durante il servizio sul TG3 relativo alla manifestazione di sabato pomeriggio e' stato riferito che il prefetto esclude la costruzione di un cpt a genova
ciao
antonio
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lavoro repubblica
La madre di Carlo Giuliani, senatrice di Rifondazione, "autoreclusa" sabato nella struttura di Crotone con il collega Caruso
Haidi e il Cpt: "Guai ad aprirlo anche a Genova"
Se dovesse riprendere forza il progetto di un Cpt per gli immigrati a Genova, Haidi Giuliani sarebbe in piazza, in prima fila: «mi batterei contro con tutte le mie forze», dice la neo senatrice, entrata in parlamento esattamente due mesi fa. E in questi giorni, la mamma di Carlo Giuliani, il ragazzo ucciso nei giorni del G8, si è "autoreclusa" nel Cpt di Crotone insieme a Francesco Caruso. «L´esistenza di questi Cpt la conoscono tutti gli italiani - dice - sono luoghi dove vengono recluse persone che non hanno commesso nessun reato: non possiamo ricordarcene solo perché un bravo giornalista fa uno scoop o due parlamentari ci vanno in modo diverso da come ci si va di solito».
Oggi sono due mesi che Haidi Giuliani, la mamma di Carlo, il ragazzo ucciso negli scontri del G8, è entrata in Senato dove siede sui banchi di Rifondazione-Sinistra Europea: era l´11 ottobre. E in questi giorni ha fatto la sua prima, clamorosa azione da senatore su un terreno che non è più la tragedia di quei giorni di luglio del 2001 ma riguarda le condizioni degli immigrati irregolari, in attesa di espulsione, dentro ai Cpt. Era insieme a Francesco Caruso, ex portavoce dei «disobbedienti» meridionali e ora parlamentare di Rifondazione anche lui, e si sono "autoreclusi" nel Cpt di Crotone. Haidi Giuliani poi si è spostata a Lamezia, dove uno degli immigrati si era suicidato, e ieri è tornata a Genova. «Ma riparto domattina», raccontava. Dunque, l´esordio politico, sulla scena nazionale, è stato sui centri di permanenza temporanea. «In realtà - obietta lei - che il Cpt non fosse la soluzione al problema delle immigrazioni l´ho sempre pensato e manifestare contro l´apertura dei Cpt l´ho sempre fatto. Non è una novità che deputati di Rifondazione vadano nei Centri di permanenza temporanea, era successo anche due giorni fa. Certo, se si cerca lo spunto, Caruso fa più notizia». L´obiettivo della manifestazione è arrivare a cancellarli, mentre a Genova si era parlato di farne uno e poi è calato il silenzio. «Mi batterei contro con tutte le mie forze - dice la senatrice - I Cpt sono luoghi dove le persone vengono rinchiuse senza aver commesso un reato, sono persone che vengono in cerca di un lavoro e di un futuro: gli italiani lo hanno fatto per tanto tempo, ma evidentemente se ne sono dimenticati». Haidi Giuliani pensa che «la presenza dei Cpt è nota a tutte le persone di questo Paese e non possiamo ricordarcene solo quando un giornalista bravo come Gatti fa uno scoop, o se due parlamentari ci vanno in modo diverso da come ci si va di solito. La gente rimuove, ma a volte mi chiedo se i troppi soldi riescano ad ottenebrare anche la coscienza». Che fare? «Il problema va risolto naturalmente, alla fonte: bisogna chiedersi perché queste persone lasciano il loro paese, la propria famiglia, i propri amici, cosa che non è piacevole. Non lo fanno di certo per il gusto dell´avventura e noi, popoli che abbiamo sfruttato per secoli quei paesi, dovremmo farcene carico». Dopo i Cpt, quali emergenze? «Sono tante, a cominciare da quella delle carceri che è stata appena, appena alleviata dall´indulto; ora bisognerebbe ragionare su un´amnistia e anche qui il problema va affrontato alla base: la stragrande maggioranza delle persone in carcere sono immigrati e tossicodipendenti, persone che avrebbero bisogno di essere aiutate». E Genova? «Sono arrivata ieri e riparto oggi; l´unico senso di colpa che provo è proprio nei confronti di Genova e della Liguria perché per ora non riesco ad occuparmene abbastanza».
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