Re: (L) Assemblea pubblica gioved? 7 dicembre

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Autor: :: Get up kids! ::
Data:  
Para: autoprod - muzak - no-copyright - etc.
Asunto: Re: (L) Assemblea pubblica gioved? 7 dicembre
>> Ho scritto \'sto post perche\' da studente poco abbiente questi problemi
me
li sono fatti e molto. Quindi spero non mi si fraintenda.. perche\'
condivido il 99% del comunicato..

ehi, nessun fraintendimento: grande invece il fatto che ti sei interessato
alla cosa, ed addirittura sei arrivato alla fine del volantino! magari
stessi a napoli, che\' si farebbe una bella discussione!
allora, giusto qualche complemento a cio\' che detto prima (essendo un po\'
impegnati abbiamo mandato la stessa mail a tutti, con evidenti rischi di
fraintendimento, perche\' molti non sono di napoli, e quindi mancano di
alcuni passaggi; inoltre il testo e\' un volantino distribuito fisicamente,
che serve molto come pretesto per arrivare a parlare con gli studenti, e
quindi buttato cosi\' in una lista potrebbe non far capire)...
per quanto riguarda l\'universita\' a napoli la situazione sinteticamente
e\' questa: e\' uno dei piu\' grossi poli d\'italia, con tre distinte
universita\', decine di migliaia di studenti ed e\' praticamente privo di
mensa e di studentati. le borse di studio concesse sono pochissime in
proporzione agli aventi diritto. e\' difficile trovare un lavoro part-time
che faccia sfangare, perche\' qui di lavori part-time la gente ci campa,
quindi non ce ne sta. quando ci sta si guadagna intorno ai 3.50/5 euro
all\'ora, ma max. gli affitti viaggiano dai 200euro per una doppia fino ai
400 per una singola, con situazioni abitative al limite della vivibilita\'
pero\'. questo solo per dire le cose piu\' eclatanti. le biblioteche sono
aperte per poco tempo, ed hanno fondi carenti, o per motivi assurdi
inutilizzabili. in questo contesto fotocopiare i testi a 3cent (due pagine)
permette di risparmiare un bel po\', rispetto ad un testo di diritto (circa
50euro), o ad un testo di medicina (dai 100 in su)...
ora, in seguito ad una serie di accordi che la SIAE ha stretto con AIDRO e
compagnia bella verso marzo/aprile per fare pressione sul nuovo governo, si
e\' decisa una nuova ondata repressiva. e\' ovvio che quest\'azione deve
essere inquadrata in un contesto piu\' generale di propaganda (ricordate lo
spot prima di vedere i film al cinema?), che abbiamo provato a delineare.
qui a napoli ne abbiamo accusato i colpi reali quando i finanzieri sono
arrivati ed hanno messo i sigilli alle fotocopierie del centro: migliaia di
studenti in periodo di esame non hanno potuto studiare un bel niente: le
biblioteche non stanno facendo uscire i libri (perche\' hanno avuto anche
loro la bella dritta dalla SIAE), ed i professori fanno pressione perche\'
gli studenti arrivino con il loro bel libro originale all\'esame... e
cacciare 200 euro su due piedi per un esame non e\' proprio alla portata di
tutti. anche perche\' di esami ne dovresti fare almeno tre per starci nei
tempi.
quindi ci interessava innanzitutto sottolineare che questo provvedimento di
fatto era un ulteriore ostacolo al diritto effettivo allo studio, e cogliere
la palla al balzo per mostrare come un caso singolare rientri in un discorso
complessivo, come certe cose non accadono per fatalita\', ma perche\' vi
sono certe logiche e certe dinamiche. ancora, pensiamo che la gente si
aggreghi a partire da piccole cose concrete, a cui pero\' si tenta di dare
una risposta complessiva. infatti questo piccolo provvedimento (a cui
peraltro gia\' adesso e\' stato trovato l\'inganno) e\' parte di una
societa\' che marcia sempre di piu\' (a noi pare) verso uno sbarramento di
classe. il titolo risente del fatto che nelle coscienze anestetizzate le
\"nostre\" parole tradizionali (come alienazione, mercificazione,
privatizzazione etc) non colpiscono troppo, fanno sbuffare... e quindi il
titolo richiamava l\'attuale, ma a noi non ci interessa fare una cosa
pro-fotocopierie (sulle quali ci sarebbe da discutere, visto che sono
altrettanto attivita\' commerciali, solo che si muovono ad un livello
illegale): a noi ci interessa evidenziare con quest\'iniziativa un nodo di
problemi, il legame poco sottolineato fra diritto d\'autore, ricerca
universitaria, diritto allo studio. non solo fare controinformazione, ma
proporre qualcosa di concreto che inizi ad aggregare con la pratica... (ed
infatti abbbiamo in programma altre azioni, che potrebbero essere utili per
aggirare questi problemi).

