La prevista ?Serata Bunuel? di mercoled? 29 con il commento in sala ?
stata rimandata al prossimo bimestre per l?imprevista assenza del relatore.
Mercoled?, sperando di fare cosa gradita ai soci, presenteremo un
documentario su Bunuel e ?Simon del Deserto? di Bunuel stesso.
NB: ricordiamo che marted? 28 novembre dalle 15.00 alle 16.30 si terr? la
terza lezione del ?Breve corso di linguaggio cinematografico? a cura di
Marco Vanelli che questa settimana avr? per tema: ?La fotografia e il
montaggio?. Il corso si tiene presso l?Auditorium della Parrocchia
dell?Arancio
Marted? 28 novembre ore 21.30
Prime visioni
BUBBLE
di Steven Soderbergh, Usa 2005 ? 73?
con Debbie Doebereiner, Dustin James Ashley
Mostra Venezia 2005 ? Fuori concorso
Kyle, un ragazzo di circa 20 anni e Martha, una sua pi? vecchia amica,
lavorano in una fabbrica per bambole. La loro vita ? scandita da un monotono
lavoro, i rapporti umani scorrono silenziosi e freddi; finch? la giovane
Rose viene assunta nella fabbrica alterando cos? i delicati equilibri? Il
film si svolge in una depressa cittadina statunitense che non regala mai una
scena di bel tempo, coinvolgendo la classe povera americana, quella scartata
dal cosiddetto sogno, poich? incapace addirittura di pensarlo. ? in questa
pochezza che il regista Sodebergh (Ocean? s Twelve, Traffic, Erin Brokovic
ecc.) comincia il suo film, soffermandosi con delle scandite riprese sulla
meccanicit? dei macchinari, sul loro rumore, sulla lavorazione delle bambole
di plastica. La figura di Martha un?obesa americana, ? emblematica per la
storia data la sua somiglianza con la celeberrima scultura iperrealista The
Tourist. Come le statue in silicone i due personaggi sembrano incapaci di
dialoghi approfonditi o tantomeno di sognare una realt? diversa dal loro
freddo ambiente. Sodebergh realizza un film a basso costo utilizzando attori
non-professionisti, ma stupisce ancora di pi? il ritmo cadenzato della
macchina da presa, data la freneticit? dei suoi film precedenti. Riesce a
conferirci paesaggi e solitudini ?hopperiane? grazie a personaggi che
esprimono il loro distacco emotivo, rimandandoci a certi film americani
dell?ultimo decennio come Buffalo ?66 (Lorenzo Ricc?, su
www.nonsolocinema.com <
http://www.nonsolocinema.com/> ).
Mercoled? 29 novembre ore 21.30 ingresso gratuito
INCONTRI 70, BUNUEL: IL DUBBIO COME LIBERTA'
(Italia 1970, Rai - 60') a cura di G.Favero
a seguire
SIMON DEL DESERTO
di Luis Bunuel (Messico, 1965 - 45')
con Claudio Brook, Silvia Pinal
(V.O. con sottotitoli italiani)
"... Questa pellicola ? compatta, bunuelliana al
cento per cento, ricca di stimoli artistici e pienissima di temi.
Soprattutto se accostato ad altri 'eroi' di Bunuel, il Simon invita a
riflettere: il bene e il male; ascetismo e attivismo; distacco o
immersione nella societ?; rapporto individuale o ecclesiale con Dio;
peccato e redenzione; e mille altre proposte. Come sempre il discorso
di questo Autore rimane avvolto di mistero e di dubbio; pu? essere
condotto a conclusioni antitetiche a seconda delle posizioni del
lettore". (Segnalazioni Cinematografiche, vol.79, 1975).
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