[Forumlucca] Fw: 30 parroci e sacerdoti contro la privatizza…

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Autore: Alessio Ciacci
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To: forumlucca
Oggetto: [Forumlucca] Fw: 30 parroci e sacerdoti contro la privatizzazionedell'acqua.
Amici, fatela girare è importamente. Vi farò pervenire anche le prese di
posizioni della Caritas in proposito.

Buon lavoro a tutti. Domani ad enna si svolgerà la prima riunione
organizzativa regionale per il lancio della legge d'iniziativa popolare. Il
giorno 2 a Ragusa è prevista una grande manifestazione indetta lla CGIL di
Ragusa. Saranno presenti Carlo Podda ed Emilio Molinari. Parteciperanno
anche tutti i movimenti ed i comitati civici locali, ma mi hanno assicurato
la loro presenza anche comitati civici di altre province.
Vi daremo notizie.
Ciao. Barbara

Diocesi di Noto
     Vicariato di Modica


                           L'acqua bene primario non mercificabile


    Ai Sigg. Sindaci dei dodici Comuni                               e
all'On. Presidente
della Provincia Regionale di Ragusa
"Ho avuto sete e mi avete dato da bere"(Mt 25,35)


       Ci rivolgiamo, con deferenza e fiducia,  a Voi, che siete stati
investiti dai cittadini della responsabilità di amministrare le nostre Città
e la nostra Provincia, nel momento in cui vi accingete a prendere una
decisione gravida di conseguenze: quella relativa alla privatizzazione o
meno dell'acqua, bene primario, dono inestimabile del Creatore, da cui
dipende la vita e la salute di ciascuno di noi e delle nostre famiglie.
      Da qualche tempo stiamo seguendo, con crescente interesse e
apprensione, la problematica sottesa alla "privatizzazione dell'acqua" ad
opera di consorzi integrati, i quali, proponendosi di ottimizzare la
gestione dei servizi idrici, difatti, rincorrono l'obiettivo di privatizzare
un bene fondamentale per trarne ingenti profitti.
      E' dimostrato che dove è stata realizzata la privatizzazione
dell'acqua, oltre ad essere aumentati vertiginosamente i costi per i
cittadini e le loro famiglie, si è trasformato questo diritto inalienabile
in merce, generando un'ingiustizia senza precedenti.
      Un problema, così importante e delicato, non è stato mai fatto oggetto
di pubblico dibattito nelle sedi istituzionali fino a quando non siamo
stati informati, sull'attuale  grave situazione, da cittadini che si sono
spontaneamente organizzati, nella nostra città e nell'intera provincia, per
sensibilizzarci in merito a scelte politiche che non tutelano il bene
comune.
      Non vogliamo entrare nel merito riguardo  alla non facile  gestione
dei servizi idrici. Non è di nostra competenza. A noi preme la questione
etica.
     Sarà lecito chiudere le condutture dell'acqua a quelle persone e/o
famiglie che non potranno permettersi il pagamento di bollette esose? E'
moralmente giusto privare di un bene primario le case di famiglie povere che
sarebbero di certo colpite da una simile scelta? Chi sarà chiamato a
vigilare sulla bontà delle acque, senza che vi siano speculazioni e raggiri,
a discapito della salute dei cittadini e a vantaggio delle multinazionali
interessate all'imbottigliamento e alla vendita delle acque minerali?
     L'acqua appartiene a tutti e tutti dobbiamo mobilitarci perché questo
diritto naturale sia salvaguardato e non diventi merce.
     Prima di un passo così gravido di conseguenze Vi chiediamo:
. un pubblico dibattito
. di riprendere in seria considerazione l'opzione della gestione pubblica
     Come Amministratori siete tenuti a difendere i diritti di tutti i
cittadini, a partire dai più deboli.
Seguono le firme di trenta parroci, sacerdoti e religiosi