[Lecce-sf] Inoltra: [GSF-Puglia] 11/12: riunione urgente su…

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Autore: Antonella Mangia
Data:  
To: CSSF, lecce social forum
CC: rifondazionecasarano, Giancarlo COSTA CESARI, gccasarano, Osservatorio, prc.comunicazione, Forum Ambiente Salento, gc
Oggetto: [Lecce-sf] Inoltra: [GSF-Puglia] 11/12: riunione urgente su acqua
RICEVO DALLE LISTE REGIONALI E INOLTRO PER CHI FOSSE INTERESSATO.
antonella


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Cari tutti,
vi comunichiamo che lunedì 11 alle ore 20.00, presso Storie del Vecchio SUD
(Via Buccari, 120, Bari), è indetta una riunione aperta a quanti vogliano
continuare la riflessione e le attività per la ripubblicizzazione dell'AQP,
tanto più urgente alla vista del recente epilogo.
Qui di seguito trovate un nostro comunicato stampa sulla vicenda.
A presto
Margherita

IL CORAGGIO CHE NON C'E'

La discussione sulla forma giuridica dell'AQP è tutt’altro che oziosa! Essa
costituisce il punto nodale per un governo pubblico dell’acqua.

Questo l'avevamo già sottolineato un mese fa con un appello indirizzato alla
Regione e continuiamo a sottolinearlo con forza all'indomani delle
dichiarazioni del governo della Regione su quella che viene definito il
dibattito “spa si, spa no” riacceso in seguito alle dimissioni del Prof.
Petrella, presidente dell'AQP.

La discussione sulla forma dell'ente gestore dell'acqua è
talmente centrale, al contrario di quanto sostenuto dal Presidente Nichi
Vendola, che ha portato alla rottura della condivisione del percorso di
ripubblicizzazione avviato un anno e mezzo fa con la nomina da parte della
Regione del Prof. R. Petrella alla Presidenza dell'AQP e con le
dichiarazioni rese in più occasioni dal Presidente Vendola o altri
rappresentanti regionali (come per esempio ai Cantieri per la Democrazia
dell’autunno 2005, alla Conferenza organizzata al Politecnico nel dicembre
2005, ed al Forum di Sbilanciamoci del settembre di quest’anno) non solo sul
riconoscimento dell’acqua bene comune ma sulla necessità della gestione
pubblica e partecipata.

Attualmente, l’AQP è una società per azioni che gestisce il servizio idrico
con un affidamento cosiddetto in house (il cui capitale è totalmente
pubblico, detenuto dalla Regione).

Per noi cittadini pugliesi conta indubbiamente l'efficienza nella gestione
dei servizi idrici, la riduzione delle perdite, il funzionamento reale del
ciclo di depurazione, ma crediamo che tali esigenze non solo non siano in
contrasto con una gestione effettuata da un ente di diritto pubblico, ma che
questo rimanga l'unico che per sua natura giuridica possa garantire
realmente un governo pubblico dell'acqua e dei servizi idrici.

Al contrario una spa a capitale interamente pubblico resta, comunque, una
società di diritto privato che, come tale, risponde alle norme a garanzia
dell'interesse dei privati e non del rispetto dell'interesse della
collettività nel suo insieme. La spa è una società finalizzata per legge al
conseguimento del profitto (indipendentemente dalla natura dei suoi
azionisti), mentre ai cittadini interessa che l'acqua ed i servizi idrici
siano governati da un ente che garantisca gli interessi di tutti e non di
pochi.

Una spa può subire variazioni nella proprietà degli azionisti; per questo
l'attuale amministrazione Regionale deve rendere definitiva la chiusura ad
ogni processo di privatizzazione dell'AQP, al di là del proprio mandato.

A questo aggiungiamo che siamo preoccupati per i prestiti finanziari da
capitale privato a cui è ricorsa l'AQP, perchè chi finanzia gli investimenti
può condizionare la linea politica dell'azienda.

A parte la dimensione territoriale, vogliamo ancora una volta ricordare come
il principio secondo cui l’acqua è e deve rimanere pubblica nella proprietà
e nella gestione, è contenuto nel programma elettorale del Governo nazionale
ed ha trovato una conferma anche nel decreto Lanzillotta che ha escluso il
servizio idrico dalle liberalizzazioni.

E’ incomprensibile che in Puglia il progetto di fare dell’AQP il primo
modello di gestione pubblico e partecipato si è arrestato, mentre a livello
nazionale il Governo sta creando un nuovo quadro legislativo (che vieta la
gestione privata dei servizi idrici) ed i Movimenti lanciano una legge di
iniziativa popolare per la ripubblicizzazione,

Un mese fa avevamo inviato un appello, sottoscritto da decine di
associazioni ed istituzioni, e centinaia di esponenti della società civile e
della cittadinanza, per chiedere al Presidente della Regione Puglia Nichi
Vendola, garante dell’impegno di ripubblicizzazione dell’AQP assunto verso i
cittadini pugliesi, ed alla Giunta Regionale, di ricreare le condizioni
politiche per far ritornare pubblico l’Acquedotto.

A tale appello non abbiamo avuto risposta. Ricordiamo ancora una
volta al Presidente Nichi Vendola gli impegni da lui assunti e la
sollecitazione che ci fece in occasione delle elezioni quando ci chiese di
non essere lasciato solo e di essere vigili sulla coerenza delle attività di
governo rispetto al programma.

Il non aver messo il prof. Riccardo Petrella nelle condizioni di
portare a termine il suo compito è una drammatica resa alle logiche della
privatizzazione.

OSSERVATORIO SUD

COMITATO TERRITORIALE CONTRATTO MONDIALE SULL'ACQUA



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