi, interventi di tutti gli invitati e
circa tre ore di discussione. Gli ingredienti per una iniziativa
riuscita ci sono stati tutti. A Roma ieri pomeriggio il Forum
Palestina ha rilanciato la campagna per la revoca dell'accordo
militare Italia e Israele e gli altri obiettivi della manifestazione
del 18 novembre pesantemente criminalizzata e oscurata nei suoi
contenuti da un killeraggio politico-mediatico decisamente bipartizan.

"Denunciando politicamente e pubblicamente l'esistenza e le
conseguenze di questa collaborazione militare tra Italia e Israele, è
stato come pestare la coda di una vipera" hanno detto gli
organizzatori aprendo la discussione. E' scattata una reazione
durissima dei poteri forti militari, economici e della lobby
bipartizan che sostiene a tutti i livelli il rafforzamento delle
relazioni tra Italia e Israele a scapito dei diritti dei palestinesi.
"L'embargo dell'Unione Europea e dell'Italia contro i palestinesi è
una vergogna, un crimine contro l'umanità che non può essere
accettato" è stato ribadito. Allo stesso modo è stato lanciato
l'allarme sulla crescente militarizzazione dell'economia e della
ricerca e sul militarismo che sta impregnando anche la politica
italiana e di cui si è avuta dimostrazione con le sporporzionate e
strumentali reazioni alla manifestazione del 18 novembre.

La petizione popolare che chiede al governo la revoca dell'accordo
militare sta circolando e raccogliendo firme in tutta Italia ben al di
sopra delle aspettative. Su questo si costituirà a breve un comitato
di garanti e si avvieranno iniziative capillari in tutte le città.
L'obiettivo è quello di far emergere la questione della cooperazione
militare Italia-Israele in tutti i suoi risvolti concreti, politici,
diplomatici. Analogamente partirà la campagna "BoicotTelecom.
Telefoni rosso sangue" che chiede il disinvestimento dei rilevanti
investimenti della azienda italiana sul mercato israeliano per mettere
in campo nuovi strumenti di pressione sulle autorità israeliane. Su
questo sono pronti gli adesivi da utilizzare per la campagna e che
possono essere richiesti al Forum Palestina.

Il primo appuntamento di mobilitazione sarà comunque il prossimo
mercoledì 13 dicembre quando il premier israeliano Olmert verrà in
visita in Italia per incontrarsi con Prodi, un Prodi reduce di
dichiarazioni gravissime (riportate oggi sul Corriere della Sera)
sulla rivendicazione dell'ebraicità dello Stato israeliano, una tesi
che mette una lapide sopra le rivendicazioni dei palestinesi residenti
in Iraele o espulsi nei campi profughi del Medio Oriente, mentre resta
ancora in vigore l'embargo contro una popolazione già stremata
dall'assedio israeliano e che vede l'Italia ricevere ufficialmente
Olmert ma negare il visto di ingresso addirittura ad un ministro
palestinese che doveva partecipare ad un convegno in una sala del
Senato. La dichiarata equivicinanza del governo italiano su Palestina
e Israele somiglia ormai sempre più alla complicità che ha
caratterizzato la politica estera del governo Berlusconi. E' stata
convocata una manifestazione di protesta in piazza SS. Apostoli dalle
ore 17.30 sotto la sede dell'Unione.

Al dibattito, dopo le introduzioni curate dai compagni del Forum
Palestina, hanno preso parte Manlio Dinucci, Angelo Baracca, Shoukri
Hroub, Nella Ginatempo, Jacopo Venier, Ferdinando Rossi, Lucio
Manisco, Fosco Giannini, Roberto Taddeo, Giovanni Franzoni, Bassam Saleh.

Roma, 7 dicembre



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