questo per chiarire il senso dell\'operazione. per rispondere ai problemi
che ponevi tu ci vorrebbe un po\' di tempo. facciamo che io metto giu\' solo
qualcosa che complica di piu\' la situazione, pero\' magari inserisce
elementi per avere un quadro piu\' completo.
non so quanto le case editrici che dici tu esistano (parlo in termini di
generalita\' di mercato, qualcuna buona ovviamente c\'e\' sempre...). primo,
prendono dei fondi statali. secondo, non fanno investimenti, ma pubblicano
(indipendentemente dalla qualita\'!) solo le pubblicazioni dei professori
che possono inserire il testo in esame, di modo che sia \"garantita\" la
vendita di un tot di copie. senza contare le vere e proprie truffe, queste
case editrici pubblicano sul sicuro, magari testi scadenti, ma con i quali
sopravvivono, sfruttando spesso il lavoro non retribuito di stagisti o
giovani precari.
i professori poi, scrivono quasi sempre per interessi accademici: le
pubblicazioni servono per avere credito ai concorsi, con risultati spesso
terribili. inoltre i professori che scrivono i libri coi fondi pubblici come
il PRIN o l\'FSE (quindi oltre il loro normale stipendio), firmano alla SIAE
una rinuncia al diritto d\'autore. solo che l\'universita\', dopo aver
finanziato queste ricerche, le ricompra dalle case editrici attraverso i
fondi bibliotecari o il settore periodici. per avere questi articoli
pubblicati con i fondi pubblici gli studenti devono pagare la stampa
comprensiva del rimborso alla casa editrice (che e\' gia\' stata pero\'
pagata dall\'universita\' per il testo), oppure devono pagare
profumatamente...
il fatto che spesso le case editrici siano parassitarie e non solo in
italia, lo dimostrano una serie di iniziative in europa ed in area
anglosassone e, su base volontaria, anche da noi...
so che messa cosi\' sembra dura, ma dico queste cose per esperienza diretta.
poi non sono convinto che i costi di un libro siano molto piu\' alti di un
cd, impostata cosi\' la cosa e\' un po\' generica. ma siccome non lo so, su
questo mi fido di quello che dici. tuttavia penso che queste case editrici
siano molto incazzate perche\' hanno perso un bel business: la CEDAM che qui
a napoli ha fatto partire il provvedimento fa pagare dai 50 euro in su testi
di diritto che posso impaginare anch\'io, di cui ogni anno esce un
aggiornamento sempre piu\' costoso, ma il cui mercato rimane comunque
amplissimo.
inoltre ormai l\'universita\' si basa sulle fotocopie dei testi (che per
legge potrebbero essere, previa autorizzazione e pagamento, solo 1/15 del
testo). grazie a quella splendida contro-riforma universitaria degli ultimi
anni i testi interi non si studiano piu\': i professori confezionano delle
belle dispense e mandano gli studenti a prenderle nelle fotocopierie. anche
perche\' molti dei testi delle dispense non sono piu\' stampati da anni (non
interessano un discorso commerciale, come il 92% dei libri che escono ogni
anno e che non vengono ripubblicati). cosi\' molti professori (che scrivono
libri) sono insorti contro questo blitz della finanza ed hanno contattato le
loro case editrici cercando di autorizzare le copie...
ovviamente la situazione e\' un poco poco piu\' complessa di come te l\'ho
detta. non troppo pero\': la dinamica di esclusione delle classi popolari
dalla cultura a me sembra palese, cosi\' come l\' \"educazione\" e
l\'asservimento di chi studia ad un dato tipo di cultura. dopodiche\', per
concludere, io credo che la copia privata sia un palliativo. noi vogliamo
l\'originale, ed anche gratuito! e\' un po\' provocatorio cosi\',
tuttavia...
un saluto, e scusami per il pippone ingiustificabile... grazie ancora
dell\'occasione che ci hai dato!
--
collettivo politico-musicale get up kids!
www.getupkids.org

