ginox ha scritto:
> ok per il report, mi sembra un po' pretenzioso il titolo,
> nel senso che la scena autoproduzioni in italia e' un po'
> poco umile.
>
Si in realtà non era quello l'oggetto, ma quello della mailz
successiva... Ho fatto paciocchi rivedendo e correggendo la mailz.
Va a capire poi perchè è stata spedia...
> Sul contenuto: mi sembra che la cosa
> sia un po' sbilanciata in una visione politica di area, nel senso
> che il benefit per pisa e report sulla situazione di pisa, ecc...
> danno a tutto un'impronta molto anarchica e di un'area
> anarchica ben precisa, il che a me non mi da noia se questa
> e' soltanto una delle possibili cose di cui parlare, e non
> esaurisce il discorso, ne' lo limita.
>
No certo è infatti una delle cose di cui parlare, ma non si limita li.
Per dire anche i ragazzi del Mario Lupo di Parma fanno autoproduzioni
video, eppur anarchici non sono.
Ma fanno autoproduzioni
> Il fatto che l'autoproduzione e' il mezzo e non il fine mi sembra
> un ragionamento corretto anche se un po' banale e fraintedibile,
> cioe' e' evidente che anche se ti autoproduci nella speranza
> che poi una casa discografica ti caghi il tuo fine non e' autoprodurti
> per autoprodurti, ma hai un fine ben preciso.
> Quindi dire che l'autoproduzione e' il mezzo e non il fine e' corretto,
> ma non aggiunge molto alla questione. Anche dire che l'autoproduzione
> e' un mezzo per dire delle cose, di nuovo non aggiunge tanto, ed e' vago
> almeno quanto siamo stati vaghi noi del portale fino adesso.
Uhm dici che si deve ulteriormente esplicitare il discorso?
Ossia: fai autoproduzioni come trampolino di lancio per sfondare nel
mondo dello spettacolo e poi abbandonare la scena, oppure perchè ci credi?
Potrebbe essere una ulteriore domanda da farsi nel partecipare al
progetto autoproduzioni.
> Sull'implicita politicita' del gesto dell'autoproduzione io sono molto
> daccordo, anche se riterrei necessario legare questo concetto
> ad un'idea di autogestione che sia estendibile oltre il benefit per il
> silvestre e non legata ad un'area politica in particolare, altrimenti
> si dice
> che l'autoproduzione e' una cosa che fanno soltanto quelli del giro
> anarco-punk
> e pero' questo esaurisce il discorso e non offre possibilita' di
> estenderlo.
No no certo, anzi ben vengano altri giri e altre aree politiche, ma a
questo punto dobbiamo definire meglio che intendiamo, nel manifesto del
portale, quello per ora in prima pagina di autoproduzioni.org, non si
parla della scelta politica di chi fa diy.
Antifascismo, antisessismo, antirazzismo, al fatto che non si cerca il
lucro, che non è un lavoro fare autoproduzioni, etc etc.
Si serve il wiki.
> Sulla critica ai luoghi dove suonare, ecc... sono daccordo anche se va
> calata
> sul territorio nel quale ti muovi: e' facile a torino o nella grandi
> citta' dove
> la carta dell'occupazione e' una via che ti puoi giocare, molto diverso
> se vivi in altri posti. Non si puo' essere dogmatici in questo senso
> credo.
> Se vivevi a pinerolo 10 anni fa suonavi allo stranamore che era un
> circolo
> arci o non suonavi per nulla o venivi a suonare a torino. Molto spesso
> nei
> piccoli centri capita di vedere organizzati concerti in strutture
> pubbliche concesse
> dalle amministrazioni, io personalmente non mi schifo piu' di tanto:
> preferisco
> che ci sia qualcosa, piuttosto che il nulla e la condanna al nomadismo
> perenne verso la grande citta'.
No no, ma infatti, per quello parlavo di locali in affitto.
