[movimenti.bicocca] LA PAURA DEI MOVIMENTI (Libro A. Curcio,…

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Autor: Tommaso Vitale
Datum:  
To: ML movimenti Bicocca
Neue Treads: [movimenti.bicocca] Nuova Collana e Introduzione alla soc. dei movimenti
Betreff: [movimenti.bicocca] LA PAURA DEI MOVIMENTI (Libro A. Curcio, Rubbettino)
Carissimi, sono molto contento di annunciarvi che è uscito il libro
di Anna Curcio ( Rubbettino Editore)
Di seguito l'indice e la quarta di copertina
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    LA PAURA DEI MOVIMENTI


Evento e genealogia di una mobilitazione



Indice



Prefazione di Donatella della Porta



Introduzione

Nota di metodo



Capitolo 1

Categorie-chiave per l’analisi teorica del movimento

1.1 Il processo di mobilitazione

1.2 Soggetti e relazioni sociali

1.3 Il conflitto: oltre la coppia amico-nemico

1. 4 Tra pubblico e privato: la doppia natura dell’azione



Capitolo 2

Una nuova cassetta degli attrezzi per leggere i movimenti

2.1 Agency e forme dell’agire

2.2 Il subalterno e la critica delle narrazioni dell’identità

2.3 L’adda e la chiacchiera

2.4 La comunicazione socievole



Capitolo 3

Forme del controllo e movimento globale

3.1 Dal G8 di Genova all’ordinanza di arresto

3.2 La “Rete del Sud Ribelle”

3.2 Le nuove forme del controllo



Capitolo 4

l soggetti della mobilitazione

4.1 “Siamo tutti sovversivi”: la composizione molteplice della
mobilitazione

4.2 Relazioni e pratiche comunicative

4.3 Saperi e risorse

4.4 Il portato emozionale

4.5 Le ambivalenze della mobilitazione: ricchezze e «occasione mancata»



Capitolo 5

Lo spazio comune tra conflittualità e invenzione

5.1 Interazioni vis-a-vis, tecnologie digitali e mass-media

5.2 Organizzazione e convivialità
5.3 Dalla sfida al sistema alla resistenza cooperativa

5.4 La dimensione resistenziale dell’azione

5.5 Lo spazio cooperativo



Capitolo 6

Il background della mobilitazione: gli anni ’90 tra disimpegno e
nuovo attivismo

6.1 L’esperienza dei centri sociali

6.2 Partiti, sindacati e percorsi di autorganizzazione

6.3 Associazionismo e pratiche politiche diffuse

6.4 Gruppi di movimento a Cosenza

6.5 Associazioni, partiti e azione collettiva

6.6 Il rapporto movimento istituzioni



Conclusioni



Postfazione di Sandro Mezzadra



Bibliografia



Il 23 novembre 2002 un corteo di oltre 60 mila persone attraversa la
città di Cosenza per chiedere la scarcerazione di alcuni attivisti
arrestati per le mobilitazioni di Napoli e Genova nel 2001. Tuttavia,
il testo non si occupa delle questioni legate alla repressione del
dissenso, ma operando uno spiazzamento utilizza la mobilitazione di
Cosenza per leggere la potenza e i nodi irrisolti del movimento
globale, cioè lo spazio in cui essa si situa. Attraverso un’inchiesta
etnografica ed interviste in profondità questo libro fin dal titolo
richiama le ambivalenze attraverso cui è possibile analizzarne la
parabola. Da una parte la paura che i movimenti incutono, per la loro
crescita impetuosa e la capacità di imporre questioni radicali, per
l’imprevedibilità che consente loro di sfuggire ai meccanismi del
controllo e alle forme della rappresentanza politica. Dall’altra
parte la paura che i movimento hanno, di farsi arrestare
(metaforicamente e non) e di non riuscire a praticare un’alternativa
organizzata, di non essere in grado di incidere sui rapporti di
potere e dell’incapacità di cambiare realmente il mondo dopo averlo
fatto fragorosamente sobbalzare, limitandosi a specchiarsi
vanitosamente nell’immagine della seconda “superpotenza mondiale” o,
nel caso di Cosenza, della “città sovversiva”.



«La lettura di questo libro aiuta a riflettere su come le recenti
trasformazioni nella struttura sociale postfordista e nei codici
culturali postmoderni influiscano sulle dinamiche relazionali che si
attivano nelle campagne di protesta di un movimento globale» (dalla
prefazione di Donatella della Porta).



«L’autrice di questo libro prende di petto la “crisi” del movimento,
ne riassume i tratti sotto il profilo generale, e ne indaga
minuziosamente lo svolgimento nella realtà di Cosenza, dove il
laboratorio politico che era parso aprirsi nelle giornate di novembre
del 2002 è stato liquidato in sordina dai suoi stessi
protagonisti» (dalla postfazione di Sandro Mezzadra)



Anna Curcio (Cosenza, 1971), è dottore di ricerca in sociologia
generale presso l’Università della Calabria. I suoi interessi di
ricerca riguardano l’azione collettiva e i movimenti sociali. È
autrice di saggi e articolo su questi temi e coautrice di
Precariopoli (manifestolibri, 2005). Collabora con “il manifesto”.