PS: per gli studenti che spendono soldi in cazzate... be\', puoi aver
ragione, cosi\' come su quelli che piangono miseria senza laurearsi mai: ma
temo che questo discorso esuli un po\' dalla sfera del politico :)



--------- Original Message --------
Da: \"autoprod - muzak - no-copyright - etc.\" <left@???>
To: \"autoprod - muzak - no-copyright - etc.\" <left@???>
Oggetto: Re: (L) Assemblea pubblica gioved? 7 dicembre
Data: 05/12/06 22:23

Hmmm .. il mio intervento e\' un po\' OT , ma sono curioso di sapere come
la pensano gli altri frequentatori della lista a proposito del
fotocopiare libri (libri universitari, avendo letto questio comunicato).
[ Verrei all\'assemblea se stessi a napoli dopodomani ].

La mia personalissima esperienza e opinione da studente universitario
riguardo ai
libri universitari e\' che siano ben diversi dai dischi, materiale
elettronico, o libri da consumo. Il fatto che comporre un libro sia uno
sbattimento immane andrebbe considerato, per distinguere tra
fotocopiare un libro e diplicare un disco.

I libri scientifici poi sono un inferno da comporre e \'debuggare\'.
Hanno un costo fisso ben piu\' alto di quello della produzione di un
disco. Per quello ho ben capito che case editrici \'universitarie\' tipo
la EdiSeS o Liguori di Napoli o che so, Aracne e Siderea a Roma, o altre
in giro per l\'Italia, stiano giratissime al riguardo delle fotocopie.

La cosa e\' un po\' diversa per case tipo McGrawHill che cmq stampano di
tutto e questi problemi non li hanno..

E cmq so mazzata sia ritrovarsi indicati a comprare mille euro di libri al
primo anno per professori ammattiti.
Tant\'e\' vero che anch\'io ci sono passato.
Con i testi fotocopiati risparmi dal 50 al 60% di
solito. Immagino che per medicina .. beh li si vada su risparmi
dell\'ordine del 90% ..

Pero\' mi premeva dire che nonostante tutto sono gli studenti stessi che
a volte preferiscono spendere soldi in stronzate piuttosto che in un
libro che tiene su una piccola casa editrice universitaria. Questo nella
mia esperienza, ripeto.

Spero che i ragazzi di Napoli, cosi\' come tutti gli altri, facciano
pressione sui prof affinche\' trovino il senno a indicare pochi libri
interi anziche\' pochi da leggere a spunti.

Ho scritto \'sto post perche\' da studente poco abbiente questi problemi me
li sono fatti e molto. Quindi spero non mi si fraintenda.. perche\'
condivido il 99% del comunicato..

On 20061205@17:15, Get Up Kids! wrote:
> Un saluto a tutte e a tutti.
> A Napoli, Gioved? 7 Dicembre, alle ore 12, si terr? nell\'aula R5 di

Palazzo
> Giusso un\'assemblea pubblica per discutere di copyright, diritto allo

studio
> circolazione dei saperi. Questi I motivi dell\'iniziativa:
>
> FOTOCOPIARE NON ? REATO!
> S? AL DIRITTO ALLO STUDIO ED ALLA CIRCOLAZIONE DEI SAPERI!
> Durante le ultime settimane abbiamo assistito alla chiusura forzata di
> diverse copisterie del centro, accusate da zelanti ispettori della SIAE di
> fotocopiare libri protetti da diritto d?autore. Cos?, in base all?assunto
> propagandistico \"chi duplica ? un ladro\", I diligenti finanzieri hanno

messo
> I sigilli alle macchine, e per qualche giorno centinaia di studenti hanno
> avuto grossi problemi a trovare qualcuno che gli permettesse di

fotocopiare
> I testi necessari per lo studio.
> Non ? un caso che questi provvedimenti siano stati presi proprio ora.