Ma dove non si può fare altrimenti, si a Torino è facile, a Messina
molto meno per dirne una (vero messinesi :P?) ed allora si sceglie di
far cose nei posti in affitto, è la direzione della situazione però che
bisogna analizzare. Insomma si ritorna sempre al discorso di lucro.
Questo però per come la vedo io deve essere uno stimolo a tentare nuove
strade, tipo quella dell'occupazione.
Posso capire chi dice: ho tentanto ma siamo in 5 e c'è poco da fare
continuano a bastonarci.
Molto meno quelli che scelgono strade di comodo. Sopratutto dove ci sono
possibilità per fare altro.
> Sul fatto che il portale debba aiutare le relazioni umane in realta'
> mi sembra
> che si sia ripetuto piu' volte e di continuo anche qui.
>
> Di tutto il ragionamento mi lascia solo perplesso il fatto che non si
> parla
> mai del gusto e del divertimento implicito nell'autoprodursi o anche del
> suonare in generale. Cioe' io non vedo in negativo il fatto che
> la gente possa fare autoproduzione per puro gusto di suonare e di non
> rientrare nelle logiche del mercato: per il puro e semplice gusto di
> giocare
> con delle regole che nn sono imposte da qualcun'altro.
No certo ginox, ma lo vedi che messa così hai fatto comunque un discorso
politico?
Poi si va bene divertirsi, però ci vogliono sempre dei contenuti, magari
in qualcosa di diverso che vai a fare ma se facciamo *solo* gioco è un
po' un problema. Per dire, si ci si diverte si fa festa, ma quello che
esce fuori finisce ad un determinato progetto.
> L'autoproduzione dal tuo report sembra una cosa molto seria per gente
> molto seria e molto politicamente impegnata, il che e' molto ok, pero'
> non
> rende giustizia al fatto che tutto questo e' anche un piacere e che il
> fatto
> di togliere tempo alle fatiche della vita per fare qualcosa che ti
> piace e
> che non si inserisce nell'ottica del supermercato e' di per se' qualcosa
> di destabilizzante, anche se non e' benefit per nessuno, anche se non
> esprimi
> rabbia e incazzatura. La gente usa la musica per esprimersi, a me
> interessa
> che quello che esprime non venga svenduto al supermercato del pesce
> e che questa cosa venga fatta per scelta di chi suona.
Ecco... come detto prima... hai appena espresso rabbia e incazzatura in
termini pacati e ragionevoli :P
> se si riesce ad ottenere questo tipo di consapevolezza in chi fa
> autoproduzione
> secondo me e' ok anche se poi fanno le canzoni d'ammore.
>
> e cmq noi siamo fermi perche' te non mi caghi le mie mail private :)
>
Sentiamoci, mi trovi in chat in orari d'ufficio (AHAHAHAHHA), per il
resto del tempo vado a cercare di destabilizzare l'industria
discografica :PPP ( sto sul canale #diy , già ora esiste, son da solo ma
c'è :P)
E per rispondere a mastello
> Uh!?
> Quindi io e altre persone che stiamo per aprire un circolo (dove
> gireranno gran parte di gruppi autoprodotti e dove i lavori ce li stiamo
> facendo noi...) a Torino non siamo all'interno del circuito
> dell'autoproduzione?
Dipende, fate lucro? Anch'io mi posso fare i lavori nel mio negozio che
vende cd autoprodotti, se però i proventi li uso per viverci è un
problema. Divento attività commerciale.
Sopratutto se c'è un'alternativa o se in un posto come torino me la
posso creare.
Lo so è meno facile che prendere un posto in affitto, ma vuoi mettere?,
e lo sai/sapete bene.
Ma poi Fabri, noi stiamo a torino, di questo vicenda da tempo volevo
parlarne faccia a faccia, eppur alla due giorni ho visto solo uno di voi
di cui della cosa non mi è parso molto intenzionato a chiacchierare.
Diamoci un gancio e discutiamone se la pensiamo alla stessa maniera.
Naturalmente NON in un locale. Non mi sento a mio agio, non posso
decidere come comportarmici.
Uno