Negli
> ultimi mesi, infatti, la SIAE ha pianificato, insieme alle associazioni

che
> rappresentano le multinazionali del disco, le aziende dell?informatica e

le
> case editrici, una precisa strategia volta a reprimere qualsiasi tipo di
> copia privata, che sia fotocopia, masterizzazione di un cd o download di
> file dalle reti di condivisione Internet peer to peer.
> Il tutto, ovviamente, ? avvenuto col patrocinio di CONFINDUSTRIA e con
> l?aiuto di un governo che, indipendentemente dal colore, sceglie sempre -
> come un vero e proprio \"comitato d?affari\" - la strada della censura e

della
> repressione pur di tutelare gli ingenti profitti delle aziende.
> Provvedimenti come questi, insomma, non vengono dal nulla, ma sono la
> (il)logica conseguenza dell?enfasi tutta ideologica sui diritti di

propriet?
> intellettuale, enfasi che negli ultimi dieci anni, a livello

internazionale,
> ? cresciuta a dismisura. In realt? I diritti di propriet? intellettuale -
> che siano brevetti, brani musicali o film - vengono sempre pi? tutelati da
> una legislazione restrittiva e da misure giudiziarie sproporzionate solo
> perch? sono merci, strumenti di profitto, in barba all?esigenze della
> stragrande maggioranza della popolazione, degli utenti e persino degli
> stessi autori.
> Ma quali conseguenze ha questa \"blindatura\" del sapere sul nostro

diritto
> allo studio e sulla libera circolazione della cultura? Gi? alle prese con
> libri dai prezzi improponibili, biblioteche carenti e professori che
> obbligano all?acquisto dei propri testi, ora ci troviamo davanti anche
> l?impossibilit? di poter fotocopiare I materiali necessari allo studio.
> Preparare un esame ? diventata un?odissea, e fotocopiare I libri ?
> praticamente una necessit?, soprattutto per chi, come la gran parte degli
> studenti, non pu? affrontare spese eccessive, costretta com?? a fare I

conti
> con affitti elevati, mancanza di strutture, carenza di borse di studio

etc..
>
> Eppure gi? da ora ci sarebbero delle alternative praticabili: innanzitutto
> abrogare le (contro)riforme universitarie dell?ultimo decennio,

incrementare
> le spese sociali e le borse di studio, creare studentati, dare pi? fondi
> alle biblioteche etc? Ma si possono anche legalizzare la copia privata

(cio?
> quella ad uso personale) di libri e cd e far scaricare gratuitamente dalla
> rete le opere prodotte con denaro pubblico, come sono ora molti dei testi
> universitari (questo, peraltro, accade gi? in alcuni paesi europei).
> Le conseguenze sociali del copyright e dei brevetti in futuro possono

essere
> devastanti perch? ostacolando la diffusione dei saperi ed impoverendo la
> circolazione delle idee nella societ? impediscono alla maggioranza di

trarre
> benefici dalle opere e dalle invenzioni umane. Gi? da ora rinforzano uno
> sbarramento di classe per cui solo chi pu? pagare ha diritto allo studio,
> alla cultura, al piacere, all?intrattenimento, allo sviluppo della sua
> intelligenza: agli altri bastassero la televisione e la pubblicit?! C??

per?
> la possibilit? di impedire questa nuova barbarie: informandoci,
> mobilitandoci, partecipando!
> ASSEMBLEA PUBBLICA
> Gioved? 7 Dicembre ore 12:00 all?ORIENTALE
> Aula R5, PALAZZO GIUSSO, LARGO SAN GIOVANNI MAGGIORE
> Collettivo politico musicale Get Up Kids!
> www.getupkids.org
> Centro Sociale Occupato Autogestito Terra Terra
> www.csoaterraterra.org







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